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To B-3 or Not To B-3?
(il B-3 e i suoi fratelli)
di Alberto Marsico
albertomarsico@libero.it

Sono qui per sfatare un mito.

D'accordo, un mito per modo di dire, sia perché non ho molto in simpatia il termine "mitico" e chi lo usa troppo frequentemente, sia perché si tratta di un fatto che può rivestire una qualche importanza solo per una persona su dieci milioni su questa Terra.

Sto parlando del fatto che gli Hammondisti e in generale gli appassionati di organo associano automaticamente la parola Hammond alla parola B-3, solo perché questo è il modello di maggior prestigio e fama prodotto dalla casa statunitense.

E' cosa frequente vedere su copertine di CD, locandine di concerti e molti libri e riviste di strumenti musicali che il tal organista usa un "Hammond B-3", o addirittura solo il "B-3".

Io non faccio parte di alcun comitato "anti B-3", sia ben chiaro, ma vorrei solamente rispondere alla domanda che molto spesso mi viene posta: "… qual è la differenza tra B3, C3 e gli altri organi Hammond…?".

Penso sia il caso di spendere due parole sulla storia di questi modelli.

Il B-3 inizia ad essere prodotto nel
1954 ed è l'evoluzione dei modelli A, BC, BV e B-2, che dal 1935 in poi erano stati i modelli di punta della ditta di Chicago.

Contemporaneamente viene commercializzato il C-3, ed entrambi i modelli resteranno in produzione fino al novembre
1974, anno in cui l'ultimo Hammond della vecchia generazione viene prodotto.

La ditta Hammond continua ad esistere ancora per qualche anno concentrandosi sulla produzione di modelli in cui, per dirla pedestremente,"i transistor hanno sostituito le valvole". Il marchio poi in tempi più recenti passa alla Suzuki, come tutti o quasi gli appassionati sanno.

Le differenze tra B-3 e C-3 saltano subito agli occhi e restano comunque solamente visive.

Il B-3 era il modello da concerto e infatti offriva la possibilità di osservare il lavoro dell’organista sulla pedaliera, grazie al suo mobile aperto sui quattro lati.

Il C-3 era pensato per l'uso ecclesiastico (C stava per church) ed infatti il modello era chiuso ai lati, in modo che la sua estetica fosse accettabile per una chiesa (va ricordato che l'Hammond era nato nel
1935 proprio come sostituto dell'organo a canne e fino a quegli anni il suo uso era limitato alle chiese, ai teatri, ai cinema, a qualche incisione discografica e come pezzo d'arredamento di qualche ricca dimora).

Le differenze tra i due modelli sono dunque SOLAMENTE QUESTE.

Non date retta a quelle persone che per esempio dicono che il C-3 è più "cattivo" solo perché tutti i gruppi rock inglesi lo usavano, o che il B-3 è il tipico organo con il "suono jazz".

Io sono il fortunato possessore di un BC che alla veneranda età di 62 anni (è stato costruito nel
1939) ruggisce ancora come un leone: altro che età pensionabile…

Il B-3 ed il C-3 dal punto di vista elettronico sono esattamente uguali e non esistono differenze a livello di presets, drawbars, vibrati, percussioni o quant’altro.

Io ho avuto l'occasione di provare personalmente moltissimi Hammond, e vi posso garantire che ognuno ha una personalità sonora propria. 
Bisogna capire che questi strumenti venivano prodotti seguendo una lavorazione completamente artigianale.
Ogni pezzo, ogni componente, ogni resistenza venivano assemblati ad uno ad uno ed ogni saldatura eseguita manualmente. I legni di cui il mobile era fatto erano stagionati mediante procedimenti assolutamente naturali e verniciati a mano. Ogni organo, alla fine della catena di montaggio, veniva testato accuratamente: si verificava che i tasti avessero lo stesso peso, che i drawbars funzionassero correttamente, che il suono fosse "quello giusto". Ogni taratura sonora veniva fatta usando strumenti elettronici ma anche e soprattutto usando l'orecchio attento di molti collaudatori.

Proprio per questa artigianalità di produzione ogni Hammond suona in maniera diversa da tutti gli altri; al pari di due Steinway, di due torte alla crema, di due Jaguar E-type, non possono esistere due Hammond uguali.

Bisogna aggiungere inoltre che era sufficiente essere dei buoni elettrotecnici per seguire uno schema elettrico non complicato fornito dalla casa ed intervenire con molta facilità su un Hammond: è per questo infatti che è praticamente impossibile trovarne uno ancora completamente originale e che suoni come appena uscito dalla catena di produzione. Questo fattore contribuisce a differenziare ulteriormente il suono di ciascun Hammond, e quindi se vi capita un modello dal suono distorto o morbido non dipende dal fatto che sia un C-3 o un B-3, bensì da tutte queste variabili elencate sopra.

Poi, per completare il discorso, bisogna ricordare che esistono altri modelli prodotti dalla Hammond che possiedono il cosiddetto Hammond sound caratteristico di B-3 e C-3. Sono l'A-100, l'RT-3 e l'M-3. Dal punto di vista elettronico sono esattamente uguali ai due fratelli maggiori.

Ognuno di loro ha caratteristiche diverse ed interessanti:

A-100
E
steticamente ricorda il C-3, ma la differenza sta nel fatto che monta un altoparlante incorporato che rende inutile l'uso di un Leslie (che comunque è sempre collegabile) o di un qualsiasi amplificatore. 

Questo altoparlante è fisso e fornisce un suono morbido ed assai affascinante. 

L'A-100 è dotato anche di un riverbero a molle.

E' molto facile trovarne esemplari in buono stato poiché il fatto di possedere un amplificatore interno lo rendeva molto adatto per essere suonato in casa dalla quale raramente veniva spostato.


RT-3 
Modello un po' più raro in quanto pensato per uso ecclesiastico. Infatti è dotato di pedaliera radiale di 32 note (B-3, C-3 ed A-100 possiedono invece pedaliere di 25 note).

Possiede una sezione di presets monofonici chiamata SOLOVOX, praticamente il primo sintetizzatore monofonico a valvole della storia, che fornisce alla pedaliera suoni estremamente gravi, tipici degli organi a canne. 

A causa del suo "peso massimo" (pesa 60 kg più del B-3) è molto probabile che i proprietari dell'RT-3 si siano ben guardati dal trasportarli troppo frequentemente e dunque, generalmente, sono in buono stato di conservazione.

M-3
A differenza di tutti i modelli precedentemente citati l'M-3 è dotato di due tastiere di tre ottave e mezza, anziché di cinque ottave. La circuitazione è invece la stessa di B-3 e C-3. Infatti a differenza di L-100, L-122 e simili, che erano altri modelli Hammond a tre ottave e mezzo, l'M-3 montava il cosiddetto vibrato scanner che è caratteristico appunto dei "fratelloni" a cinque ottave.

E' dotato di un piccolo amplificatore interno di 11W.


ORGANI ED ORGANETTI
Se vi capita di voler comprare un organo Hammond che abbia il "suono di Jimmy Smith" non prendete in considerazione solamente l'acquisto di un B-3. Magari troverete qualcuno dei modelli sopracitati a costi inferiori, proprio perché non si chiamano B-3. In genere tuttavia, essendo anche il C-3 molto popolare, è facile che raggiunga quotazioni pari al B-3: A-100, RT-3 e M-3 richiedono invece, in genere, un esborso minore.

Se poi siete affetti da un po' di pigrizia e il peso di tutti questi organi (si va dai 120 kg dell'M-3 ai 200 di B-3 e C-3 ai 260 dell'RT-3) vi fa propendere per qualche surrogato dai suoni campionati, buon divertimento. MA! Non lamentatevi poi se il vostro strumento ondeggia malinconicamente per il suo poco peso su uno dei soliti esili e scheletrici sostegni da tastiere e non arrabbiatevi se non avvertite alcuna sostanza sonora, ma al contrario udite un tristissimo ed improbabile suonino uscire da un altrettanto triste amplificatore che non si chiama Leslie…

Da qui il dilemma…TO B-3 OR NOT TO B-3?

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COMMENTI
Inserito il 4/6/2012 alle 17.36.44 da "atniga"
Commento:
Complimenti, hai le idee molto chiare e utili per me che dopo aver strimpellato a venti anni con un compact Farfisa adesso che ne ho sessanta suonati sto pensando a un Hammond spinetta possibilmente M. Grazie, Attilio
 

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Data pubblicazione: 01/08/2001





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