Sony Classical Legacy SM3K 87703 Distribuzione Sony |
Glenn Gould
A State Of Wonder
The Complete Goldberg Variations 1955 & 1981
1. Goldberg Variations, BWV 988: Aria (Bach)
2..31 Goldberg Variations, BWV 988: Variation 1..30 (Bach)
32. Goldberg Variations, BWV 988: Aria Da Capo (Bach)
33. Goldberg Variations, BWV 988: Aria (Bach)
34..63 Goldberg Variations, BWV 988: Variation 1..30 (Bach)
64. Goldberg Variations, BWV 988: Aria Da Capo (Bach)
65. Glen Gould Discusses His Peformances With...
66. Studio Outtakes From The 1955 Goldberg...
Glenn Gould
piano
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Nel ventennale della scomparsa di una delle personalità più geniali e controverse che mai la musica abbia conosciuto, vengono riunite per la prima volta le due sue versioni delle
Variazioni Goldberg: quella del 1955 che lo rese famoso in tutto il mondo già a 22 anni, mentre nel 1981 firmato
dopo decine di altri lavori importanti, il pianista canadese decise di ritornare a Bach con una versione più lunga di oltre venti minuti, la cui genesi è incerta.
Non si sa da cosa abbia potuto trarre l'ispirazione per una versione completamente diversa e anche questa considerata tra i suoi massimi capolavori, forse il suo essere visionario (fu il prima musicista classico a servirsi del sistema a multitraccia in sala d'incisione), dopo aver abbandonato il concertismo nel 1964, o ancora l'ideale di purezza e trascendenza che volle inseguire per tutta la sua vita terrena insieme al concetto dell'idealità del contrappunto, intesa come suprema forma d'arte.
Ben prima di un certo Keith Jarrett, Gould suonava raggomitolato sotto il livello della tastiera, infrangendo ogni regola accademica anche per i suoi mugolii, così come il suo Bach, pregno di swing, vibrante e carnale come praticamente niente altro in giro.
Mai questa musica era stata suonata con tale incisivo virtuosismo prima di lui e fu anche per questo che divenne presto una star, amato dalla gente nonostante quella che da molti era considerata una stridente eccentricità: viveva da solo a Toronto in un regime di quasi totale reclusione, portava i capelli alla Beatles, ancora una volta in netto anticipo rispetto alla British Invasion, ad incorniciare un volto sofferto e romantico come quello di un poeta.
Febbrile e contemplativo allo stesso modo, il contenuto di questo lussuoso box cartonato contiene anche l'ultima intervista radiofonica rilasciata da Gould al
Premio Pulitzer Tim Page nel 1982, con diversi spunti interessanti nella descrizione delle due versioni, oltre a due
outtake assolutamente inedite della prima session, dove nonostante gli evidenti problemi con il pianoforte, il già talentuoso ragazzo dimostrava un perfetto controllo della situazione.
La rimasterizzazione allo stato dell'arte e le numerose foto inedite che accompagnano il
booklet rimangono questa volta sullo sfondo di uno proposta semplicemente irresistibile di per se.
Vittorio Pio
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Data pubblicazione: 04/07/2003
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