Torna alla ribalta dal grande nord Europa un'artista (Frøy
Aagre) che si è affacciata nel panorama mondiale musicale circa un anno
e mezzo fa con il primo lavoro autoprodotto dal nome
Katalayze.
Ricordo di aver speso, allora, parole molto confortanti, di incoraggiamento per
questa musicista. Come spesso accade poi, l'artista o il gruppo in questione vengono
investiti da una responsabilità notevole; come se non si potesse fallire dopo un
esordio così spumeggiante. Lo stesso ascoltatore se non sufficientemente attento
potrebbe rimanere deluso: ed è proprio in questo caso, vale a dire nel recente
Countryside, che chiunque potrebbe rimanere
incerto e stordito nell'interpretare l'ultima fatica di questa sassofonista norvegese,
figlia di una scuola che vede l'impronta del grande
Liebman.
Ci risiamo verrebbe da dire…..Da un ascolto più accurato invece, si viene catturati
da un universo musicale tutto da scoprire: si penetra nell'ascolto rapidamente ma
al termine di tutto rimangono dei piacevoli "se" e "ma". Saranno gli ascolti successivi
a regalarci piacevoli risposte.
Frøy Aagre
ha voluto letteralmente esplorare vari mondi e chi come me ha avuto il piacere di
poter ascoltare anche il precedente "Katalyze" non può non realizzare che
aveva un cuore di stampo jazz moderno, più vicino all'orecchio commerciale mentre
quest'ultimo non si presta ad essere catalogato né sotto un genere né sotto un altro.
Colpiscono le linee e le figure scolpite da quei suoni attenti ad un interplay polifonico
non lasciato al caso. Ancora adesso mi resta qualche dubbio ma subito dopo non posso
dimenticare quei sorrisi comparsi nel fluire inesorabile della musica.
Questo Countryside nasce da esperienze musicali che hanno intensificato
il background di questa artista soprattutto nell'anno passato. Molte delle composizioni
prendono ispirazione dalla natura e dai differenti viaggi tra cui il Canada che
deve aver segnato tanto la sassofonista. Ma le stesse melodie provengono da quella
"campagna" norvegese, dove all'interno di un cottage di gran fascino, è stato preparato
il tutto. Frøy
Aagre torna con una grande spalla al suo fianco: l'ottimo pianista
Andreas Ulvo che riesce a dialogare egregiamente anche con il resto del gruppo.
Tutti restano però soggiogati dal fascino musicale della sassofonista che in questo
caso si ripropone maggiormente in veste di solista verrebbe da dire. Il nuovo album
vede oltre all'ingresso dello splendido bassista Ellingsen, la violoncellista
Ravnan proveniente dalla Filarmonica di Oslo e Michelsen al clarinetto,
entrambi presenti in qualche traccia.
La signorina
Aagre
è stata nel frattempo vincitrice di una borsa di studio concessa dal governo norvegese
che le ha permesso di esplorare ancora più a fondo l'universo musicale. Countryside
ha il sapore della c.d. world music, sempre alla ricerca dell'improvvisazione e
di differenti colori partendo dallo stesso tema. Bene, informazioni ulteriori, per
noi figli del digitale e della rete, potranno essere reperite al sito
www.offbeat.no
A risentirci allora.
Alessandro Gibelli per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 07/07/2007
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