Scuserete se il percorso
della mia analisi non sarà parallelo all'ordine delle tracce presenti sul
disco ma, per vari motivi ho preferito dare la priorità ad alcuni brani
rispetto ad altri.
La quinta traccia del
disco è Summertime, la ninna-nanna
che Clara canta all'inizio del primo atto. L'aria più conosciuta dell'opera di Gershwin e che, come per molte composizioni di questo autore, è
diventata uno standard classico del jazz.
Lo stesso Gershwin la ripresenta più volte nel corso dell'opera e, per
dare il massimo risalto a questa folk-song
(termine usato dallo stesso Gershwin), arriva a sacrificare il materiale che
precede Summertime. Questo brano è stato eseguito in tutte le salse: jazz,
latin, pop, blues, folk, fusion, funky, R ‘n B, Soul. Bene o male tutti si sono
cimentati con questo capolavoro della produzione gershwiniana: dalle grandi
cantanti della lirica alle grandi voci e solisti del jazz, a Jimi Hendrix
con
Janis Joplin, a Ray Charles, ai Doors, etc.
In questa versione, Evans, non prevede alcuna
introduzione, attaccando direttamente il tema dato alla tromba di Miles. Appare
singolare la scelta della tonalità d'impianto in Si bemolle minore sia
rispetto alla tonalità originale (Si minore) che alle tonalità solitamente
adoperate dai jazzisti per eseguire Summertime (Si minore o Re minore).
Gil, pur aumentando la velocità del brano, crea una parte
per Miles che mette in risalto la limpidezza e il lirismo tutto femminile di
quest'aria. Fatto di frasi con ampio respiro, dove anche le pause suonano.
Il backgrond, assai semplice nella forma, è basato su un
riff che si ripete ossessivamente per tutta la durata del brano, variando però
timbricamente di volta in volta. Evans, nel suo
Summertime, punta tutto sulla varietà degli impasti sonori: la prima
presentazione del riff per terze è affidata ai corni a cui, alla sesta battuta,
aggiunge una guide tone line del sax di Cannonball Adderley e all'ottava
misura un'accordo dei tromboni.
Esempio audio (MP3 162KB)
Il gioco degli anticipi e dell'imprevedibilità di Gil
Evans fa sì che egli non attenda l'inizio del secondo chorus per variare il
timbro, ma che lo anticipi di due misure, raddoppiando i corni con un flauto e
due flauti contralti. C'è da premettere che già dal primo chorus, per spezzare
la monotonia di un accompagnamento ritmicamente lineare anticipa l'accordo
della battuta otto.
Esempio audio (MP3 62KB)
La variante timbrica del terzo chorus sta nel trasportare
la parte dei flauti all'ottava superiore. La vera novità, invece, sta in uno
dei tipici espedienti evansiani: quando l'ascoltatore è ormai abituato ai
cambiamenti degli impasti sonori in una ritmica costante, Gil cambia la
ritmica. Nella fattispecie, alla misura 46, egli anticipa di 2/4 il disegno
ritmico affidato questa volta a block chords di tutta l'orchestra (con le
trombe in harmon) e dilatato nel
disegno melodico.
Esempio audio (MP3 71KB)
Il quarto chorus fonde gli elementi del secondo con la
parte finale del terzo, creando così un accompagnamento che varia timbricamente
rispetto alla parte finale dell' episodio precedente, per poi riprenderlo.
L'ultimo chorus, il quinto, espone il riff nel timbro
dei soli flauti, quasi a volerne indicare la fine del brano con la sonorità dei
flauti nella regione grave. Ma pur impoverendo lo spessore sonoro dell'organico, per concludere Summertime, trova lo spazio armonico per inserire l'ultimo momento di novità: un contro-riff
cadenzale del tuba, basato sull'intervallo tra la dominante e la tonica (al
Si bemolle
grave).
Esempio audio (MP3 36KB)
A coda del movimento con il prolunga di quattro misure
con il riff in rallentando e innalzando la settima dell'accordo.
Esempio audio (MP3 211KB)
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Data ultima modifica: 11/02/2008
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