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Blue Note #27637
27 Febbraio 2001

Jacky Terrasson
A Paris…

1. Plaisir d'Amour - 3:10
2. Les Chemins de l'Amour - 4:24
3. Jeux Interdits - 6:27
4. A Paris - 8:52
5. I Love Paris in the Springtime - 3:10
6. Que Reste-T'il de Nos Amours? - 4:20
7. Ne Me Quitte Pas - 4:43
8. La Vie en Rose - 3:11
9. Nantes - 2:00
10. La Marseillaise - 3:16
11. Rue des Lombards - 1:08
12. L' Aigle Noir - 3:22
13 I Love You More - 6:22
14. Métro - 1:31

Bireli Lagrene -
Chitarra
Leon Parker -
Batteria
Jacky Terrasson -
Pianoforte
Minino Garay -
Percussioni
Stefano Di Battista -
Sax Soprano
, Sax Tenore
Stefon Harris -
Marimba, Vibrafono
Rémi Vignolo -
Basso
Ugonna Okegwo -
Basso
Terreon Gully -
Batteria
Minino Garai -
Percussioni
Gregoire Maret -
Harmonica

Interessante operazione quella effettuata da Jacky Terrasson con il suo lavoro "A Paris...": un concept album per rendere omaggio alla città che lo ha visto crescere musicalmente (è qui che all'età di cinque anni ha iniziato a suonare il pianoforte).

Ma soprattutto un ritorno alle proprie origini. Dopo anni spesi alla scuola jazz di Boston, e, successivamente, impegnato in live-sessions nei più prestigiosi jazz club di Chicago e New York ed, infine, dopo cinque dischi che gli hanno fornito un discreto successo internazionale, ecco riaffiorare l'esigenza di riavvicinarsi alla cultura ed alla sensibilità musicale francese e, più in generale, europea.

L'album è interamente registrato in Francia, interamente prodotto dallo stesso Terrasson e da Christophe Deghelt e tutte le tracce, eccetto "
I love Paris in the Springtime" di Cole Porter (unico autore americano), sono personalissime interpretazioni di classici francesi come, ad esempio, "Ne Me Quitte Pas", "La Vie En Rose" e "La Marseillaise", inno nazionale della Francia. Vi sono, infine, anche due tracce, "I Love You More" e "Métro", accreditate allo stesso Terrasson.

Infine, ma non in ordine di importanza, i musicisti impegnati sono per la maggior parte europei e fa anche ritorno, dopo la pausa dell'album "What It Is", il batterista Leon Parker che compare nelle tracce "
Plaisir d'amour", "I love Paris in the Springtime", "Ne me quitte pas" e "Métro". Da sottolineare, inoltre, la presenza di Stefano Di Battista che suona egregiamente il sax tenore nella traccia "Jeux interdite" ed il sax soprano nella traccia "L'Aigle Noir", una delle due accreditate a Terrasson.

"
A Paris..." sembra quasi un'operazione di marketing: un disco di un pianista abbastanza affermato negli States che presenta canzoni che difficilmente un pubblico non francese ha mai ascoltato, il tutto accompagnato da un insieme di musicisti europei a cui tenta di dare maggiore visibilità.

A livello prettamente musicale Terrasson sfrutta la formula della canzone (tracce di breve/media durata) e ritorna ad un suono più acustico come quello a cui ci aveva abituato negli album precedenti a "What It Is", quelli realizzati all'interno della struttura trio per intenderci. I toni delle sue interpretazioni vanno dal bluesy di "
Plaisir d'Amour" al funky di "Rue des Lombards" e di "Métro", dall'irruenza e tensione di "Jeux Interdite" ai toni pacati e rilassati di "La Marseillaise" per finire ad un'interpretazione latina molto accattivante de "La Vie en Rose".

Un album che, sebbene non al livello di "Reach", vale la pena di ascoltare.

Alessandro Marongiu

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Data pubblicazione: 08/01/2003





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