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CD code: CAMJ 7754-2
Copyright © 2000 - 2002 C.A.M. Original Soundtracks
All rights reserved

Aires Tango
Aniversario

1.
EL MALÓN 06:05
2.
HISTORIA DE MARKARÍ 07:21
3.
FUGA DALL’ARGENTINA 04:59
4.
CARTOLINA 04:37
5.
MARADONA É MEGLIE ‘E PELÉ 06:19
6.
DANZA DE LAS MADRES 06:02
7.
PATAGONIA 05:02
8.
EL MOROCHO 05:22
9.
IL PIZZICOTTO 02:53
10.
PA – RITANGO 10:06

Javier GIROTTO -
sax
Alessandro GWIS -
piano, keyboards
Marco SINISCALCO -
electric bass
Michele RABBIA -
percussions

Music by Javier GIROTTO
Arranged and conducted by Paolo SILVESTRI

Recorded on 22-27 May 2002 at Studio 1 BNR in Sofia (Bulgaria)



C.A.M. S.r.l.
Via Cola di Rienzo, 152 - 00192 Roma (ITALIA)
TEL: +39-066874220 FAX: +39-066874046
www.CamJazz.com
E-MAIL:
info@CamJazz.com

Il disco nasce da un idea di Javier Girotto, musicista argentino, leader degli Aires Tango band da lui fortemente voluta e fondata otto anni fa. Non come punto di arrivo, ma punto di partenza, il progetto "Aniversario" celebra questi primi otto anni di musica del gruppo e gli undici anni di permanenza in Italia di Girotto.

photo by Francesco TruonoLe musiche, che si contraddistinguono per il lirismo dei temi sapientemente composti da Girotto, in questo caso si avvalgono degli arrangiamenti orchestrali di Paolo Silvestri, già noto al mondo jazzistico per aver collaborato numerose volte con Enrico Rava e con Roberto Gatto, con il quale ha realizzato gli arrangiamenti per il progetto jazz RUGANTINO.

"Aniversario": un progetto che nasce da lontano, nell'ottobre del 2001.  Riunioni e discussioni alla ricerca del repertorio, di una nuova identità artistica che non snaturasse il gruppo che per la prima volta si doveva cimentare con l'orchestra.  I brani che sono stati scelti danno agli ascoltatori una visione a 360 gradi della musica degli Aires Tango, dove ognuno può trovare qualcosa di famigliare: i suoni, le ritmiche e, per i più raffinati, i virtuosismi del gruppo e dell'orchestra stessa.

photo by Francesco TruonoSi è dunque volati in Bulgaria, dove risiede una delle orchestre migliori del panorama dell'est Europa, l'Orchestra Sinfonica di Sofia, e dove risiede uno studio fantastico, quello della Radio di Stato Bulgara; uno studio dove il suono viene prima di ogni altra cosa.

La presenza di una orchestra e la particolare registrazione tutta effettuata in diretta (senza l'ausilio di sovraincisioni) non ha snaturato la musicalità degli Aires Tango –anzi-- l'ha valorizzata rispettando le melodie tangueire e non e le improvvisazioni jazzistiche che sono alla base dello stile di questo gruppo.

La CAM, che solitamente utilizza questa orchestra per registrare colonne sonore, suo primario lavoro, ha trovato poi la completa disponibilità artistica da parte della compagine, entusiasta e pronta ad adattarsi a questo particolare progetto che si doveva realizzare.

Nel presentare questo disco Javier Girotto, fondatore e anima del complesso ha detto:
«Ho desiderato omaggiare con il titolo "Aniversario" due date importanti della mia carriera e vita… la prima è che proprio 8 anni fa nacque Aires Tango un progetto da me fortemente voluto. E grazie anche ad Alessandro, Marco e Michele (amici e compagni sempre vicini e uniti nelle difficoltà e gratificazioni susseguite in questi anni) che Aires Tango oggi è una realtà nel panorama (jazzistico? etnico? …chiamatelo come volete) musicale. Il secondo anniversario perché fu proprio 11 anni fa che arrivai per la prima volta in Italia, a Roma, (il tempo necessario di prendere la cittadinanza italiana e poi ripartire per gli Stati Uniti dove risiedevo da 4 anni). E, invece, mi innamorai così tanto dell'arte italiana, delle persone, del clima, del cibo –e, perché no, delle donne-- da scegliere Roma come mia città. Lo so, non sono le scadenze "canoniche"… ma chi lo dice che debba essere sempre così?  Un anniversario può anche essere un momento particolare che senti dentro di te… (ricordate Alice nel Paese delle Meraviglie?).»

Questo CD esce a pochissimo tempo di distanza da En Vivo ed è il settimo del gruppo ed arriva dopo "Malvinas" (1996), "Madres" (1997), "Poemas" (1999), "Cronologia del '900" (2000), "Origenes" (2002) ed, appunto, "En vivo" (2002).

Data 11/09/2002
Testata aise.it
Titolo Il tango sinfonico secondo Javier Girotto
Autore Paolo Bernardi

La forte suggestione e la dirompente carica del tango argentino hanno da sempre affascinato e stimolato compositori e, più in generale, musicisti appartenenti agli ambiti più diversi. Astor Piazzolla è certamente il nome più altisonante tra coloro che si sono dedicati all'approfondimento della tradizionale danza argentina; la sua opera è, infatti, totalmente intrisa della tragica forza di questa musica verace e passionale. In Italia, invece, da meno di dieci anni esiste un quartetto che sta affrontando con crescente successo la possibilità di fondere le sonorità di questa musica sudamericana - con non pochi rimandi a stilemi classici più tipicamente piazzolliani in verità - con la varietà dettata dalla presenza di ampie sezioni improvvisate di carattere più jazzistico. L'ensemble risponde al nome degli Aires Tango, il cui leader, Javier Girotto, non è un caso, è di origine argentina; musicista poliedrico e mente creativa del gruppo, Girotto firma da anni la maggior parte delle composizioni degli Aires Tango. Valido polistrumentista, spazia dal sassofono soprano al baritono, ma anche al clarinetto e alle più varie specie di flauti di derivazione etnica. A sostenerlo, la poderosa ritmica composta dal pianista Alessandro Gwis, virtuoso del suo strumento e raffinato improvvisatore; dal bassista Marco Siniscalco, eccellente pilastro ritmico e altrettanto valente creatore di fraseggi estemporanei; e dal percussionista Michele Rabbia, estremamente fantasioso negli spunti ritmici più variegati e coinvolgenti. Dal 5 al 9 settembre gli Aires Tango sono stati presenti nel cartellone de "La Palma" di Roma, locale e prestigiosa sala da concerto per il jazz d'avanguardia italiano e internazionale da ormai molti anni. L'esperienza musicale che abbiamo potuto ascoltare in quei giorni ha dimostrato come un gruppo di egregi musicisti possa, dopo otto anni di lavoro insieme, non solo non essere saturo di cliché e banalizzazioni del proprio linguaggio, ma addirittura rinverdirsi con un'audace sperimentazione. Lo stesso Girotto, sempre gradevole intrattenitore presso il suo pubblico, ci ha confessato che questo progetto può essere considerato come un vero e proprio punto d'arrivo per un musicista; si tratta infatti di una serie di brani composti dal quartetto ed eseguiti con la presenza di un'orchestra da camera. I sofisticati arrangiamenti sono stati curati dal maestro Paolo Silvestri, che ha, inoltre, diretto per l'occasione l'orchestra "Roma Sinfonietta". Da tutto ciò è nata, ovviamente, una testimonianza discografica, dal titolo Aniversario, pubblicato dall'etichetta romana Cam Jazz. Come migliore omaggio a loro stessi gli Aires Tango festeggiano dunque i loro otto anni di serrata collaborazione con questo cd, che si va ad aggiungere ad una discografia non affatto scarsa (almeno 7 cd fino ad ora, compreso un doppio live registrato proprio alla Palma, nei mesi scorsi). Questa serie di concerti romani è nata come promozione al disco e ci ha dato modo di conoscere le suggestive atmosfere dei vari pezzi inclusi in questo nuovo repertorio. Temevamo che una commistione così forte tra un presunto lirismo di matrice classica, che avrebbe potuto portare con sè la presenza di un'orchestra, e la rabbiosa energia del quartetto di Girotto, avrebbe potuto rivelarsi inefficace, o addirittura volgare. In realtà, mentre il concerto si svolgeva, ci siamo resi conto che l'orchestra era come una splendida e raffinata cornice attorno ad uno dei più bei quadri mai dipinti; la musica degli Aires emergeva sempre con tutta la sua virilità, mentre intorno si avvertiva un caldo abbraccio sonoro che, di volta in volta, si adattava e si plasmava con discrezione sui quattro, senza mai offuscarne una sola particella, ma anzi dando modo ai solisti di spiccare anche maggiormente. Brani come Cartolina, un inconsueto tango in tempo ternario, Danza delle madri, Fuga dall'Argentina, Ninna nanna a rorò-Paritango, sono alcuni titoli che rispecchiano appieno quanto appena asserito. Girotto, che in questa occasione si è esibito esclusivamente col sax soprano, ha mantenuto sempre la sua più grande peculiarità: la carica violentemente eversiva e veramente d'urto del suo modo di suonare. I suoi sempre sconcertanti assoli, nel momento di massima carica, esplodevano in tutta la loro forza attraverso quel suo così tipico modo di suonare, che si mantiene in difficile equilibrio tra il suono e il rumore; quell'effetto sonoro cioè, che sembra essere un vero e proprio grido, un urlo di rabbia, di dolore, come rabbioso e di dolore è il sapore del canto "tangueiro". Malgrado, forse, non sia un grande virtuoso del suo strumento a livello tecnico, egli rimpiazza egregiamente questa presunta carenza con un forza interiore di gran lunga più significativa; in certi momenti, come nell'assolo di El morocho, abbiamo avuto l'impressione che il sax non gli fosse più sufficiente per esprimere compiutamente ciò egli aveva da dirci, come se desiderasse esplodere assieme allo strumento in tutta la sua trascinante energia. Molti musicisti, crediamo, dovrebbero prendere esempio da Girotto e compagni, i quali hanno dimostrato, con questo disco e questa serie di concerti, che non ci si deve mai accontentare della propria arte e dei propri traguardi arenandovisi sopra, ma, per essere veramente creativi, è necessario sempre mettersi in discussione e rischiare anche con audaci sperimentazioni.


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Data pubblicazione: 30/09/2002





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