Jazzitalia - Simone Agostini: Green
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Autoproduzione - 2009
Simone Agostini
Green


1. L'enchantemaent du Phare
2. Childhood Memories
3. A25
4. The Bridge of Sound
5. Brigante se More
6. Dialogues
7. El llanto de Luna
8. Waiting for May
9. The village of Gnomes
10. Little Suite Ds

Simone Agostini - chitarra, armonica
Peppino Pezzullo - viola
Sandro Paciocco - piano
Paolo Giordano - chitarra slide





Simone Agostini classe 1981, romano di nascita e abruzzese di adozione, inizia a studiare chitarra classica verso i dieci anni. L'incontro con il chitarrista pescarese Paolo Giordano e l'apprendimento della tecnica del "tapping" segnano una svolta nel suo percorso formativo. Inizia a esibirsi in pubblico aprendo i concerti di Paolo Giordano e Michael Manring e successivamente partecipa a numerose altre manifestazioni, come l'Acoustic Guitar International Meeting (Sarzana), Frentanacustica, Settimana Mozartiana (Chieti), Lanciano Blues Festival, New Sound of Acoustic Music (Premio Wilder-Davoli) sono alcune performance -tra le più rappresentative- cui ha partecipato dal 2001 a oggi. Nel 2009 pubblica il suo primo disco dal titolo "Green", un lavoro nel quale Agostini s'ispira in gran parte alla natura.

Il Cd è composto da dieci brani riconducibili a riflessioni intime o appunti di viaggio. Alla registrazione hanno collaborato Peppino Pezzullo e Sandro Paciocco (viola e piano) in Childhood memories e Paolo Giordano (chitarra slide) in Little suite Ds.

Le note e i brani scorrono facilmente lasciando percepire alcune eleganze armoniche tipiche del fingerstyling e del tapping. A25 è un brano interessante dove le note disegnano la bellezza e la maestosità delle montagne amate dall'autore - anche laureato in Scienze Geologiche - e i paesaggi in continua mutazione sull'autostrada L'Aquila-Pescara. Di particolare interesse armonico-melodico anche Childhood Memories e Dialogues. Il primo ravviva i ricordi, non necessariamente d'infanzia, ma anche le memorie di un passato a volte recente, più o meno offuscato, forse volutamente trascurato. Chiunque, ascoltando il brano, può identificarsi e immergersi in queste atmosfere, sottolineate con abile discrezione dalla viola e dal piano. Il secondo brano, Dialogues, è il più armonicamente complesso di tutto il CD. Non ci troviamo nell'ortodossia del fingerstyle, quello della tradizione americana con atmosfere marcatamente "On the Road". E' un sound "globale" molto tecnico che abbraccia vari generi e stili lontani tra di loro anche nel tempo. Agostini immagina un dialogo tra la cultura mediorientale e occidentale; non a caso l'overture è affidata ad una scala con atmosfere marcatamente di stile arabo. Dopo qualche battuta la melodia si trasforma in un inedito arpeggio moderno, apparentemente anonimo, ma che serve a introdurre un frammento di "Babe I'm Gonna Leave You" per poi ritornare alle atmosfere arabe, per proseguire con una successione di "dialoghi armonici non databili" tra oriente e occidente e con una pennellata dal sapore andaluso verso la fine.

Un lavoro raffinato e ben strutturato.

Giuliano Iezzi per Jazzitalia













Inserisci un commento


Questa pagina è stata visitata 1.675 volte
Data pubblicazione: 24/04/2010

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti