|
Giada Valenti
And I Love You So
Perla Enterteinment www.perlaentertainment.com
1. And I Love You So
2. Io Che Non Vivo Senza Te
3. Grande, Grande, Grande
4. It's Impossible
5. I Have But One Heart / Marinariello
6. La Vie En Rose
7. Tell Him I Love Him / Dicitencello Vuje
8. Io Che Amo Solo Te
9. La Voglia, la Pazzia
10. Estate
11. Se (Love Theme From Cinema Paradiso)
Giada Valenti - Voce
Ricardo Vogt - Chitarra
Mauricio Zottarelli - Batteria
Saadi Zain - Basso
C.j. Camarieri - Tromba
Davi Vieira - Percussioni
A.t.n. Stadwijk - Percussioni aggiuntive, pianoforte, fisarmonica,
Rhodes & synth
Gregor Kitzis - Primo violino in traccia 6
Earl Maneein - Secondo violino in traccia 6
Lev Zhurbin - Viola in traccia 6
Jessie Reagen - Violoncello in traccia 6
Dal 2004 Giada Valenti lavora stabilmente a New York, ma a quanto pare ha
dimenticato il cuore a casa. La cantante veneziana ha infatti girato a lungo la
Penisola, tra il Conservatorio di S. Cecilia, l'Università di Padova e San Remo
(con il brano vincitore Solo Con Te), per poi trasferirsi negli Stati Uniti.
Questa "dimenticanza" ha lasciato un'impronta davvero forte nei suoi lavori.
And I Love You So è una raccolta dei più bei brani d'amore internazionali,
arrangiati in una chiave più jazz e, per quelli nostrani, adattati in lingua inglese.
Ma considerare il disco come un ponte tra la sola Italia e l'America sarebbe riduttivo:
Giada Valenti danza magistralmente (e con una pronuncia impeccabile) tra l'italiano
di Grande, Grande, Grande, il francese ne La Vie En Rose, fino al
dialetto napoletano in I Have But One Heart / Marinariello, un'istantanea
color seppia dei nostri nonni emigrati. Sapori caraibici vengono invece accennati
in La Voglia, la Pazzia, mentre è immancabile, nella traccia finale, l'omaggio
al Maestro.
Un progetto molto simile -un completamento, se vogliamo- a La Dolce Vita Swings
and Moonlight & Romance, uno spettacolo dal vivo con il quale la cantante, nel
corso degli ultimi 5 anni, ha riproposto la medesima scaletta nei teatri di newyorkesi.
Anche alle orecchie dei meno esperti la voce di Giada appare elastica ma ricca,
capace anche di confrontarsi con Mina in un brano ostico come Grande, Grande,
Grande. Registrazione impeccabile e accompagnamenti mai invasivi: solo la chitarra,
molto delicatamente, duetta a volte con il canto. Per una volta, i turnisti di quest'album
non sono mestieranti senza volto, ma musicisti con una loro identità, evidente anche
nello spazio più ristretto dell'accompagnamento. Chapeau.
Matteo Mosca per Jazzitalia
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 1.365 volte
Data pubblicazione: 01/07/2012
|
|