N O V E C E N T O
ieri
Se la data di nascita ufficiale
dei Novecento è quella del 1984, va detto che di musica in famiglia se ne
respirava già fin da quando erano piccolissimi e che non si è mai smesso di
farne.
Parlare di Novecento
inoltre, come detto, significa anche parlare di famiglia perché, tutti fratelli,
Rossana, Pino, Lino Nicolosi prendono confidenza già a pochissimi anni
con scale e armonia. La prima foto infatti che li ritrae insieme agli strumenti
tastiere (Pino) chitarra (Lino) e basso elettrico(Rossana), risale a quando
avevano tra i 5 e 6 anni. Il primo passaggio sul palco due anni dopo, in trio.
Dire oggi che la loro strada era ben segnata, appare scontato.
Nel '77 arriva Dora. Era
la voce che mancava. Il sodalizio artistico venne consacrato, come consacrata fu
poi in seguito l'unione con Lino, che diventò suo marito.
Una formula invidiabile apre la
strada del futuro successo: compiti musicali suddivisi senza problemi, la
collaborazione di tutti come autori dei pezzi, nonché chiaro il genere musicale
a cui i quattro si ispirano, che spazia dal jazz, al funky, al pop. Con
arrangiamenti di gusto semplice ma mai scontato, commerciali ma con evidente
tendenza all'internazionalità, compongono brani che, nei loro concerti in giro
per club e locali vari, alternano spesso e volentieri a quelli di successo
dell'epoca, ispirandosi ai musicisti che li appassionano, tra i quali Al Jarreau,
Stevie Wonder, Chaka Khan, Billy Cobham, Genesis, Pink Floyd. Ed è proprio
questo l'aspetto più sorprendente di questo gruppo: come siano sempre riusciti a
ricreare atmosfere che si pensava fossero esclusiva caratteristica dei musicisti
stranieri.
Ma ai Novecento, così a loro
agio nel mondo musicale, il fatto di essere "solo" un gruppo va un po' stretto e
quindi decidono di allestire uno studio di registrazione in casa loro ed
iniziano a produrre.
Con due brani The Night,
interpretato da Valerie Dore e Call me Mr. Telephone, interpretato dalla
cantante americana Cheyne, di cui sono autori e produttori, i Nicolosi arrivano
ai primi posti delle classifiche italiane, europee ed addirittura della dance
statunitense.
Il magico 1984 porta, insieme
alla firma del contratto con la WEA, il loro primo successo Movin'on
per parecchie settimane al primo posto in classifica, circa 100.000 copie
vendute solo in Italia nonché il premio come Migliore rivelazione dell'anno
assegnato nella trasmissione Azzurro '84 - prima delle centinaia di
trasmissioni che li hanno ospitati.
Alla fine dell'84 esce il
secondo singolo The only one, tormentone dell'estate successiva, e pure
il primo album intitolato semplicemente Novecento, prodotto dagli stessi
membri del gruppo, registrato nel loro studio e mixato a Londra.
Nel febbraio ‘86 esce un altro
singolo Excessive love accompagnato da un video di altissimo livello.
Un'altra spinta alla loro notorietà viene dalla pubblicità: la GervaisDanone di
Torino utilizza Excessive love per la campagna di Dan‘up. È il loro
ingresso in quel mondo: arriva così un'ondata di jingle, passaggi video e la
richiesta di brani originali per altri spot.
Contemporaneamente esce anche il
secondo album della band: Dreamland e poi un nuovo lancio con
Dreamland Paradise, per il quale un altro video non poteva mancare.
Per i quattro si preannuncia
un'intensa stagione estiva, impegni promozionali e live: non mancano, ad
esempio, a nessuna delle puntate del Festivalbar di cui sono oramai
ospiti fissi dall'84. Ma da questo momento in poi le novità non si contano più:
si susseguono svariati album, la firma di un nuovo contratto discografico con la
Five Records, con la quale il gruppo conquista anche il mercato
internazionale.
Nel '95 compiono quello che
considerano il passo più importante della loro carriera: un contratto con una
delle più prestigiose case discografiche inglesi di proprietà del produttore
Trevor Horn, la ZTT distribuita dalla Warner Music. Nel
catalogo della ZTT, i Novecento compaiono al fianco di nomi come
Tina Turner,
Frankie goes to Hollywood, e Seal.
Con l'etichetta inglese un altro
singolo, Day and Night, già pubblicato in Italia con Baby Records, viene
remixato dal gruppo stesso con la collaborazione di David Morales, Rapino
Brothers, Grinstretcher and Emmbee. Per realizzare il secondo video
sul remix di questo singolo una troupe britannica si sposta fino alla lontana
Sicilia (il primo era stato girato a Londra) mentre il brano si allontana ancora
di più ed arriva all'Atlantic, una delle più prestigiose etichette
americane.
L'ultima uscita discografica a
loro nome è del ‘97, C'è un mondo che , peraltro l'unico album con testi
in italiano. Da lì in poi dei Novecento si parla solo come produttori ma sarà
tutta un'altra storia……………..
N O V E C E N T O
oggi
……. Era ovvio infatti che la crescita musicale dei Novecento, maturata
nell'arco di tutti quegli anni ai vertici delle classifiche e la loro passione
per tutte le forme stilistiche più o meno collegate alla musica afro-americana,
li portassero ad avvicinarsi al Jazz.
Certamente più svincolati dalle logiche di mercato cui si sono sottoposti per
molto tempo, con il coraggio di esplorare strade nuove, cominciano a produrre
artisti di fama internazionale provenienti dal soul e dal funk.
Negli studi di San Giuliano, dove risiedono, dal 1998 in poi, si
affacciano nomi famosi a livello mondiale.
Per Billy Preston producono un album dal titolo You and I. La
formula, oltre che alla loro presenza nella veste di compositori e produttori,
vede il nucleo del gruppo sempre partecipe nella realizzazione dell'album sia
come musicisti sia come arrangiatori.
Per Osibisa producono Collection, in cui i brani della famosa band
sono stati ri-arrangiati in chiave soul-funky più attuale.
E
così anche per Delegation con The Best, che in un certo senso si è
rivelato essere il punto di partenza per la nascita di un nuovo ciclo di
collaborazioni con alcuni manager e, in particolare, con Alejandro Orellana
della Color of Sound.
Nel 2001, producono infatti Drum'n voice del mitico batterista Billy
Cobham, album che ha ospiti tra i più importanti nomi del Jazz mondiale: i
fratelli Brecker, Eddie Gomez.
Contemporaneamente a questo album, che viene pubblicato da ben 24 consorelle
Sony in tutto il mondo, si associa la nascita delle etichette che fanno capo
alla Nicolosi Productions: J.Jazz, Just Groove, Just Music
che, nell'immediato futuro, si aggiudicano senza sosta prestigiosissime
produzioni mai distribuite in Italia come: Live Takes di Toots
Thielemans, In Harmony's way di Jeff Berlin, The things I
see di Gary Husband.
E
siamo al 2002: molti dei musicisti che avevano accettato di unirsi al nome di
Billy Cobham e altri con i quali avavano lavorato in precedenza, proseguono la
collaborazione sui nuovi progetti dei Nicolosi, progetti con i quali riescono ad
interessare altri nuovi artisti: Dave Liebman, Guy Barker,
Wayne Dockery, John Tropea. Tutti personaggi che garantiscono un
apporto fondamentale allo sviluppo delle nuove produzioni dei Nicolosi: i nuovi
album di Stanley Jordan, Danny Gottlieb e Jeff Berlin
attualmente in lavorazione.
Ma anche al nuovo album dei Novecento -
Novecento Featuring …..
- il loro
omaggio al nuovo corso della loro fantastica carriera.
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