Mi
ricordo ancora come se fosse ieri il primo incontro con "Brother" Jack Mc Duff
a Genova, nel
1994…
Mi
trovavo finalmente ad un seminario tenuto dal grande organista dell'Illinois e
non mi pareva vero di vederlo all'opera, di poter respirare un po' della sua
stessa aria, di poter carpire qualche suo segreto. Appena si sedette all'organo
ci disse:
"Bene, ragazzi, ora partiamo dalle fondamenta…Come suonare il blues
in Fa…".
Qualcuno storceva il naso: "Ma… come? …Siamo venuti fin qui per
imparare il blues in Fa…?… …Rivogliamo indietro i nostri soldi…!" e via dicendo…
Fu
una lezione fantastica, che mi insegnò a ragionare in termini di qualità
di note piuttosto che di quantità.
Tutto
ciò per spiegare che personaggio fosse Jack Mc Duff…Aveva fatto della
semplicità la sua arma vincente: la sua musica non abbonda di ridondanti e
vacui effettismi tanto cari a molti organisti…Mc Duff è stato un musicista che
ha sempre "badato al sodo" e fin dai suoi esordi ha sempre scritto ed eseguito musica molto diretta e semplice,
tuttavia sempre ricca di solidi contenuti.
Nato
nel 1926 a Champaign, Illinois, incomincia a suonare il pianoforte ed il
contrabbasso, con il quale si esibisce anche con Johnny Griffin (la sua
maestria e solidità nell'eseguire linee di basso semplici ma efficaci forse
viene di qui).
Nei
prini anni '60 incomincia a lavorare per la
Prestige, per la quale incide con
Willis Jackson, Roland Kirk, Jimmy Forrest, Yusef Lateef e
Kenny Burrell e poi fonda il
quartetto che lo rende famoso, formato da Red Holloway (sax) , George Benson
(chitarra) e Joe Dukes
(batteria). Con loro registra degli
splendidi album, sempre per la Prestige: "Screamin'", "Live!" e "Hot
Barbecue",
tra gli altri.
E'
sempre stato uno scopritore di nuovi talenti, specialmente chitarristi: Grant Green (che è entrato per la prima volta
in uno studio di incisione proprio con Mc Duff nel 1960, per il disco Prestige
"The Honeydripper"), George Benson, Pat Martino, ed in tempi più recenti John Hart…Non male, vero…?!
Negli
anni '70 l'organo Hammond conosce una fase temporanea di declino dovuta
all'avvento di nuove tastiere che portano sul mercato nuovi suoni e facile
portabilità (unico neo, se proprio vogliamo, di questo grande strumento) e Mc
Duff lo alterna sempre più spesso ai sintetizzatori.
Negli
anni '80 e
'90 ritorna ad usare solamente
l'Hammond ed incide per la Muse e per
la Concord, con le quali pubblica moltissimi dischi a suo nome ritornando anche
a duettare con George Benson.
Il
file MP3 che propongo è uno splendido blues che Mc Duff esegue in compagnia di
Kenny Burrell alla chitarra e il
fido Joe Dukes alla batteria nei
primi anni '60.
Fa
parte dell'album Prestige PRCD-24131-2 "CRASH!" (Jan
8, 1963).
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CRASH!
Ray Barretto: Conga
Kenny Burrell: Guitar
Eric Dixon: Flute, Sax (Tenor)
Joe Dukes: Drums
Jack McDuff: Organ
Harold Vick: Guitar
MP3
2.7 MB
Real Audio |
Notate
come le linee di basso (eseguite con la mano sinistra) siano semplici ma mai
ripetitive.
Il
suo assolo possiede una grinta eccezionale. Il Nostro non ricorre mai a trucchetti
del mestiere…La grinta e la forza di questo assolo derivano esclusivamente
dall'uso
di poche note al punto giusto. Pochi concetti, ma ben chiari!
NOTAZIONI
TECNICHE:
I
presets usati da Mc Duff nell'incisione di questo pezzo sono:
888000000 con perc.3rd per il manuale superiore;
808000000 per il manuale inferiore;
Per l'accompagnamento alterna invece i presets 808000000
e 888888888.
Il
chorus non è attivato, e l'effetto
chorus che si nota è dovuto al Leslie:
infatti Mc Duff aveva scollegato manualmente lo spinotto che dal
preamplificatore va al motore che aziona il rotore degli acuti, in modo che
questo non girasse lento e veloce bensì fermo e veloce. Aveva anche
invertito gli spinotti che dal preamplificatore vanno al motore che aziona il
tamburo dei bassi.
Ecco
qual è il risultato (che molto spesso si ascolta nei dischi di Mc Duff di quel
periodo):
SELETTORE LESLIE |
TAMBURO
BASS |
ROTORE ACUTI |
Slow |
Fast |
Fermo |
Fast |
Slow |
Fast |
Interessante, vero?
P.S.
Penso
che valga la pena di "downloadare" qualche K in più ed ascoltare anche lo
splendido assolo di Kenny Burrell…O no?
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Data ultima modifica: 14/02/2002
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