Jazzitalia - Sandro G. Masoni : Istmi
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

ISTMI : Composizioni di Sandro Masoni suonate dal Drink-the-Moon Sextet
Registrazioni Slam Studio - Studio E.D.F.
Compact disc rimasterizzato da Corrado Masoni. Stampato da Tronos
Fotografia di Silvano Mura. Grafica di S.G.M. e Massimo Parodo
Sandro G. Masoni
Istmi


1. Isles (Part One) 3:57
2. Canti Galluresi Della Scozia 3:27
3. Danze Scozzesi Della Gallura 4:12
4. Reason Why I Love You # 43 5:23
5. Aggju Paldutu Lu Sonnu 2:50
6. Una Festa Per Conto Nostro 2:03
7. Silk And Sand (Part One) 2:40
8. Silk And Sand (Part Two) 3:33
9. Il Piccolo Arcobaleno Di Ogni Lacrima 3:01
10. On Avon 10:28
11. Million-Night Stand 2:09
12. Canzone Degli Esuli 2:37
13. D'Altri Canti 4:29
14. Gli Angeli Della Notte Servono Fiori Di Carta 2:46
15. Il Rasoio Di Ockham 2:38
16. Children's Christmas Is In Spring 6:16
17. Caccia Alle Streghe 5:07
18. Mr Soft 3:23
19. L'Infinito / Isles (Part Two) 1:37


Enrico Di Felice - flauto
Maurizio Puxeddu - flauto, launeddas, tastiere e percussioni
Corrado Masoni - violino e violino elettrico
Sandro G.masoni - canti, corde e cose...
Massimo Tore - contrabbasso

con la partecipazione straordinaria di:
Tino Petilli - voce poetica
Andrea Ortu - flauto
Angelica Turno - violino
Sandro Marras - chitarra classica
Paolo Alfonsi - chitarra classica
Silvia Leggio - tastiere
Cristian Manca - basso
Pierpaolo Abis - batteria

 



"Tu arriverai prima dalle Sirene che tutti gli uomini affascinano (...) A colui che ignaro s'accosta e ascolta la voce delle Sirene, mai più moglie e i figli bambini gli son vicini, felici che a casa é tornato, ma le Sirene lo ammaliano con limpido canto adagiate sul prato: intorno é un gran mucchio d'ossa di uomini putridi, con la pelle che si raggrinza." - Omero, Odissea, XII."



L
a Musica, portatrice di grandi incantamenti, ha il magico potere di far volare la nostra mente permettendoci di sconfinare negli spazi segreti ed inesplorati delle nostre emozioni, e grazie al suo inconscio legame con il battito del nostro cuore, ci riporta al ritmo primordiale della vita che pulsa, che chiede, che vuole!
Esiste la musica 'della voce' e quella del 'suono', e mentre la voce conserva gelosamente le tracce della nostra storia - e quindi parlare della voce significa ovviamente parlare del nostro corpo e cioé di un limite - il parlare del suono significa avvicinarsi ad un qualcosa di astratto e illimitato, un elemento attraversato dal soffio del soprannaturale che oscilla nell'affascinante mondo del mito.
La voce é come 'un ponte' verso l'Altro...e la musica ne é il suo tramite, e in questo senso la particolarissima raccolta di Sandro G.Masoni contiene già nel titolo il suo più profondo significato, il cui suono va ben oltre le nostre conoscenze geografiche per racchiudere invece un subliminale messaggio:'East me'... inteso come richiesta di reciproca contaminazione musicale e fratellanza fra i popoli.

Le melodie di Masoni racchiudono l'impronta di più anime che si donano all'ascoltatore attento, svelando ora il bambino e la sua lucidità, ora l'adulto e la sua nostalgia, senza per questo mai rinunciare a dar voce a quel 'lato oscuro' che fortemente ci affascina e ci possiede.
Quando la musica lascia il passo alla voce del fanciullo le improvvisazioni prendono il sopravvento, ed ecco dunque un fiume in piena che trasporta ritmi fragorosi e disordinati, suoni in libertà che sembrano come rimbalzare sulle pareti; ma anche voci di ribellione, cantate, urlate e ripetute il cui eco e lamento ci riporta la voce del dolore universale, di quell'Uomo che tante volte é stato tradito, umiliato e percosso, ma la cui Anima nessuno mai é riuscito ad annientare.
Come una marea che sale e che scende, ritorna ciclicamente la presenza del violino, quasi la voce di un genitore premuroso, un 'violino-padre' che ricorda e racconta la sua-nostra Storia, volando alto con splendidi virtuosismi e melodie cadenzate, confortanti e 'contenute' che ci scaldano il cuore.
Il flauto, la chitarra, le percussioni e 'cose altre' presenti nella traccia n. 1 – 'Isles' - ci regalano un vero e proprio 'Inno alla vita' che sembra amplificarsi nella traccia n. 5 – 'Aggiu paldutu lu sonnu' - per poi completarsi in un crescendo nella traccia n. 15 – 'Il rasoio di Ockham' - vera 'chiave di volta' della raccolta: la rappresentazione di una trasformazione, un cambiamento, la realizzazione di un sogno.

Il canto di per sé, si traveste da ballata medioevale diventando canzone d'amore o serenata urlata, a tratti sottolineata dalla voce struggente del violino, a tratti accompagnata da azzardati registri giocosi che vedono gli strumenti volare in cerchio come un turbine di foglie spostate dal vento; oppure si trasforma in ballata celtica con echi di flauti, launeddas e percussioni; il tutto in una danza di strumenti, con pizzichi e arditi arpeggi sulle corde tese della chitarra.

Particolare attenzione merita il brano intitolato 'Mr. Soft', tutto giocato sugli accenti del 'levare' che riporta alle nostre menti lontane sonorità balcaniche, ed il cui canto appoggiato sulla pronuncia forzata delle consonanti crea un effetto teatrale molto intenso e piacevolmente grottesco, trascinandoci in un gioco d'immagini felliniane 'en travesti'.

'L'Infinito' di Leopardi egregiamente recitato dalla voce di Tino Petilli conclude significativamente la raccolta suggellando lo stretto rapporto fra poesia e musica; e riallacciandosi alla traccia n.1 – 'Isles' - ne completa l'arcaico significato di Amore universale, rispetto profondo per il mistero della Vita, e consapevolezza d'esser parte d'una cerchia di 'iniziati'.

Ma la magia più delicata e vera sta tutta in quel respiro leggero degli strumentisti che a tratti si avverte, e che restituisce infine alla musica ciò che di umano più ci appartiene: quel tenero miscuglio di genio e fragilità che ci distingue dalle altre specie, portando avanti immutata la nostra voce nei secoli, con tutte le pause, i silenzi, e i rumori della vita. Quello stesso respiro che permette al nostro cuore di continuare a pulsare per farci amare, soffrire, esultare, vivere...

Maria Grazia Casagrande per Jazzitalia













Inserisci un commento



COMMENTI
Inserito il 13/3/2010 alle 20.50.26 da "cemurgia"
Commento:
Complimenti !!!

E' una raccolta fantastica degna di essere ascoltata
 

Questa pagina è stata visitata 2.496 volte
Data pubblicazione: 06/02/2010

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti