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Il talento naturale
Ci credo poco e attribuisco poca importanza a questo concetto. Una certa predisposizione esiste per alcuni soggetti, ma con il tempo va avanti chi
riesce a concentrare le proprie
risorse, applicandosi di più, usando (dopo aver scoperto) il metodo migliore. In breve, ammettiamo che non ci rimanga altro che
S-T-U-D-I-A-R-E!!!
Quanto tempo dovrei studiare a giorno?
Ricordo che quando stavo al Berklee
College, incontravo varie categorie di
studenti: c'erano quelli che dicevano di studiare 12 ore al giorno e poi quelli, anche essendo bravi a mio avviso,
che confessavano di non studiare mai.
Possono essere delle esagerazioni, ma il fatto è che non tutti hanno
le stesse esigenze. Basato sulle mie osservazioni sugli ottoni, calcolo che una persona "media" dal terzo anno in poi ha bisogno
dalle quattro alle otto ore
giornaliere di studio per avere progressi
soddisfacenti. In ogni caso la durata deve essere abbastanza per vedere risultati tangibili ma non
eccessiva fino al punto di danneggiare i
tessuti. La costanza non deve essere
sottovalutata. E' bene studiare tutti
giorni, o a volte almeno quel minimo per mantenere le conquiste fatte. Dico tutti giorni,
domeniche e festivi compresi.
La giornata
E' forse più importante per gli ottoni il modo in cui si studia che la durata. Alternare lo studio con le pause,
l'ascolto dei brani, e anche con altre attività è insieme un modo per tenersi svegli mentalmente e per evitare danni fisici,
specialmente alle labbra. Ognuno deve trovare il ritmo giusto: per esempio spesso faccio 20-25 minuti di studio seguito da 10-15 minuti di altre attività. Le proporzioni fra lo studio e il riposo possono cambiare da persona a persona, cambiare anche
nell'arco di una giornata, e può dipendere anche da che cosa si suona, per esempio
gli studi sulle note acute o passaggi veloci sono più stancanti fisicamente.
Alcuni consigli:
- non studiare guardando l'orologio;
- alternare tipi di studio (per esempio melodico-ritmico, piano-forte, legato-staccato, acuti-pedali);
- non studiare fino al punto che si è troppo stanchi, ma prendere una pausa prima;
- ogni ciclo di attività dovrebbe cominciare con un mini riscaldamento e finire con un
raffreddamento (vedi Il Riscaldamento e la tecnica);
- se si comincia ad avvertire un po' di fatica e non si fa una pausa per il
timore di perdere la concentrazione, bisogna ricordare che a volte anche tre minuti bastano per riprendere.
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Data ultima modifica: 07/01/2005
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