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INDICE LEZIONI

Lo studio
di Michael Supnick
supnick@iol.it

Il talento naturale
C
i credo poco e attribuisco poca importanza a questo concetto. Una certa predisposizione esiste per alcuni soggetti, ma con il tempo va avanti chi riesce a concentrare le proprie risorse, applicandosi di più, usando (dopo aver scoperto) il metodo migliore. In breve, ammettiamo che non ci rimanga altro che S-T-U-D-I-A-R-E!!!

Quanto tempo dovrei studiare a giorno?
R
icordo che quando stavo al Berklee College, incontravo varie categorie di studenti: c'erano quelli che dicevano di studiare 12 ore al giorno e poi quelli, anche essendo bravi a mio avviso, che confessavano di non studiare mai. 

Possono essere delle esagerazioni, ma il fatto è che non tutti hanno le stesse esigenze. Basato sulle mie osservazioni sugli ottoni, calcolo che una persona "media" dal terzo anno in poi ha bisogno dalle quattro alle otto ore giornaliere di studio per avere progressi soddisfacenti. In ogni caso la durata deve essere abbastanza per vedere risultati tangibili ma non eccessiva fino al punto di danneggiare i tessuti. La costanza non deve essere sottovalutata. E' bene studiare tutti giorni, o a volte almeno quel minimo per mantenere le conquiste fatte. Dico tutti giorni, domeniche e festivi compresi

La giornata
E'
forse più importante per gli ottoni il modo in cui si studia che la durata. Alternare lo studio con le pause, l'ascolto dei brani, e anche con altre attività è insieme un modo per tenersi svegli mentalmente e per evitare danni fisici, specialmente alle labbra. Ognuno deve trovare il ritmo giusto: per esempio spesso faccio 20-25 minuti di studio seguito da 10-15 minuti di altre attività. Le proporzioni fra lo studio e il riposo possono cambiare da persona a persona, cambiare anche nell'arco di una giornata, e può dipendere anche da che cosa si suona, per esempio gli studi sulle note acute o passaggi veloci sono più stancanti fisicamente. 
Alcuni consigli:
  • non studiare guardando l'orologio;
  • alternare tipi di studio (per esempio melodico-ritmico, piano-forte, legato-staccato, acuti-pedali);
  • non studiare fino al punto che si è troppo stanchi, ma prendere una pausa prima;
  • ogni ciclo di attività dovrebbe cominciare con un mini riscaldamento e finire con un raffreddamento (vedi Il Riscaldamento e la tecnica);
  • se si comincia ad avvertire un po' di fatica e non si fa una pausa per il timore di perdere la concentrazione, bisogna ricordare che a volte anche tre minuti bastano per riprendere.

 

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Data ultima modifica: 07/01/2005





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