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     PHOTOS: LOUISA BOUAFIA & 
    GIORDANO MINORA
 | Hector "Costita" 
    BisignaniEstão 
    todos aì
 
 1. Now (Paulo Paulelli)
 2. Estão Todos Aì (Hector "Costita Bisignani)
 3. Zanzibar (Edu Lobo)
 4. Impacto Blues (Hector "Costita Bisignani)
 5. Ariela (Hector "Costita Bisignani, Arr. Paulo Paulelli)
 6. Surprise Blues (Hector "Costita Bisignani, Arr. Paulo Paulelli)
 7. Arturo Gold Finger (Paulo Paulelli)
 8. Lucia (Odalisca) (Paulo Paulelli)
 9. La Maja Brasileira  (Hector "Costita Bisignani)
 
 Hector "Costita" Bisignani, 
    Saxes & Clarinet,
    Voice
 Alexandre Mihanovic, 
    Guitar 
    On Tracks 5, 6
 Joseval Paes, 
    Guitar 
    On Tracks 2, 3,4
 Edsel Gomes, 
    Piano On Tracks 5, 
    6
 Paulo Paulelli, 
    Acoustic Bass, 
    El. Bass,
    Guitars,
    Voice,
    Percussion
 Toninho Pinheiro, Drums,
    Percussion
    All Tracks Except 
    5, 6, 9
 Jorge Saavedra, 
    Drums, 
    Percussion
    On Tracks 5, 6
 Laercio Da Costa, 
    Congas,
    Percussion
    On Tracks 5, 6,
 Laercio Da Costa, 
    Percussion
    On Tracks 6, 9
 
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 HECTOR " 
COSTITA" BISIGNANI - ESTÃO TODOS AIInvia un commentodi Luca Conti
 
 Personaggi:
 Sergio VESCHI, produttore 
della Red Records.
 Luca CONTI, scrittore di note di copertina.
 
 VESCHI.
 Luca! Sei in grave ritardo, come al solito. Hai scritto le note di copertina del 
disco di Costita?
 CONTI.
 E' vero, sono in ritardo... Ma – a mia lieve discolpa – devo ammettere di 
essermi trovato in difficoltà nel riuscire a penetrare la scorza di questo 
album.
 VESCHI.
 E come mai?
 CONTI.
 Perché, al primo 
ascolto, il lavoro di Bisignani mi aveva lasciato abbastanza perplesso. Adesso, 
dopo esservi ritornato più volte, mi pare di riuscire ad afferrare il senso 
dell'operazione, che in realtà è ben più sottile di quanto io, ascoltatore 
inizialmente frettoloso, avevo erroneamente individuato. All'inizio mi sembrava 
di trovarmi davanti all'ennesimo epigono dello Stan Getz più soft, quello per 
intendersi del jazz samba o dell'easy listening elettrificato di qualche anno 
dopo…
 VESCHI.
 Guarda, anche a me all'inizio aveva fatto lo stesso effetto. Se ben ti 
ricordi, ne avevamo già discusso. Ma 
Estao Todos Ai 
è un disco ingannevole, che 
richiede all'ascoltatore un'adeguata dose di pazienza, ed esige il tempo 
necessario per assaporarne tutte le sfumature. E' vero, ogni disco dovrebbe 
avere il suo giusto tempo di degustazione; non sempre è così, ma mai come in 
questo caso l'apparenza può indurre in errore.
 CONTI.
 D'altra parte, 
di primo acchito Bisignani sembra non voler far nulla per fugare eventuali 
dubbi. La sua sonorità sassofonistica è getziana fin nel midollo…
 VESCHI.
 Alt. Direi piuttosto che la sonorità di Costita è del tutto personale. Caso 
mai può ricordare diversi timbri sassofonistici, tra i quali senza dubbio quello 
di Stan Getz.
 CONTI.
 E il suo tono è 
di un bel colore dorato e ricco di armonici, mentre il fraseggio è estremamente 
rilassato, e scivola sugli accordi dei brani esattamente come era nelle corde 
del maestro di Filadelfia. Certo – e questo lo ammetterai – che quando Bisignani 
si arrampica sull'ottava alta del sax tenore la somiglianza con Getz è davvero 
notevole…
 VESCHI.
 E' vero, ma non è questo il particolare rilevante della musica di Costita. 
Non si tratta certo di banale imitazione, o di semplice piaggeria. Bisignani è 
un musicista ormai veterano, con alle spalle lunghi anni di onorata carriera, e 
ha sempre frequentato colleghi di prestigio, godendo sempre della loro stima: 
uno tra molti, Johnny Griffin.
 CONTI.
 Vedo. Allora, se 
ho ben capito, si tratta di uno dei molteplici aspetti di una personalità 
musicale davvero multiforme. Una nuova operazione di sintesi, come amano fare i 
jazzisti latini, o meglio sudamericani.
 VESCHI.
 Esatto. Costita mostra una sorprendente abilità nel confezionare un lavoro 
in cui si mischiano linguaggi di diversa provenienza e natura: la tradizione 
solistica, nobilissima, del jazz nordamericano, ritmiche di stampo afrolatino e 
afrobrasiliano, echi della musica europea e linguaggi di matrice sia colta che 
popolare. Il risultato è una musica assolutamente personale che sa farsi 
ascoltare da un pubblico molto ampio. Anzi è sorprendente come sappia fare 
musica d'alto livello tecnico ed espressivo e nello stesso tempo sappia essere 
leggibile, ascoltabile, fruibile da un vasto pubblico come dimostra il successo 
e il gradimento del suo precedente lavoro 
Anoite è minha 
che è un CD che indiscutibilmente 
piace al pubblico. Siamo noi europei ad essere spiazzati di fronte a musiche che 
sanno parlare al cuore della gente e nello stesso tempo sono anche d'alto 
profilo intellettuale. E' un po' quello che succede ai grandi scrittori Latino 
Americani come Gabriel Garcia Marquez, Isabel Allende, Hernan Rivera Letelier e 
altri.
 CONTI.
 E, ad esempio, 
nella tradizione nordamericana che tu citi, io avverto in Bisignani le voci di 
grandi modelli sassofonistici come Gene Ammons, Hank Mobley, Stan Getz, Dexter 
Gordon e John Coltrane. Addirittura nel primo brano mi sembra di udire echi del 
vecchio Pezzo venezuelano "Ca' 
Purange", inciso da 
Ammons ormai quasi quarant'anni fa. Brano, tra l'altro, che è stato ripreso in 
seguito anche da Dexter Gordon. Quello che mi piace nello stile di Costita, 
dunque, è la capacità di sapersi destreggiare attraverso situazioni che, anche 
all'interno dello stesso assolo, ricordano il grande relax di Hank Mobley, la 
stringente logica di Dexter Gordon e l'implacabile determinazione di John 
Coltrane. In più, vi trovo una freschezza improvvisativa e un'abilità 
strumentale davvero poco comuni.
 VESCHI.
 Lo sai cosa sosteneva Giorgio Baiocco?
 CONTI.
 Il sassofonista 
veneziano?
 VESCHI.
 Proprio lui. Per Baiocco che aveva conosciuto Bisignani in Sud America negli 
anni 60/70 era un modello assoluto; lo considerava ai massimi vertici espressivi 
e tecnici del sax tenore. E anche per Steve Grossman e Bobby Watson
Costita ha l'autorevolezza del maestro.
 CONTI.
 Sì, direi che 
ben pochi sassofonisti contemporanei possono vantare un simile controllo delle 
dinamiche e del fraseggio. Addirittura, e non è una caratteristica tanto 
frequente, nella musica di Bisignani c'è una grande attenzione a diversificare 
ed alternare i piani sonori. La sovraincisione, poi; anche in questo aspetto, 
che per molti altri sarebbe soltanto un mero sfoggio di tecnica e di 
sincronismo, Costita dimostra di badare esclusivamente a finalità stilistiche ed 
espressive. Un altro particolare degno di nota, a mio avviso, è l'estrema 
dedizione di Bisignani al disegno melodico; i suoi assoli mi paiono di sontuosa 
struttura e di assoluta cantabilità.
 Prendi ad esempio il secondo brano: all'interno dell'assolo di sax tenore ci 
sono decine di piccoli frammenti melodici, ciascuno dei quali potrebbe essere 
usato come base di un tema del tutto nuovo.
 VESCHI.
 E quel sapore di classicità, quell'autorità che escono fuori nei frangenti 
nei quali le atmosfere si fanno più "contemporanee", e i colori si accendono di 
influenze tropicali? non solo ma nelle sovraincisioni Costita mostra d'aver 
recepito e metabolizzato un quartetto di sassofoni come il 29th Street 
Saxophone Quartet inserendo creativamente certe sonorità in un contesto 
latin ...Prendi il quarto pezzo: è un semplice blues, i cui inserti sovraincisi 
di sezione di sassofoni sembrano evocare singolari nostalgie di big band come 
nel 29th..., ma nel quale la discendenza da Dexter Gordon, per l'aspetto 
ritmico, nei solo si fa particolarmente evidente, e la sonorità del sax tenore è 
talmente scura da ricordare il Coleman Hawkins di Desafinado…
 CONTI.
 Quello del disco 
della Impulse!? Non è complimento da poco…
 Sono stato affascinato anche dal clarinetto di Bisignani, strumento per il 
quale, evidentemente, Costita nutre un affetto particolare e la cui tecnica 
sembra aver coltivato con accuratezza e passione; il suo chalumeau è di rara 
espressività, e l'intonazione è davvero perfetta. E' un chiaro segno della 
dedizione che Bisignani deve provare per uno strumento che usa in maniera 
assolutamente personale, e non come una semplice carta di riserva. Sergio, 
ascolta l'ottavo brano, che è dominato da una estesa ricerca timbrica e 
coloristica; per me è forse il vertice dell'album, tanto da farmi lievemente 
rimpiangere che Bisignani non abbia voluto dedicare un intero disco alla 
documentazione della sua attività di clarinettista. Sarà, speriamo, per una 
prossima volta…
 VESCHI.
 Certo: il riscontro che il precedente disco di Costita, 
A Noite è Minha, 
ha ricevuto dagli ascoltatori ne ha decretato un successo davvero sorprendente. 
Ma sai com'è. La contemporaneità di Bisignani, come quella di altri veri 
artisti, ha una matrice molto antica, ma allo stesso tempo una sua futuribile 
immanenza che può facilmente sfuggire ad un pubblico frettoloso e distratto. In 
realtà, nell'era di Internet e della globalizzazione, l'arte di Costita ha una 
ampia visione delle musiche che hanno portato all'oggi, e allo stesso tempo un 
forte respiro regionale e locale. E' musica contemporanea, Più precisamente 
Latin American Jazz non semplicemente Latin Jazz, che esprime quindi il 
presente, e che nasce da un retroterra in cui confluiscono molte storie e molte 
musiche: alto e basso, nord e sud del mondo. E' musica che può piacere o non 
piacere, ma sicuramente è musica che ha le carte in regola per confrontarsi 
sullo stesso piano e con successo con coloro che oggi, a detta dei mass media e 
dei maitres à penser, esprimono compiutamente il presente.
 CONTI.
 Posso 
concludere, così come fa Costita con la batucada finale? A questo punto, credo 
di poter dire che Estao 
Todos Ai è un lavoro 
che accompagnerà a lungo gli ascolti di chi vorrà o saprà lasciarsene sedurre a 
poco a poco. Non è un piccolo risultato, in quest'epoca di dischi che troppo 
spesso non riescono ad imporsi oltre un primo e frettoloso ascolto. Ritornerete 
spesso a questo album, concedendogli l'attenzione che indubbiamente merita; e 
ogni volta, proprio com'è successo a me, potrete scoprirci qualcosa di nuovo, 
perdendovi con piacere nel lussureggiante giardino tropicale coltivato con 
passione da Hector "Costita" Bisignani e nel quale dimostra d'essere un 
musicista originale, creativo ed in anticipo sui tempi o meglio nella percezione 
che dello stesso ha il senso comune di molte persone compresi molti addetti ai 
lavori. Non solo è una musica che ad ogni ascolto cresce d'intensità e il 
fervore espressivo di Hector si svela più compiutamente rivelando una originale, 
personale sintesi di molte musiche che hanno accompagnato la sua storia musicale 
ma anche un nuovo capitolo di una delle musiche del futuro che già oggi sono qui 
fra noi e di cui molti che ragionano con schemi vecchi non sembrano essersene 
accorti.
 VESCHI.
 Bene. E adesso cerca di buttar giù queste note alla svelta…
 
 
 
 
| Questa pagina è stata visitata 7.569 volte Data pubblicazione: 26/04/2002
 
 
 
 
   
 
 
 
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