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Columbia/Sony 1969

Miles Davis
In a Silent Way


1. Shhh/Peaceful (Davis) - 18:16
2. In a Silent Way/It's About That Time (Davis/Zawinul) - 19:52

Miles Davis -
Tromba
Herbie Hancock -
Pianoforte Elettrico
Dave Holland -
Basso
John McLaughlin -
Chitarra
, Chitarra elettrica
Wayne Shorter -
Sax Soprano, Sax Tenore
Tony Williams -
Batteria
Steven Berkowitz -
A&R
Josef Zawinul -
Organo
, Pianoforte Elettrico
Chick Corea -
Pianoforte Elettrico
Tony "Ruption" Williams -
Batteria
 

Che In a silent way sia uno dei capolavori di Miles Davis (Miles Dewey Davis III: Alton, 26 mag 1926 - Santa Monica, 28 set 1991) è fuori discussione; a trentaquattro anni dalla sua pubblicazione, la sua sonorità non è riducibile esclusivamente alle tendenze stilistiche che ne hanno determinato l'ispirazione e, ancora oggi, sembra non aver affatto perso la sua originalità. Una storia degli effetti può avere tempi decisamente diversi da opera ad opera: In a silent way è datato 1969, lo stesso anno del celebre e celebrato Bitches Brew, con il quale condivide, con qualche eccezione, sostanzialmente la medesima band.

Insieme a
Filles de Kilimanjaro dell'anno precedente, rappresenta la svolta elettrica che caratterizzerà la fase successiva della discografia di Davis. In realtà, se si privilegia un criterio di giudizio basato sullo stile che distinguerà quel periodo della produzione di Miles Davis, In a silent way effettivamente paga dazio rispetto a Bitches Brew, che può effettivamente essere definito un'opera "epocale" per la sua capacità di rappresentare al meglio la tendenza del jazz allora all'avanguardia, la fusion, e, per questo motivo, ebbe una più immediata e facile influenza sui gusti del tempo. Tuttavia, riascoltando oggi In a silent way, è molto di più che un'opera che preparava Bitches Brew. Il suo essere un lavoro che sperimenta il passaggio dal jazz acustico a quello elettrico (con In a silent way, Davis "inaugura" anche la famosa formazione dei primi anni '70) lo rende un'opera che si sottrae alle mode del tempo e conserva intatta la sua freschezza originaria.

Ascoltate Nils Petter Molvær, uno dei trombettisti oggi più all'avanguardia con le sue sperimentazioni con l'elettronica, e dopo mandate sul vostro lettore CD In a silent way: scoprirete che nella storia del jazz, a volte, trentaquattro anni passano con la stessa velocità che s'impiega a cambiare un CD nel lettore.

La formazione di all-star che accompagna Miles Davis suona con una compattezza sonora tale che gli assoli di tromba di Davis si stagliano con straordinaria nitidezza su un tessuto sonoro dove anche gli assoli di piano elettrico di un Corea in splendida forma non rompono il senso organico del tutto, dettato dalla misura della chitarra di McLaughlin e del basso di Holland.

Soprattutto la prima delle due suite, a firma Davis, che compongono In a silent way,
Shhh/Peaceful, suona con la purezza del grande jazz che non è riducibile a nessuno stile specifico.

Se volete ascoltare la genesi di un capolavoro, e se avete da spendere un po' di soldi,
The Complete In a silent way Session (Columbia 2001) rende perfettamente la complessa maturazione della svolta elettrica di Davis: infatti, nella Session pezzi suonati acusticamente convivono con la sperimentazione del sound elettrico. Ascolterete anche una versione folk, marcatamente melodica, del pezzo In a silent way di Zawinul, prima che il genio di Davis lo stravolgesse fino a renderlo irriconoscibilmente free nella versione definitiva.
Dario Gentili

 

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Data pubblicazione: 29/12/2002





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