Roberto Biasco
Colpi di fulmine
Ibiskos Editrice Risolo (€ 14,00)
Colpi di fulmine, il libro che Roberto Biasco dedica alla sua iniziazione
musicale ripercorre la progressiva fascinazione vissuta dall'autore sin da adolescente
ed è equamente diviso tra lampi provenienti dai dischi e folgoranti incontri nel
vivo dei concerti con i musicisti più amati.
Il volume appare come scritto di getto, immediato,
spontaneo, con una scrittura "parlata" senza preziosismi né raffinatezze letterarie,
ma bastano poche pagine per avvertire di essere caduti nelle maglie sapienti di
un grande affabulatore che dietro parvenze colloquiali e minimaliste fa risuonare
suggestive eco di letteratura underground e poesia beat che si intreccia con i testi
delle canzoni preferite.
Ma esso si può leggere anche come racconto di iniziazione tout court
perché qui la musica è subito attraversamento della terra desolata dell'adolescenza
e poi ricerca del diverso femminile, dell'amore, della vita insomma che si affaccia
spesso ed anima gli spazi lasciati liberi dalle cronache musicali e biografiche
relative ai singoli artisti.
Venendo a queste ultime è straordinario come Biasco riesca a dire in poche
pagine e, a volte, in poche righe l'essenziale di una storia, la chiave per capire
un autore, seguirne il pensiero, la rivolta, il successo o il fallimento personali,
a partire dal rock degli anni Sessanta fino alla rivelazione del jazz.
Così scorrono sotto i nostri occhi le prime trasmissioni radio che rendevano
popolare la musica "altra" rispetto al melodico tradizionale. Il beat, il rock'n
roll, il ‘68 e la rivolta ai padri, gli indissolubili Beatles e Rolling
Stones il blues che tutto attraversa, e ancora le Donne Elettriche di Jimi
Hendrix, gli adorati Who e via dicendo, sempre con la scansione puntuale
di una guida discografica, essenziale, drastica, preziosa come la ricetta di un
grande chef per ottenere innanzitutto il meglio prima di continuare l'esplorazione
in proprio.
L'invito che se ne ricava è a compiere o proseguire personalmente nella propria
ricerca guidati da qualcosa che è nell'aria, qui ed ora, come quando Biasco si muove
sulle tracce di un autore come Graham Parker, se non proprio sconosciuto
ai più, oggi certamente sottostimato.
Dicevo di come il jazz si sia rivelato all‘autore d‘improvviso; come una
immagine di donna matura che prende il posto della ragazzina, questa musica insieme
immediata e complessa capace di assorbire in sé età e modi tanto diversi, si presentò
all'autore sotto le spoglie di Dexter Gordon.
Seguono brillanti note sui grandi innovatori come Miles Davis e
Coltrane e semplici "gregari" come il trombettista Kenny Dorham, per
il quale abbiamo raccolto l'invito a riascoltare meglio e riconoscere l'altissima
qualità della sua voce calma e del suo linguaggio sincretico.
Fino a giungere ai nostri giorni con la giusta celebrazione del quartetto
di
Wayne Shorter con Patitucci, Perez e Blade su
cui l'analisi di Biasco si diffonde con l'entusiasmo e il calore di una passione
in corso.
Questo brillante libretto si raccomanda alla lettura dei palati più sofisticati
per la freschezza con cui rievoca i tratti essenziali che hanno fatto il successo
di artisti altrimenti studiati e scandagliati sino all'eccesso, quanto di chi volesse
fare i primi passi tenuto per mano da una guida di eccezione, capace di commuoversi
di fronte a chiunque sappia rischiare sentimenti reali, sfidando l'ignoto e la disperazione
con la sola forza delle immagini che la musica e la poesia riescono a suscitare.
Paolo Sirianni
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Data pubblicazione: 06/06/2009
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