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...Milt Hinton
di Tommaso Cappellato

MILT HINTON - BIOGRAFIA
A
pparso con molta probabilità su più dischi di ogni altro musicista sulla faccia della terra il bassista Milt Hinton rappresenta una figura di vitale importanza nella storia del jazz. Cresciuto a Chicago, a partire dagli ultimi anni '20 comincia a collaborare con alcuni dei più significativi musicisti dell'epoca tra cui Freddie Keppard, Jabbo Smith, Tiny Parham (con cui registra la sua prima incisione nel
1930), Eddie South, Fate Marable e Zutty Singleton. A partire dal 1936 sino al 1951 fa parte dell'orchestra di Cab Calloway. Considerato il miglior bassista al mondo prima della comparsa di Jimmy Blanton nel 1939, Hinton compare come solista in "Plucking the Bass" (1939) e collabora con Dizzy Gillespie nella modernizzazione della musica di Cab Calloway.
Dopo aver lasciato la band di Calloway, Hinton si esibisce nei locali con Joe Bushkin, collabora per un breve periodo con Count Basie, gli All-Stars di Louis Armstrong e nel
1954 viene ingaggiato come turnista presso gli studi della CBS, dove per 15 anni partecipa a innumerevoli registrazioni: tutto dalla musica di Jackie Gleason ai gruppi di polka, ai jingles pubblicitari, alle Jam session con Buck Clayton.
Durante gli anni
'70 Hinton fu ospite di concerti jazz privati e festival e le sue attività da allora non sono cessate per ben 2 decadi. Nel 1995 prese parte ad una tournèe con gli "Statesmen of Jazz". Nonostante fosse uno dei maggiori innovatori del contrabbasso, Hinton detiene anche il merito di mantenere viva l'arte dello "slap bass", tecnica usata dai primi bassisti di jazz all'inizio del secolo.
Come fotografo, Milt Hinton ha pubblicato 2 libri di immagini di musicisti jazz. Come leader ha registrato per le etichette Bethlehem, Victor, Famous Door, Black & Blue, Chiaroscuro e come accompagnatore praticamente per tutte le case discografiche esistenti!
Biografia a cura di
Scott Yanow su AMG (All Music Guide)
E
ro a New York da circa un mese. Era la fine del
1996 e uscivo tutte le sere per entrare in contatto con il mondo musicale newyorkese. Una sera entro in un locale di nome Zinno sulla 13ma strada fra la 6 e la 7 avenue nel Greenwich Village. E' stato chiuso due anni fa, ma allora era un ristorante italiano dove si ascoltava buon jazz e musica latina di ottima qualità.

Quella sera c'era un duo, James Williams al piano e un bassista di cui non ricordo il nome. C'era molta gente. Mi siedo al bar e faccio conoscenza con una signora di mezza età di nome Judy. Le dico che sono un batterista italiano appena arrivato negli Stati Uniti; Judy allora comincia a presentarmi a tutti i musicisti in sala. Tra tutti ricordo Steve Wilson (altosassofonista che ha collaborato con Origin di Chick Corea e il quintetto di Dave Holland). Ad un certo punto dice di volermi presentare a Milt Hinton, anche lui al Zinno quella sera. Io mi schermisco e dico che non voglio disturbarlo, ma Judy insiste che Milt sarebbe stato contento di conoscermi. Penso di aver capito male. Come può essere che una delle figure più importanti nella storia del Jazz voglia conoscere un ventenne italiano appena arrivato a New York?

Ma Judy ha ragione. Il signor Hinton mi saluta come se mi conoscesse da sempre. Mi rendo conto che non mi sta scambiando per qualcun altro. Subito dopo le presentazioni Milt chiede un pezzo di carta e una penna e mi scrive il suo numero dicendo di chiamarlo il fine settimana. Lo ringrazio a stento, ammutolito dall'emozione. Ho un ricordo molto vivo della sua voce. Era la voce di un bambino, acuta e tenue allo stesso tempo. Per tutta la settimana mi sono chiesto se dovessi chiamarlo o meno, per paura di disturbarlo data la sua età (allora aveva 86 anni). Poi mi sono detto che era meglio rischiare piuttosto che avere rimpianti e così lo chiamai. Mi chiese se fossi libero il venerdi e mi disse di arrivare per l'ora di pranzo. Mi spiegò come arrivare a casa sua, nel quartiere Jamaica situato nella parte est del Queens.

Mi ci volle più di un'ora di metropolitana e mezz'ora di autobus per arrivare a destinazione. Stava pranzando e mi chiese se volessi mangiare qualcosa. Dissi di no, ringraziandolo e allora mi fece accomodare su una poltrona. Cominciammo a parlare del più e del meno, mi chiese quale fosse il motivo della mia presenza negli Stati Uniti e quale fosse stato il mio passato. Poi mi portò nello scantinato dove teneva la sua collezione di dischi, i suoi stereo, due contrabbassi ed una ciclette per esercitarsi. 

Mi chiese chi fosse il mio batterista preferito e gli risposi che mi piaceva molto Papa Jo Jones, sapendo anche che lui ci aveva suonato spesso. Lui rimase molto colpito dalla mia risposta e mi disse che era uno dei suoi preferiti. Si mise alla ricerca di sue registrazioni e alla fine tirò fuori una vecchia bobina contenente una monografia radiofonica sul grandissimo batterista, messa in onda subito dopo la sua scomparsa. Senza che io gli chiedessi niente, comincia a registrarla su una cassetta vergine che tuttora custodisco gelosamente nella mia collezione.

Uno dei brani contenuti nella bobina è "Blue Skies" di Irving Berlin suonato in duo da Papa Jo e Milt Hinton. Fa parte di un disco piuttosto raro dal titolo "Percussion and Bass" registrato nel 1960 ed edito dalla Fresh Sound, suonato dai due grandi maestri senza l'intervento di ulteriori componenti. Vengono suonati brani come lo spiritual "Joshua Fit The Battle of Jerico" con il nuovo titolo "The Walls Fall" e altre composizioni originali. Jo Jones per l'occasione suona anche altri strumenti come timpani, tubular bells e gongs. E' un disco veramente originale e d'avanguardia. Penso che nessuno prima di allora avesse pensato a un progetto del genere. Notai che nella sua collezione di vinili aveva decine di dischi di Oscar Pettiford che poi mi rivelò essere il suo bassista preferito.

Finita la duplicazione del nastro ci recammo di sopra dove mi fece vedere i suoi album di fotografie scattate nel corso della sua lunga carriera. Ce n'era una indimenticabile: su uno sfondo d'alberi, vestito con una camicia a quadretti, Miles Davis abbraccia una ragazza. Era stata scattata negli anni sessanta durante un pic-nic tra amici. Migliaia sono le foto scattate da Milt Hinton alcune delle quali sono raccolte nei libri "Over Time: The Jazz Photographs of Milt Hinton" (Ed. Pomegranate) e "Bass Line: The Stories and Photographs of Milt Hinton" (Ed. Temple University Press). La sua passione per la fotografia arrivò quando a vent'anni qualcuno gli regalò una macchina fotografica. Da allora  se l'è sempre portata dietro riuscendo a cogliere momenti unici tra un set e l'altro di un concerto o durante una tournée.

Da anni Milt Hinton è conosciuto nello scenario musicale col soprannome di "The Judge" (Il Giudice), soprannome che gli è stato affibbiato negli anni '50, quando lavorava come turnista negli studi della CBS, per la sua impeccabilità professionale.

Durante questa mia visita ho anche avuto l'onore di conoscere la moglie di Milt, la signora Mona Hinton. Mona ha avuto un ruolo fondamentale nella carriera del marito e della comunità di jazz in generale. Quando infatti Milt faceva parte della band di Cab Calloway più di una volta capitava che durante una tournèe nel Sud degli Stati Uniti non ci fossero alberghi per i neri. Mona allora interveniva e girava per i quartieri chiedendo ospitalità per i musicisti, quasi sempre con esito positivo.

Mona è anche artefice dell'unico filmato girato durante lo scatto della mitica fotografia "A Great Day in Harlem" nel 1958, che ho avuto il piacere di vedere assieme a Milt.

Era il pomeriggio del 20 Dicembre 1996. Quattro anni dopo, il 19 Dicembre 2000, Milt Hinton si è spento all'età di 91 anni. Il ricordo del suo talento spontaneo e generoso rimane vivo in me e in tutti coloro che l'hanno conosciuto.

August 1958: 57 jazz artists in Harlem.
All photos:
Art Kane © Art Kane Estate.

Red Allen, Buster Bailey, Count Basie, Emmett Berry, Art Blakey, Scoville Browne, Lawrence Brown, Buck Clayton, Bill Crump, Vic Dickenson, Roy Eldridge, Art Farmer, Bud Freeman, Dizzy Gillespie, Tyree Glenn, Benny Golson, Sonny Greer, Johnny Griffin, Gigi Gyrce, Coleman Hawkins, J.C. Heard, Jay C. Higginbotham, Milt Hinton, Chubby Jackson, Hilton Jefferson, Osie Johnson, Hank Jones, Jimmy Jones, Jo Jones, Taft Jordan, Max Kaminsky, Gene Krupa, Eddie Locke, Marian McPartland, Charles Mingus, Miff Mole, Thelonious Monk, Gerry Mulligan, Oscar Pettiford, Rudy Powell, Luckey Roberts, Sonny Rollins, Jimmy Rushing, Pee Wee Russell, Sahib Shihab, Horace Silver, Zutty Singleton, Stuff Smith, Rex Stewart, Maxine Sullivan, Joe Thomas, Wilbur Ware, Dicky Wells, George Wettling, Ernie Wilkins, Mary Lou Williams, Lester Young



from left to right:
Marian McPartland, Sonny Rollins (back), Lawrence Brown,
Mary Lou Williams, Emmett Berry, Thelonious Monk,
Count Basie (seated), Vic Dickenson, Milt Hinton


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Data pubblicazione: 08/11/2001





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