Risale
all'estate del 2000 l'incontro tra i componenti
del gruppo, che all'epoca lavoravano separatamente in altri contesti musicali. Grazie
ad una fortunata combinazione di eventi, si trovano a suonare insieme e diventa
subito evidente che la preparazione personale di ognuno si arricchisce notevolmente
dal frequentarsi quotidianamente. Da allora inizia un'amicizia
ed una collaborazione professionale che, nel giro di 3 anni, avrebbe dato vita ad
un sodalizio artistico originale, stimolante e creativo. E' quel periodo intenso,
caratterizzato da un grandissimo entusiasmo e da una voglia di esplorare il filone
musicale appena scoperto, di aggiungere dei "nuovi toni" al panorama musicale, che
li conduce naturalmente a mettere in atto un bellissimo progetto: THE NEWTONES!
Si tratta infatti di creare una sapiente miscela di suoni
in apparente contrapposizione tra loro, di mescolare diversi generi musicali lasciando
inalterata la personalità di ciascun componente del gruppo. La sfida sembra ardua,
considerando che non esiste un precedente musicale a cui ispirarsi.
Gli anni trascorsi da Andrea Buttazzo con i percussionisti
senegalesi, lo avevano ormai reso padrone delle atmosfere, delle sonorità, delle
caratteristiche di tutte le manifestazioni istintive tipiche della musica africana.
Inoltre, il suo interesse a 360° per la musica di qualità ed in particolare per
il Jazz, gli danno la possibilità di esprimersi contemporaneamente anche come cantante
e batterista contemporaneamente. Proprio grazie al Jazz è riuscito a sviluppare
la tecnica dello "scat" (improvvisazione vocale che imita quella strumentale), inserendola
in maniera naturale all'interno dei brani. Un musicista con simili caratteristiche
ha creato spontaneamente la trama percussiva e gli arrangiamenti più adatti per
le straordinarie improvvisazioni di
Roberto Beneventi, impareggiabile fisarmonicista, dotato
di una tecnica superlativa e di un talento talmente eclettico, da poter suonare
di tutto senza mai perdere la sua vena interpretativa. E' proprio la sua inconfondibile
firma a dare rilievo alla creazione più espressiva del gruppo, andando oltre la
fisarmonica: suona, infatti, anche le percussioni, le tastiere e la tromba. Benché
giovane, vanta un curriculum di considerevole spessore: ha studiato prima la fisarmonica
con il Maestro Walter Ranieri e, in un secondo momento, Armonia, Composizione
e Direzione d'Orchestra con il Maestro dei Maestri, Ettore Ballotta
(che annovera tra i suoi allievi nomi di prestigio quali Fio Zanotti,
Mauro Malavasi e Celso Valli) per molti anni Direttore d'Orchestra
e arrangiatore per la Rai.
C'è bisogno anche di qualcuno che sia capace di un sapiente
sostegno armonico, così da rendere chiare le improvvisazioni più difficili e che
faciliti l'ascolto senza cadere nel banale, per quanto riguarda le parti di basso
e contrabbasso per mezzo delle tastiere: Mauro Giusti. Turnista con una consistente
esperienza sia live che in studio, ha iniziato con lo studio della fisarmonica per
poi passare a quello del pianoforte. Solo un bravo fisarmonicista poteva capire
subito il tipo di atmosfera da creare a seconda del momento. E' stato inoltre capace
di coniugare la divisione metrica della sua mano sinistra al contrappunto discreto
della sua mano destra, creando all'ascolto un duplice effetto: eseguire basso e
pianoforte contemporaneamente.
Il cocktail giusto è stato così realizzato e da lì ad
intraprendere un'attività live in tutta Italia il passo è stato breve. Dai primi
concerti appare subito una delle carte vincenti del gruppo: i musicisti sono tre
ma si ha l'impressione che siano di più, con evidente soddisfazione del pubblico.
Sembrava superfluo aggiungere altro, ma con l'arrivo di
Luciana Buttazzo è stata apportata ulteriore linfa musicale ad un repertorio
già praticamente perfetto. Cantante di straordinario talento e tecnica vocale, ha
collaborato con numerosi artisti di chiara fama (Pierangelo Bertoli, Franco
Simone, Rudy Rotta, Stanley Jordan, Dolcenera
e tanti altri); ha saputo da subito integrarsi col gruppo, interpretandone l'umore
in maniera magistrale. E' stata, quindi, stimolata ancora di più la creatività complessiva
e innalzato il livello qualitativo con l'interpretazione di brani internazionali
notoriamente difficili.
Durante i concerti il gruppo si rende conto di quanto
sia importante non "suonare per sé" e propone una musica principalmente improvvisata
ma alla portata di un pubblico eterogeneo, esaltando la fisarmonica in un contesto
poliedrico/multietnico e facendo allo stesso tempo emergere lo "scat" in una nuova
dimensione. La novità è evidente pure negli arrangiamenti, nel "sound unico" (per
usare un'espressione ricorrente del pubblico!) e rende "THE NEWTONES" immediatamente
riconoscibili anche grazie ad un repertorio che comprende brani di autori internazionali
come Astor Piazzolla, Miles Davis,
Jaco Pastorius,
Bob Marley, James Brown, Jobim, Sting,
Richard Galliano,
U2, Pink Floyd, Janis Joplin, Aretha Franklin,
Dee Dee Bridgewater,
Creedence Clearwater Revival, Stevie Ray Vaughan e altri, anche italiani (Nomadi,
Lucio Battisti, Fabrizio De André).
Si capisce quindi che nello stile dei musicisti esistono
e convivono serenamente diversi generi musicali, apparentemente in antitesi ma indiscutibilmente
vicini nella giusta formula tanto da riuscire a proporre jazz, blues, rock, country,
reggae in un'unica soluzione qualitativamente elevata e gradevole per tutti.
Per contatti e informazioni:
Newtones
cell. 333 / 6341856 - 339 / 2455470
email: info@newtones.it
web: http://www.newtones.it
Questa pagina è stata visitata 3.382 volte
Data ultima modifica: 17/01/2007
|
|