Jazzit 43 (novembre/dicembre 2007)
Dalla prossima settimana in distribuzione nazionale
Troverete in edicola (e nel circuito Feltrinelli, nelle librerie e nei migliori
negozi di musica) tra pochi giorni il nuovo numero di JAZZIT (novembre/dicembre
2007), al prezzo di 4,90 euro per la sola rivista o di 8,90 euro con
in allegato il cd della nuova serie prodotta da Jazz Engine. Su questo numero "Pop
Gossip" del gruppo Ozmisa (Francesco Bigoni, Danilo Gallo e Aljoša Jerič)
All'interno:
GIANLUCA PETRELLA
ELOGIO DELL'IMPERFEZIONE
Down Beat l'ha eletto per il secondo anno consecutivo rising star del trombone.
La Blue Note sta per pubblicargli un secondo disco. Michael Cuscuna l'ha definito
uno dei motivi per sperare bene nel futuro del jazz. Lui è Gianluca Petrella, uno
dei più bei talenti emersi nel jazz italiano degli ultimi anni.
THE ITALIAN SIDE OF DAVE LIEBMAN
Il grande sassofonista (tenore e soprano) ma anche flautista originalissimo,
titolare di una discografia imponente, leader di decine di gruppi diversi, instancabile
didatta, Liebman esce ora con un disco per la Emarcy, intitolato "Dream Of Nite",
che lo vede affiancato da una ritmica tutta italiana: Roberto Tarenzi al pianoforte,
Paolo Benedettini al contrabbasso e Tony Arco alla batteria.
TORD GUSTAVSEN
NORDIC BLUES
Se ci fosse un premio per la band più silenziosa del mondo, il trio di Tord Gustavsen
lo vincerebbe a man bassa. Poeta del pianoforte, dotato di uno stile di eccezionale
lucidità, di un infallibile senso della struttura melodica e di una sensuale immaginazione
lirica, Gustavsen - insieme al bassista Harald Johnsen e al batterista Jarle Vespestad,
che seguono i precisi contorni delle sue composizioni - crea una musica ricca di
sfumature e di profondi significati.
Stuart Nicholson lo ha incontrato per raccontarci "Being There", il suo nuovo disco
ECM.
FUNK OFF
FUNKY MADE IN VICCHIO (FI)
Chi è stato a Umbria Jazz non può non averli notati. Grazie a loro, due volte
al giorno Corso Vannucci, cuore del centro storico perugino, si riempie di un'allegra
ondata di musica: sono i Funk Off, la marching band toscana che è ospite fissa del
festival ormai da cinque anni. Musica - funk, blues, jazz, e chi più ne ha più ne
metta - ma anche ballo e canto sono gli elementi che fanno delle loro esibizioni
un'esperienza elettrizzante. Ora esce per la Blue Note il loro terzo disco, intitolato
"Jazz On". Ne abbiamo parlato con Dario Cecchini, fondatore, direttore e arrangiatore
della band.
GAETANO LIGUORI
«IN CAMERA CON MAO, LENIN E CECIL TAYLOR»
Gaetano Liguori un po' somiglia ai personaggi e alle storie dei suoi film. "When
We Were Kings" (2005) è il titolo di un suo disco traslato da un documentario che
riassume un mondo di intenti e di esperienze vissute. Un mondo al quale Liguori
si sente vicino e di cui condivide gli ideali.
PEPPO SPAGNOLI E LA SPLASC(H)
UN QUARTO DI SECOLO DI JAZZ ITALIANO
Flavio Caprera ha incontrato per noi il fondatore e patron dell'etichetta Splasc(h)
Records per ripercorrere venticinque anni di jazz italiano. Un racconto intenso
che rivela l'immensa e inesausta passione per i musicisti di casa nostra di un imprenditore
sui generis, di cui il jazz italiano va fiero.
VITTORIO GENNARI
UNA VITA PER IL JAZZ
Pesaro, quasi centomila abitanti, stretta come tante città di provincia fra tradizione
e modernità, fra globalizzazzione e localismo. Qui nascono Valentino Rossi, Filippo
Magnini e Massimo Ambrosini, i grandi campioni prodotti dalla modernità; ma la "vecchia"
Pesaro è anche quella che ha dato i natali a singolari personaggi come Vittorio
Gennari: sassofonista, una vita dedicata alla musica, senza clamori, con discrezione
e umiltà, e che adesso, a settantacinque anni, si prende la sua dose di popolarità,
grazie all'uscita del suo primo disco, prodotto dalla Red Records di Sergio Veschi.
BLUE SERGE
IL SOGNO SPEZZATO DI SERGE CHALOFF
Cinquant'anni fa, all'età di appena trentaquattro anni, moriva Serge Chaloff, uno
dei più geniali e promettenti sax baritonisti dell'intera storia del jazz. Una storia
come tante altre di quel periodo, almeno in apparenza: un talento immenso, soffocato
da una condotta di vita dissoluta e dissennata, che finì per limitarne le potenzialità.
La parabola umana e artistica di Serge Chaloff è però ancor più drammatica, perché
a differenza di molti suoi colleghi riuscì ad abbandonare la dipendenza dalle droghe,
ma fu subito punito da un destino beffardo che lo portò comunque a una morte prematura,
impedendogli, tra le altre cose, di esprimere ancora e meglio le sue sconfinate
doti di musicista. Più che una carriera, schegge di carriera di un autentico fenomeno
che, suo malgrado, ha finito per suonare poco e registrare ancor meno.
I TRE CONCERTI SACRI DI
EDWARD KENNEDY "DUKE" ELLINGTON prima puntata
Apriamo con questo bellissimo studio di Gianni Nobile un nuovo spazio di Jazzit
dedicato ai saggi e all'approfondimento. Uno spazio nel quale vi proporremo estratti
da tesi di laurea, lavori originali di studiosi da tutto il mondo, anteprime librarie,
idee e visioni d'autore tra storia e musicologia, critica ed estetica. In questo
scritto, diviso in tre puntate, Nobile ripercorre la genesi, la produzione, il contesto
storico-estetico e la pratica concertistica dei tre Concerti Sacri di Duke Ellington,
che rappresentano, probabilmente, il testamento spirituale e musicale del geniale
musicista.
RISING STAR OF JAZZ
GRETCHEN PARLATO, LIONEL LOUKE, FLORIAN ROSS
La vocalist Gretchen Parlato, il chitarrista Lionel Loueke e il pianista Florian
Ross: tre gemme purissime della nuova generazione del jazz internazionale. Di loro
si sono già accorti mostri sacri come Wayne Shorter (di recente accompagnato in
Europa dalla vocalist americana, che ha diviso con lui il palco del prestigioso
festival parigino Jazz à La Villette), Herbie Hancock e Terence Blanchard (che suonano
regolamente col chitarrista del Benin Loueke) e Django Bates (con cui il pianista
tedesco Ross ha studiato). Merito di un approccio alla musica aperto e sensibile
e di una non comune attitudine di compositori e interpreti.
RUBRICHE
Stuart Nicholson, in London Calling, continua ad indagare le differenze di approccio
del jazz europeo e di quello americano; Thierry Quénum, in Ici La France, riferisce
di un caso allarmante: nella Orchestre National de Jazz, istituzione del jazz francese,
in più di vent'anni di attività sono passati solo sette musicisti di colore. Giorgio
Merighi continua la ricognizione dei pianisti jazz cosiddetti "minori". Infine,
le consuete schede didattiche curate da Tomaso Lama per Siena Jazz, con una lezione
di Franco Fabrini.
LIVE
Vincenzo Martorella ci racconta le Notti di Dinant, il festival belga diretto artisticamente
dal formidabile David Linx, che ha costruito un cartellone tutto giocato sulle suggestioni
vocali e sugli incontri, come quello, in prima mondiale, tra Omara Portuondo e Gonzalo
Rubalcaba. Ecco com'è andata.
BOOKLET
Un'altra produzione originale della JazzEngine Records, allegata a Jazzit. In questo
numero, "Pop Gossip", esordio discografico del gruppo Osmiza, formato da Francesco
Bigoni (sax), Danilo Gallo (contrabbasso) e Aljoša Jerič (batteria).
RECENSIONI CD
Recensioni a cura di Sergio Pasquandrea, Flavio Massarutto, Gianmichele Taormina,
Marco Delle Fave, Valentino Casali, Gianpaolo Chiriacò, Maurizio Zerbo.
Il 34° giro: i dischi suonati da Vincenzo Martorella.
Per abbonarsi a JAZZIT
basta versare 40 euro (con CD) o 25 euro (senza CD) sul
c/c postale n°43921477 intestato a
Luciano Vanni Editore - Strada di Piedimonte n° 5 01500 – Terni
Redazione Jazzit: Via Villa Glori n°3 05033 Collescipoli (TR)
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Data pubblicazione: 09/02/2004
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