L'anno scorso è venuto
a mancare Joe Henderson
(Joseph A. Henderson: Lima, Ohio,
24 apr 1937 - San Francisco, 30 giu 2001),
un importante interprete del sax tenore moderno, un musicista dalla classe
cristallina che ha collaborato con tutti i più grandi nomi del panorama jazz
presente e passato, da Miles Davis a Herbie Hancock, fino a Chick Corea, solo
per citarne alcuni.
Oggi lo vogliamo
ricordare segnalando un suo disco molto particolare in cui vengono rielaborati
una serie di standard scritti da una vera e propria leggenda, il compositore
brasiliano
Antonio Carlos Jobim.
Il
disco si divide in due suite, la prima delle quali molto rispettosa della
scrittura originale e intitolata
JOE/BRAZ/JOBIM,
vede, ad accompagnare il sassofonista, una formazione, a dire il vero, piuttosto
statica (Elias,
Assumpção , Braga),
dove però spicca l'apporto del grande chitarrista
Oscar Castro-Neves che ci regala una splendida interpretazione di
O amor em paz
in duo con lo stesso Henderson.
Ma è nella seconda
suite, intitolata JOE/JAZZ/JOBIM,
che il disco si apre finalmente con un "brazilian jazz" di ottima
fattura, merito della nuova band (Hancock, McBride, DeJohnette)
che dal primo attacco riesce a far risaltare al massimo le doti creative di
Henderson.
L'interplay tra Hancock e il sassofonista è ottimo, ed il
risultato si può ascoltare limpidamente nella splendida rivisitazione del più
classico dei temi del compositore brasiliano,
Chega de Saudade.
Veramente notevole anche l'introduzione di Hancock al brano
Passarim
che prelude ad un assolo in tipico
stile hendersoniano, fatto di sali-scendi vertiginosi che spaziano attraverso
tutto il registro dello strumento in un modo che molti dei sassofonisti
contemporanei dovrebbero andarsi a studiare per bene.
Chiude il disco un altro duo, questa volta insieme al contrabbassista
Christian McBride del quale non voglio qui anticiparvi nulla se non che, a
giudizio di chi scrive, è semplicemente divino.
Giovanni Paolo Bossi
(Pubblicato su: Il notiziario del giuglianese n°27, 30 marzo 2002)
Invia un commento
Questa pagina è stata visitata 6.202 volte
Data pubblicazione: 01/07/2002
|
|