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Guido Facchin
LE PERCUSSIONI
MANUALE DEGLI STRUMENTI
A PERCUSSIONE
Nuova Edizione Ampliata
Opera musicale patrocinata dalla
Società Italiana di Musicologia
Una fonte di consultazione completa che contiene
le risposte alle domande sugli strumenti a
percussione dell'orchestra, compreso il pianoforte,
lo zimbalom ungherese, il salterio; dei complessi a
percussione; degli strumenti di uso popolare;
degli strumenti eccezionali e di quelli speciali
per effetti sonori particolari, oltre a un'ampia
trattazione sulle varie forme di notazione.
EDT
€ 49.06 (Lire 95000)
ISBN: 88-7063-251-2
Pagine: 976
seconda edizione
http://shop.edt.it/main/catalogo.php?id=8870632512
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EDT
via Alfieri, 19 - 10121 Torino
tel. 011 5591813-814
fax 011 5591824
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web: www.edt.it
LE PERCUSSIONI ha ricevuto elogi molto
importanti tra i quali si ricordano:
Luciano CHAILLY, compositore e direttore artistico di vari teatri
italiani tra cui il Teatro alla Scala, del Teatro Regio di Torino, quello di
Genova, di Verona, direttore dei programmi musicali della RAI-TV di Milano e di
Roma, ha scritto a riguardo di
... LE PERCUSSIONI...
Opera che definirei monumentale per
la ricchezza di notizie, ricerche, precisazioni,approfondimenti, esemplificazioni, [...]
«Ma ciò non basta. L'importanza dell'opera non è
soltanto di carattere nozionistico e storico,
ma essa è soprattutto la più grande - unica - opera che sull'argomento, sul
piano didattico e professionale,
possa fornire al compositore - nella sua grande vastità - delle
autentiche "risorse",
e non soltanto timbriche,
ma tali da poter suggerire, nel regno della fantasia, nuovi mondi sonori e
nuove seduzioni atmosferiche".
Rallegrarmi con Lei per questo lavoro "ciclopico" è troppo poco. Debbo manifestarLe - dal profondo della coscienza - la mia massima
ammirazione.»
Giacomo MANZONI, compositore, critico musicale e insegnante al
Conservatorio di Milano:
"[...] da tempo volevo congratularmi con Lei per il suo bel libro sulle
percussioni,
che mi risolve un sacco di problemi e che per quel che ne so è il meglio
reperibile oggi in circolazione."
Ivan VANDOR, compositore ungherese:
"[... ] E' certamente il più completo e più ricco di informazioni che mi
sia dato da leggere. Un libro irrimpiazzabile, e indispensabile per ogni
compositore".
L'insigne compositore Camillo TOGNI:
"[...] La ritengo un'opera schiettamente preziosa e unica sia per la sua vastità ,
pressochè omnicomprensiva, sia per la chiarezza e precisione
descrittiva e illustrativa nelle miriadi dei singoli particolari.
Un lavoro che non teme confronto e tale da poter riuscire della massima
utilità
tanto per lo studente quanto per il musicista agguerrito".
Mauricio Kagel, compositore e direttore d'orchestra, Prize "Koussevitzky"
Prize in Composition, direttore dell'«Insitut
für
Neue Musik» e dei
«Kolner Kurse für
Neue Musik» della Rheinische Musicschule di Colonia:
"Avanti con la nuova edizione del suo libro che mi è piaciuto veramente molto
per la sua professionalità , chiarezza di esposizione e devozione per la
materia...".
Cristobal HALFFTER, compositore e direttore d'orchestra spagnolo:
"Come direttore d'orchestra e compositore credo
sia un'opera utilissima per tutti poichè presenta le molteplici
possibilità di questo gruppo strumentale, in forma chiara e semplice e perchè sopra di loro può "volare"la fantasia dell'autore.
Le differenti possibilità timbriche, dinamiche e polifoniche degli
strumenti, presi uno ad uno o in blocco, offrono un mondo di suggerimenti
amplissimo e utilissimo. Da un punto di vista didattico per futuri
strumentisti vedo un vero esempio da seguire".
Olivier MESSIAEN :
"[...] il libro mantiene degli insegnamenti molto preziosi
ed è il risultato di una tecnica perfetta".
Bruno BETTINELLI:
"[...] già da una prima occhiata ai capitoli principali che di solito
interessano di più; ho potuto rendermi conto dell'importanza del lavoro. E'
una pubblicazione che tratta con serietà e con documentazione veramente
esauriente lo sterminato campo delle percussioni, dalle più comuni a quelle
quasi sconosciute, come certe esotiche o altre del tutto inconsuete.
Penso sia stato un lavoro enorme e tutti i musicisti devono esserLe grati perchè
con questo trattato alla mano si possono risolvere i molti dubbi che a volte
sorgono riguardo l'estensione, l'impiego e la grafia di particolari strumenti
meno usati fino a ieri ma ormai entrati nell'uso corrente".
Fabio VACCHI, affermato compositore, Prize "Koussevitzky"
Prize in Composition, Primo Premio al Concorso Gaudeamus in Olanda,
«dalla recensione tratta da "Il Giornale della Musica»:
"Torna il formidabile manuale di Guido Facchin"...
Dal ruolo storico di rottura a infinita possibilità sonora.
[...] "Se nel panorama culturale di quest'ultimo decennio il testo
di Facchin è stato un contributo fondamentale,
la presente edizione aggiornata e ampliata ne impreziosisce ulteriormente il
valore.
E' indispensabile a ogni compositore, direttore d'orchestra, direttore di
teatri e enti concertistici,
percussionista, musicologo, studente di musica, e anche al musicofilo che
voglia trarne approfondimenti e suggestioni.
Scorrendo la lista degli strumenti aggiunti rispetto alla prima edizione (che
è del 1989), vengo preso dalla smania di vedere, toccare, far risuonare gli
oggetti corrispondenti a questi nomi per lo più a me sconosciuti, ma trovo
anche i riferimenti ai brani in cui sono stati usati, il modello di grafia
usato in queste partiture.
[...] Una mia ricerca bibliografica conferma che questa monumentale opera ,
frutto di quasi due decenni di lavoro, è unica al mondo, per completezza e
sistematicità ; il suo nitore di scrittura e il rigore scientifico con cui si
dirime una materia così densa e dai contorni spesso indefiniti, mi fa
sorgere spontaneo l'auspicio che veda presto la luce quanto meno una
traduzione inglese, che ne consentirebbe la divulgazione in tutto il mondo."
«LE PERCUSSIONI....
si dimostra un'impareggiabile guida all'esecuzione
musicale con articoli interamente aggiornati e serve da testo agli insegnanti
della Cattedra di Strumenti a Percussione dei Conservatori di Musica
Italiani per la prova di cultura, sia all'esame di Compimento Inferiore
(5°anno, nomenclatura usuale degli strumenti nelle varie lingue, loro
classificazione, costruzione, funzionamento ed origini storiche), sia
nell'esame di Compimento Superiore (8°anno, cenni storici, letteratura,
particolarità timbriche ed esempi di impiego nella musica antica e moderna).
Inoltre è utilizzato come testo dagli insegnanti di Teoria, Solfeggio e
Dettato Musicale per il Corso di Teoria e Solfeggio Speciale per
percussionisti (4°anno del corso, in cui si studia l'interpretazione delle
grafie musicali connesse alla musica contemporanea), e agli insegnanti di
composizione per lo studio dell'orchestrazione.
Ecco il parere su LE PERCUSSIONI... di alcuni giovani
compositori:
Claudio COJANIZ (Udine):
"...non c'era niente di così ben fatto ed esauriente sulle percussioni. ...
E' oggi per me uno strumento di lavoro importante, di cui sentivo il
bisogno".
Rossano Pinelli (Brescia):
[... ] da tempo volevo scriverle per complimentarmi sul suo libro (l'ho acquistato
appena uscito in libreria);
lo trovo un manuale di completezza semplicemente unica nel suo genere,
occorrerebbe che ci fosse un libro così utile ed esauriente per ogni famiglia
strumentale. [... ] complimenti ancora.
Francesco BELLOMI (Verona):
"E' un libro che fa amare le percussioni e la musica".
Claudio J. Boncompagni , compositore insegnante
titolare di Armonia Contrappunto Fuga e composizione c/o Foggia sez. Rodi G.nico
Egregio professore, conosco benissimo la sua opera e la
ritengo di massimo livello e precisione.
Lo adotto per i miei allievi e quando posso lo faccio acquistare a chi mi
chiede consiglio.
Con sinceri ringraziamenti e complimenti.
Paolo FURLANI (Venezia), vincitore di vari concorsi
operistici:
«Il libro di Guido Facchin è uno dei fedeli "compagni di lavoro" che hanno
fissa dimora sul mio tavolo quando scrivo musica,
assieme alle matite [...] mi verrebbe da dire a questo libro "perchè non
parli?" [...]»
Ecco il parere di alcuni percussionisti:
Nebojsa Jovan Zivkovic, compositore e solista, di fama
internazionale ha tenuto concerti in Giappone, Korea, Taiwan, Stati Uniti
d'America, e suonato con le orchestre Hannover Radio Symphony Orchestra,
Stuttgart Philarmonic Orchestra, Munich Symphony Orchestra, Austrian Symphony
Orchestra:
«Caro collega, caro Guido,
Prima di tutto permettimi di ringraziarti di nuovo per avermi presentato un
libro così FORTE! Volevo solo dargli una "sbirciata", e mi sono ritrovato a
leggere per 2 ORE dall'inizio alla fine, dal centro ai lati, ecc...
Penso che il tuo libro LE PERCUSSIONI sia forse il libro più competente e
COMPLETO che conosca sulle percussioni. Dentro c'è veramente TUTTO. E' per
musicologi, compositori e percussionisti!!
Tutti possono veramente IMPARARE qualcosa dal suo contenuto.
Per la prima volta nella mia vita ho visto lo strumento "cristallo"...ad
esempio. Anche altre cose sono interessanti.
Sono rimasto molto colpito dai suggerimenti sulla notazione per i compositori,
e anche dai buoni esempio: (il concerto di Milhaud ha una notazione terribile,
sarebbe molto più facile leggerlo se fosse scritto in modo differente...)
E' buono che qualcuno abbia finalmente detto ai compositori: NON PITTURATE!!!
ma SCRIVETE, in modo che possiamo avere un quadro COMPLETO della notazione
immediatamente!
Anche il 3° movimento di Creston-nessuno può suonarlo nel tempo indicato...
Mi è piaciuto anche l'esame delle pelli (plastica contro vitello), e molte
altre cose. Il libro è veramente grande.»
Michel Quinn, già percussionista alla Scala di Milano, docente
alla scuola civica di Zurigo:
«Senza dubbio è il
più completo e ben fatto del suo genere. Inoltre, a contrario di altri, posso
sfagliarlo e cominciare a leggere e mi sento accattivato come un romanzo. C'è
tanto da imparare!»
Cinzia Honnorat, giovane percussionista solista,
Medaglia d'oro "Sir Percival Kirby" alla "University of the Witwatersrand" a
Johannesburg, Primo premio assoluto alla "Sabc-South African Broadcasting
Corporation", vincitrice dei concorsi presso l'orchestra CTSO (Cape Town
Symphony Orchestra) di Città del Capo, l' "EAR-Teatro Massimo Bellini di
Catania, l' "EAOSS-Orchestra Sinfonica Siciliana" di Palermo, l'orchestra SABC
(Radio-televisione) di Johannesburg:
«Quando ho preso tra le mani il nuovo libro del Prof.Facchin sulle Percussioni, mi sono venuti in mente gli anni passati alla
Wits University di Johannesburg, quando il mio corso di Laurea in Musica mi
richiedeva che fossi sempre aggiornata sulle tecniche della percussione,
specialmente in vista della tesi di laurea e dei vari documenti accademici che
dovevo elaborare.
A quel tempo divoravo i libri di James Blades, che hanno fatto storia, e anche
quelli di James Holland, Reginald Smith Brindle, Karl Peinkofer e molti altri.
Da allora non avevo più visto un libro così completo, esplicativo ed
esauriente, un vero e proprio dizionario-antologia della percussione, un
vademecum per ogni percussionista italiano, sia egli studente o
professionista.
Non riesco a tenere in casa neanche una copia del libro, perchè arriva
regolarmente qualche artista straniero a chiedermi di poterselo portare via.
Penso e spero che il libro non resti circoscritto alla sola Italia, ma che
possa avere una più ampia diffusione, come si merita».
Peppe Consolmagno, percussionista jazz:
«Buongiorno Guido Facchin, Le porto prima di tutto i saluti di Peppe
Consolmagno di cui mi occupo.
Ho...Peppe ha, il primo Suo volume che già di per se' è un ottimo libro.
Avendo avuto la possibilità di dare una sbirciata alla seconda edizione
ampliata, beh credo che ha fatto veramente un bel lavoro e unico nel suo genere
e soprattutto in lingua italiana. Cordiali saluti, e Le rinnovo i miei
complimenti.
Carlotta Fischer per Peppe Consolmagno».
Rosauro Ney Gabriel, compositore e solista di
percussione di fama internazionale, Director of Percussion Studies
University of Miami, FL USA:
«La guida alle Percussioni scritta da Guido Facchin è
probabilmente la migliore e più completa fonte di percussioni che esiste.
Contiene dettagli e peculiarità da quasi tutti gli strumenti a percussione.
Molte foto ed esempi musicali rendono il libro molto chiaro e completo in
tutti i dettagli. Un vero capolavoro che tutti i percussionisti seri e le
librerie dovrebbero avere.
La mia opinione personale è che questo libro necessita di una traduzione in
lingua inglese in modo che possa diventare la vera e migliore fonte
bibliografica per tutti gli strumenti a percussione. ».
Alcuni pareri di critici e musicologi:
Mario MESSINIS, critico musicale, già Direttore
Artistico Biennale di Venezia e della RAI di Torino, e Sovrintendente del
Teatro La Fenice:
"[...] Un densissimo volume che si può
considerare un punto fermo sull'argomento[... ] La schedatura di un immenso
patrimonio strumentale è attuata con estrema cura. Anche i difficili
quesiti concernenti l'annotazione delle percussioni sono analiticamente
affrontati e chiariscono una simbologia grafica spesso di difficile decifrazione".
BENDA Percussion,
Iceland, Pétur Grétarsson «Caro Guido, grazie molte per la copia del tuo
libro "Le Percussioni". Noi, i membri del gruppo BENDA, troviamo il lavoro
eccezionalmente lucido nella sua presentazione della storia e l'uso degli
strumenti a percussione. A nostro parere è un libro d'obbligo per qualsiasi
percussionista. E' un classico. E' pertanto nostra sincera speranza che
quest'opera possa essere un giorno tradotta in inglese e resa così disponibile a
coloro che non conoscono la lingua italiana».
Iceland
Symphony Orchestra, membri della sezione Timpani e Percussione del
dipartimento, Eggert Pàlsson, Frank Aarnik, Steef van Oosterhout, Arni Askelsson
«E' stato di recente che siamo venuti in contatto con la fantastica opera di
Guido Facchin "Le Percussioni". E' a nostro avviso niente meno che un monumento
allo sviluppo e all'applicazione degli strumenti a percussione. Il modo in cui
Facchin include passi orchestrali e suggerimenti tecnici è di particolare
importanza per il musicista del 21° secolo. I membri della sezione Timpani e
Percussione del dipartimento della Iceland Symphony Orchestra desiderano
raccomandare una traduzione in lingua ingleser di quest'opera
ambiziosa».
Michel Faligand, musicologo, direttore della rivista francese PERCUSSIONS,
scrive...
[ Prima edizione 1989]
" l'exellent livre ...'Le Percussioni' di Guido Facchin [...]...Le Doge de la
percussion [...] "Dopo che l'autore mi ha inviato il suo libro e ho potuto
leggerlo, non ho mai smesso di raccomandarne l'acquisto e la frequentazione
assidua. Questa prima pubblicazione è una enciclopedia fuori dal comune..."
[Seconda edizione 2000]
"L'opera conta adesso di 976 pagine! Io non oltrepasserei affatto la realtà se
dicessi che il volume è raddoppiato di ... volume!
[... ] "Le Percussioni" sono l'enciclopedia delle percussioni che scoraggerà
definitivamente - io spero - qualsiasi altro tentativo redazionale o editoriale
di questo tipo. Il mio entusiasmo è tale che tengo a sottolinearlo anche
gratificando questo libro di quattro stelle - è la
prima volta che questo mi capita.
Ultimo argomento in favore di un rapido acquisto di questo libro: il suo prezzo!
Negli Stati Uniti un'opera di musicologia di questa densità costerebbe
facilmente il doppio."
Roberto Ciocchetti_ Percussionistica - World Rhythm Festival
" Non sò se al mondo esista un'altra opera paragonabile a Le Percussioni di
Guido Facchin.
Sò di certo però che chiunque legga con curiosità gli argomenti trattati
riconosca l' immane lavoro che lo scrittore abbia compiuto nello scriverla.
Ringrazio il Professor Facchin per aver dato tanto alle percussioni e considero
il testo una vera summa sull'argomento."
Giovanni Greto, da il Gazzettino di Venezia: In un volume la scienza
delle percussioni
[... ] "In questo libro inoltre è stato dato ampio risalto agli strumenti
"eccezionali" - ad esempio l'ocarina, l'armonica a bocca, la macchina da
scrivere (meccanica ovviamente)[... ] Insomma ci troviamo di fronte, per
così
dire, ad una "bibbia" delle percussioni, unica al mondo per vastità , competenza
e rigore scientifico.
Mario A. Riggio, della rivista italiana «Percussioni», dicembre
2001, scrive...
[...] Le Percussioni, un libro che non esitiamo a definire l'opera omnia
sull'argomento, un lavoro enciclopedico, storico e didattico allo stesso tempo.
[... ] Il lavoro di Facchin è ciclopico, e - a quanto ci risulta - l'unica opera
al mondo così completa, uno strumento fondamentale per chi insegna o studia
batteria o percussioni, nonchè un testo fondamentale per i corsi di percussione
al conservatorio.
E, infine, lettere da persone di altre esperienze musicali:
Franco Cefalù, direttore della Banda Musicale di Lario (provincia di
Lecco), e insegnate alla Scuola Media :
«In effetti il suo libro è stato per me fonte di
grande conoscenza permettendomi di scoprire, o di approfondire la mia
esperienza nell'universo delle percussioni.
Per quanto mi è stato possibile ho cercato di sperimentare personalmente le
esperienze sonore, descritte, procurandomi alcuni strumenti quali il durbukke,
il rombo, i baccello messicano, il bombo leueroe molti altri. Ho perfino
sperimentato l'effetto "vetro rotto" procurandomi le sbarrette di acciaio
descritte nel capitolo degli effetti speciali.
Sono rimasto affascinato dalla composizione del disco nero che compare sulla
membrana delle Tablas,
conferendo loro quel meraviglioso timbro. Mi sono anche costruito un litofono
usando del serpentino.
Ho provato con gli strumenti a disposizione dalle "mie" Bande (tamburo,
Timpani, piatti, gran cassa...) i consigli tecnici e gli effetti particolari
che si possono ottenere.
La mia, più che un esperienza tecnica, da percussionista, è stata una
esplorazione sonora attraverso l'incredibile varietà timbrica delle
percussioni.
Ancora oggi, a distanza di alcuni anni dal momento in cui ho incontrato il suo
libro, trovo ancora un
grosso stimolo nel consultarlo e trovo sempre qualche particolare che mi era
sfuggito in precedenza.
Insegno anche in una Scuola Media e devo dire che anche in questa parte del
mio lavoro il libro mi è stato utile.
L' ho conosciuto grazie al Maestro Carlo Pirola, docente di Strumentazione per
Banda presso il Conservatorio " G.Verdi " di Milano, di cui sono stato
allievo. Nella Banda moderna è sempre più facile imbattersi in partiture in
cui compaiono parti di strumenti a percussione di tutti i tipi, dalle Congas
allo Xilofono, dalla Marimba ai bongos, per arrivare ai timbales, guiro e
altri.
E' diventato indispensabile, non solo per il compositore ma anche per il
direttore, avere una conoscenza abbastanza approfondita , sia della scrittura
che delle caratteristiche di tali strumenti.
Anche in momenti successivi, durante alcuni corsi di perfezionamento per
Direttori di Banda l'ho
sentito consigliare ai diversi corsisti anche da altri docenti.
In particolare, durante uno di questi corsi abbiamo avuto il supporto tecnico
del M° Maurizio Ben Omar che se non sbaglio è docente della classe di
percussioni presso il conservatorio di Milano.
LE PERCUSSIONI, da un punto di vista economico, se si considera il valore
delle informazioni che rappresenta, è di per sè una piccola biblioteca, e non
eccessivamente costosa; infatti basta oltrettutto considerare, per farcene
un'idea, quello che costa una rivista ordinaria di percussioni di circa 50
pagine, piena di inserti pubblicitari e con pochi contenuti culturali.
Si può veramente dire che questa unica, grande opera "abbraccia"
l'intero mondo delle percussioni classiche (compreso il pianoforte nell'uso
orchestrale e contemporaneo, lo zimbalom ungherese, il salterio), di uso
popolare italiano (triccabalacche, putipù, scetavajasse, tammorra, ecc.),
brasiliano (berimbau, cuica, surdo, pandeiro, ecc.), orientale (req, bendir,
darabukke, ecc.), indiano (tabla, kanjira, mridanga), giapponese (odaiko,
kotsuzumi, otsuzumi, shimedaiko, taiko, ecc.), cinese ( t'ang ku, yao ku, pang
ku), africano (djembè, balafon, dunun, gità , sabar, ecc.), iraniano (zarb),
eccezionali (battito delle mani, bull roarers, corno di conchiglia, armonica a
bocca, cristall, glass harmonica, ocarina, ecc.), e per effetti sonori (dal
sibilo del vento al cinguettio degli uccelli, ecc.).
Ecco un esempio che l'aiuterà a
giudicare il valore reale di questo ampio manuale.
LE PERCUSSIONI contiene quanto segue:
* 976 pagine con robusta rilegatura resistente al costante
uso quotidiano;
* più di 1100 tra fotografie e illustrazioni degli strumenti;
* più di 1500 esempi musicali;
* più di 280 descrizioni di strumenti: come sono costruiti,
come si suonano, in quali musiche sono stati usati;
* più di 600 disegni di simboli e ideogrammi di
strumenti , bacchette, battenti e mazzuole ed effetti vari;
* più di 500 tra foto e disegni delle tecniche e dei modi
particolari di impiego degli strumenti e delle bacchette;
* più di 400 descrizioni degli effetti particolari;
* più di 250 descrizioni dei suoni (timbri) prodotti
da bacchette, battenti, mazzuole e da mani e dita;
* più di 2100 nomenclature usuali nelle varie lingue;
* più di 33 schemi per la disposizione degli strumenti,
sia nell'uso orchestrale sia solistico;
* più di 138 foto in cui sono descritte più di 987 paia di
bacchette, mazzuole per timpani e per tastiere, attrezzi
speciali per usi diversi, mazze per grancassa, gong e
tam tam, mazze, mazzuole per bande in marcia,
battenti vari e per triangoli, martelli e spazzole;
* più di 2146 voci e rimandi in un indice plurilingue degli
strumenti a percussione;
* una completa classificazione degli strumenti a percussione in
base al loro registro e al mezzo di produzione del suono;
* una ricca bibliografia ragionata.
John CAGE, nella prefazione alla prima
edizione di LE PERCUSSIONI ha scritto...
"Prendete un punto qualunque di questo libro e andate fino in fondo. Vi
scoprirete a pensare al passo successivo
da compiere in quella direzione.
Vi occorrono nuovi materiali, nuove tecnologie?
Eccoli. Siete nel mondo dell'incognita, del caos, della
scienza nuova. Gli archi, i legni, gli ottoni sanno
più cose
sulla musica che sul suono. Per studiare il rumore devono andare a
scuola di percussione. Lì scopriranno il silenzio, la via per
cambiare le proprie idee, e scopriranno aspetti del tempo che non
avevano ancora sfruttato..." e ancora [...] "Aprite questo
libro, e tutte le porte che trovate. Non c'è fine alla vita. E
questo libro dimostra che la musica ne fa parte".
Mauricio Kagel nella prefazione alla seconda,
nuova edizione ampliata, dice:
"Per me non vi è alcun dubbio che il mondo degli
strumenti a percussione rappresenti una delle scoperte più essenziali
per la Nuova Musica. Stranamente, questa scoperta non dipende tanto da un
uso stravagante degli strumenti, quanto dal loro inserimento logico in un
contesto musicale." ...e ancora..." Pensare di non poter eseguire musica
da camera di genere classico con piccoli tamburi e piatti è sbagliato,
dato che l'intera gamma di suoni prodotti da questi strumenti è a nostra
disposizione; dai quasi impercettibili Pianissimo fino ai più penetranti
Forte." [...] Questo consente un illimitato arricchimento dello
strumentario a disposizione, e l'enciclopedico trattato di Guido Facchin è la migliore dimostrazione di questa evoluzione. [... ]
"Le tradizioni
non nascono da sole, ma vengono costruite dai fatti, qualche volta sono
persino inventate. [... ] A tale fine libri come questo si rilevano
determinanti. La scienza delle percussioni oggi non appartiene più alla
terra di nessuno dell'etnologia musicale, ma alle imprescindibili basi
culturali dell'artigianato musicale.
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Data pubblicazione: 19/11/2002
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