Stavamo registrando la musica per il film "La leggenda del
pianista sull'oceano".
C'era la tipica atmosfera delle registrazioni importanti: sezione di archi
completa,
flauti, legni, corni, io al flicorno, il M° Ennio Morricone sul podio e al suo
fianco il regista Giuseppe Tornatore. La musica iniziava quasi dal nulla e quasi dal nulla
venivano fuori alcune
note del tema come frammenti, tessere vaganti di un mosaico sonoro.
Dopo una prima esposizione un po' rarefatta una modulazione introduceva il mio
ingresso
con il tema. Seppure leggendo la musica, avevo la sensazione di averla già
dentro di me.
Le note uscivano dal mio strumento naturalmente, come se un altro le stesse
suonando
ed io semplicemente ascoltando. Questo è il pregio delle grandi melodie
destinate a
durare nel tempo e a non rimanere legate alla sola colonna sonora del film per
il quale
sono state composte.
Da qui è nata l'idea insieme a
Luca Jacovella, con il quale
ho un
quartetto di jazz, di creare un repertorio per i nostri concerti di musiche da
film che,
seppure nate come commento, sono diventate degli "standards" internazionali.
Per la scelta dei brani siamo partiti dai compositori italiani con i quali io ho
avuto modo di
collaborare in varie situazioni. Logicamente il primo tema da includere nella
lista era
proprio "Playing Love", tema conduttore de "La leggenda del pianista
sull'oceano".
Grazie Ennio!
Di Nino Rota, il cui nome è legato a quello ormai mitico di Federico Fellini,
abbiamo
incluso il tema de "La strada" e de "La dolce vita" uniti in un unico brano.
Con Gianni Ferrio ho avuto modo di collaborare in tantissime occasioni, e ogni
volta
sono rimasto affascinato dal suo gusto musicale raffinato ed elegante e dalla
sua
profonda competenza. In "Sarah", brano da lui composto per il film "Una farfalla
dalle ali
insanguinate", regia di Duccio Tessari, fui proprio io ad interpretarne la
versione originale; per questo l'ho voluto includere in questa raccolta.
Verso la fine degli anni '50 Armando Trovajoli formò la prima "big band" di jazz
in Italia facendo un concerto ogni domenica sera. Io, allora principiante pieno
di passione, non ne persi uno, anzi, a volte andavo ad ascoltare anche le prove.
Per me Trovaioli era un mito. Figuratevi la mia emozione quando, poco tempo
dopo, mi trovai a dover suonare sotto la sua direzione! Mi è capitato ancora di
collaborare con lui in numerose altre situazioni e ogni volta avrei voluto dare
di più data la stima che ho nei suoi confronti. A lui ho chiesto se poteva
affidarmi un brano a sua scelta da poter inserire nel nostro progetto;
gentilmente me ne ha dati due a cui tiene in particolare perchè legati alla
indimenticabile figura di Marcello Mastroianni, di cui serba un vivo ricordo
basato su una profonda stima e una stretta e lunga amicizia.
Dato che mi sono permesso di distaccarmi leggermente dalla partitura originale
per meglio adattarla al quartetto, mi sono sentito in dovere di fargli ascoltare
la mia interpretazione. Non nascondo che avevo una certa apprensione quando mi
recai a casa sua con una "demo" dei due brani. Ma dopo un ripetuto ascolto il
consenso fu completo con i complimenti per tutto il quartetto.
Non immaginate la mia soddisfazione!
Gli altri brani, dato che appartengono al repertorio abituale dei nostri
concerti, li
abbiamo registrati con lo spirito di una esecuzione dal vivo, "live",
privilegiando il
"feeling" alla perfezione esecutiva.
In due canzoni è presente Elena Paoletti. La sua interpretazione dimostra in
pieno la maturità della sua voce, la bravura e la sua profonda sensibilità. "Do you know what it means to miss New Orleans" è il motivo conduttore del film "La citta' del jazz". Tra gli attori figurano
Billie Holiday e Louis Armstrong, e in
omaggio a lui inizio il brano con una introduzione di tromba, seguita dalla
bellissima voce di Elena.
"Over the rainbow" è invece un emozionante dialogo a tre fra
Anne Scott (altra
nostra graditisima ospite), Luca e me, senza supporto ritmico.
In tutti gli altri brani sia Bruno Zoia che Bruno Lagattolla
hanno fornito un
ritmo preciso,
solido, misurato ed elegante.
Ho incluso un brano composto da me alcuni anni fa per il film "Artigli sotto la
pelle" e due brani composti da Luca Jacovella ricchi di una intensa atmosfera
sognante. In tutti i brani, in particolare in "Moon River", Luca esprime la sua
completezza pianistica unita ad una particolare sensibilità supportata da una
vasta cultura musicale.
Spero che vi piaccia!
Cicci Santucci
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Data pubblicazione: 19/12/2001
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