Dario
Pinelli nasce a Manduria il 27 marzo 1982;
intraprende, dopo quattro anni di pianoforte, lo studio della chitarra all'età di
nove anni, con il prof. Giovanni Ala, il quale lo avvia alla conoscenza dell'armonia
musicale e delle moderne ed innovative tecniche chitarristiche.
Si perfeziona con i seminari di Tuck Andress e, per il jazz classico
e moderno, con George Benson e Pat Martino.
Frequenta i fori di perfezionamento di David Russell, per quel
che riguarda la chitarra classica, e dalla critica viene apprezzato proprio il "suonare
jazz con la pulizia di un'esecuzione classica".
Inoltre, Dario Pinelli svolge un'intensa attività teorica, relazionando
in numerosi convegni sull'iconografia strumentale, sulla Passionalità armonica,
sulle contaminazioni e degenerazioni musicali nell'età contemporanea, sulle evoluzioni
storiche della musica.
IL PROGETTO "GYPSY"
Il
progetto "gypsy" è ben lungi dal voler sperimentare una cultura troppo differente
dalla nostra, influenzata da situazioni e contesti irripetibili, praticamente, per
quelle che sono le nostre abitudini e tradizioni; in realtà, il "vivere zingaro",
sempre visto negativamente come "vivere disinteressato" o positivamente come "vivere
libero", non ha dato mai spazio ai mezzi termini e, tradotto in musica, ha aperto
la strada ad un genere così spregiudicatamente sincero, così volubile nel suo andamento,
che non può essere altro che lo specchio più vero e genuino della quotidianità.
Non
a caso a dare il via a questa "filosofia", è stato proprio il grande principe dell'imprevedibilità,
Django Reinhardt affiancato dal meraviglioso violinista tutto d'un pezzo Stéphane
Grappelli: era nato il gypsy jazz degli anni '30, ricco di tecnica e virtuosismo,
ma soprattutto carico di passione e sentimento, senza regole schematizzate, senza
uno standard che lo classificasse come ramo del jazz europeo o americano; il gypsy
jazz era il jazz zingaro, l'espressione del proprio pensiero, non l'adesione ad
una corrente preesistente, né lo sviluppo della stessa.
Forse proprio questo svincolarsi dagli schemi, questa libertà di sviluppare,
cattura l'interesse di chi è artista ancor prima d'esser musicista.
Dario Pinelli, chitarrista jazz solistico, ha voluto proporre un repertorio
che dalla "poliritmia polifonica percussiva" (genere che caratterizza Dario Pinelli
in campo nazionale), passa bruscamente al gypsy jazz, come nuova sperimentazione:
una contrapposizione tra origini e ricerca musicale.
Quello che è essenziale, per un musicista di basi classiche come lui, è non
perdere mai nel fraseggio quella musicalità che dona meraviglia al brano, un brano
che, in qualsiasi momento, possa riagganciarsi al tema.
Nasce dunque il "Dario Pinelli Gypsy jazz Duo", composto da Dario
Pinelli (chitarra solista) e Giuseppe Chiaradia (chitarra ritmica) [diplomato
in chitarra classica presso il conservatorio di Monopoli ed in chitarra moderna
a Roma presso l'accademia "Nova Musica e Arte" ha frequentato numerosi seminari
in ambito classico e moderno:
Frank Gambale,
Steve Vai, Salvatore Russo, Elliot Fisk, Maurizio Colonna,
Alirio Diaz ecc. attualmente collabora con vari artisti in varie situazioni
musicali].
Dario Pinelli suona con una riedizione della Selmer Maccaferri 452 (chitarra
di Django) costruita da uno dei più stimati liutai al mondo, il francese Serge
Gallato, del quale è "ambassadeur en Italie".
Critica:
Katia
Ricciarelli:
Nelle esecuzioni di Dario Pinelli apprezzo la formalità e la pulizia del
classico applicato al Jazz, l'intreccio armonico e melodico costante, la netta divisione
polifonica, la fluida e continua linea di basso. Singolare, inoltre, è la sua tecnica
percussiva, che enfatizza gli accordi con un notevole "ripieno" di armonici.
(Macerata, 26-07-2004)
Jaroslav Tuma:
Dario Pinelli ist ein wunderbar Gitarrist. Sein Spiel gefallt mir.
Traduz. Dario Pinelli è un chitarrista meraviglioso. Il suo modo di eseguire
la musica mi piace.
Da "La gazzetta del mezzogiorno" 2 marzo 2005
Sabrina Esposito:
Nelle mani di Dario Pinelli da Manduria la chitarra diventa una piccola orchestra
per effetto della "poliritmia"[...]
Da
"La gazzetta del mezzogiorno" 18 agosto 2005:
[...]Mattatore è stato lui, Dario Pinelli, del quale non si finisce mai di parlar
bene. Il jazz, intensamente vissuto, lo ha nel sangue.Nei suoi "soli" riesce a modulare
melodia, ritmica, basso ed armonia, facendo della chitarra, come gli riconosce la
critica e come sottolineato dal pubblico, un'orchestra, una meravigliosa orchestra
nella quale regna l'unisono.[..]
Da "Contrappunti" - Mensile di Cultura Spettacolo Costume - anno XI n.10 (107)
Dicembre 2005
Michele Damiani scrive:
Dario
Pinelli, 23 anni, una chitarra magica Ad ascoltarlo c'è di che rimanere perplessi.E'
mai possibile che questo musicista abbia solo 23 anni? Leggo meglio:Dario Pinelli
nato a Manduria ha 23 anni. Stupisce ancora di più il fatto che i brani raccolti
nel suo ultimo CD conservino solo in parte la iniziale struttura. L'artista con
la sapienza di chi è vecchio al mestiere, ricrea anzi inventa ex novo brani dal
colore fascinoso armonicamente suadenti. Nelle dita del musicista è raccolta tutta
la modernità della sua intelligenza poetica, tutta la misura di una ricerca totalmente
priva di ammiccamenti accademici. Non sembri peregrino l'esempio, ma è come se Dario
usasse la chitarra a mo' di tavolozza dove le colorate sonorità cercando una via
di fuga impossibile vengono trattenute e ripescate questa volta dalle corde di uno
strumento pronto per elargire suoni e immagini in quantità illimitata.Una festa
per l'anima e le orecchie. Ciò non di meno il virtuosismo del chitarrista potrebbe
trarre in inganno.Ogni brano è pensato in profondità.Una rutilante cornucopia che
figlia magicamente accordi sonorità invenzioni vaganti tra Jazz e piani Classici.
Il tutto offerto in dono a chi come monaco cercatore ha bisogno di "Ascoltare" la
bellezza nel tempo della felicità imperfetta. Un suggerimento, seguite la chitarra
di Dario Pinelli in totale libertà di anima e di pensieri, in questo modo scoprirete
come in fondo la musica non è altro che la metafora della vita stessa.
Aldo Luisi (Università degli studi di Bari):
[...]Il giovane Dario Pinelli è un chitarrista puro, un talento naturale, un
virtuoso delle corde che fa vibrare ora con lievi tocchi, ora con forte e prolungata
pressione delle dita, sempre, comunque, con mano esperta e sicura.
[...]Ho avuto l'opportunità di ascoltare anche alcune sue registrazioni su CD: un
vero incanto.Già dalle prime note, quando l'artista sviluppa il tema musicale, trattieni
quasi il respiro per percepire, attraverso le vibrazioni, i suoni distinti che si
rincorrono separatamente nelle varie tonalità, pur nell'unità melodica della trama
che il giovane Dario interpreta e arrangia con profonda e fine sensibilità.
[...]Della new age, che segue la poliritmia polifonica percussiva, è certamente
tra i pochi che sanno contemporaneamente modulare sulle corde basso, armonia, ritmica
e melodia senza che alcuna delle complesse tecniche sovrasti sull'altra.[...].
Per contatti e informazioni:
Dario Pinelli
Cell. 328-5323118
Tel./Fax +39 (0)99-9737581
email: info@dariopinellijazzguitar.it
web: www.dariopinellijazzguitar.it
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Data ultima modifica: 31/03/2007
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