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by Jazz...ilaria

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Il jazz italiano non è morto... ma non si sente tanto bene...
27/01/2007 11:36:33
... Nel senso che fai proprio fatica a sentirlo... dove vai... a sentire delle "voci" nuove (non parlo solo di cantanti) alle jam??? A sentirlo alle, pur cresciute di numero, rassegne di jazz degli enti locali che prediligono gli Americani e la cui programmazione, a parte sporadici casi, son delle fotocopie dalle alpi al fondo dello stivale...
Bhè cari amici, questo è ciò che penso dato che, a parte i soliti noti, cioè i pochi che ormai hanno un cachet stellare da rockstar ed è anche giusto, tutti gli altri che suonano musica rigorosamente dal vivo, cioè la moltitudine dei pur bravissimi jazzisti italiani, spesso son pagati meno che i musicisti che "fanno finta" nelle balere...
Posso dirlo, perchè son dovuta ricorrere a cantare anche in questo settore, fortunatamente con collaboratori che ancora suonano x davvero, per essere pagata almeno in modo decoroso (e dove chi sa suonare anche dal vivo è quindi giustamente valorizzato, però mica sempre è pagato meglio...).
E' triste... prendiamo ad esempio le mie ultime vicessitudini... e cioè che io sia riuscita ad ottenere finora, per quest'anno nuovo (pur avendo visitato tanti locali e club l'anno scorso e scritto a quasi tutte le rassegne del centro-nord per proporre le mie collaborazioni, fin anche di prestigio) due soli buon ingaggi con le mie formazioni jazz e guarda caso sono venuti, in entrambi i casi, dall'iniziativa privata (la mia, pagandomi gli annunci pubblicitari... sigh!) e quella dei committenti, dei privati!!!
So che tanti, troppi, son nella mia stessa condizione e se non fanno anche un altro lavoro, fare il musicista è quasi mestiere da pazzi... i clubs? pagano troppo poco e vogliono soli i "nomi" sicuri e se non hai fatto almeno qualche disco (autofinanziato, ovviamente)... ti attacchi al tram... se pensi di suonare per un club delle tue parti poi... sei proprio suonato (e non parlo di musica) perchè è più facile che ti chiamino ad almeno 100 km di distanza, i locali??!! idem con patate (anzi, ti detraggono anche quelle dal cachet!!) le rassegne jazz??? ...(aspetta che mi scappa da ridere...)...
...
scusate lo sfogo, ma sennò mi riempivo di orticaria...
Commenti:

Inserito il 07/02/2007 22:10:04 da carlo.uboldi_NOSPAM_@fastwebnet.it

Bravissima Ilaria, ti appoggio pienamente! (sono un...compagno di J-Blog), anch' io ho acceso una bella discussione sull'argomento sul mio blog,in Italia abbiamo veramente tanti problemi, come dici tu i Festival prediligono gli stranieri (sai...in Italia basta che non sei Italiano e sei bravo!); e pensare che in molti paesi europei ci sono delle regole secondo le quali i festival DEVONO avere una certa percentuale di musicisti nazionali! è protezionismo? mi sta benissimo.

Vero anche che quelli che suonano sono sempre i soliti (D' altronde quelli che vincono i concorsi come migliori musicisti oggi sono gli stessi che li vincevano negli anni '70, come se adesso non ci fosse un sacco di gente bravissima!!!)

Ho visto situazioni dove vengono spesi 6-7000 euro per chiamare jazzisti "di grido" ed avere il teatro praticamente vuoto, mentre gli stessi organizzatori alla richiesta di 1000 euro (quindi la possibilità di fare 10 serate,...dico: 10!)replicavano con un: "non ci sono soldi!?!"

Pultroppo il lavoro in questo periodo è veramente poco, si fa molta fatica, io riesco ancora a fare solo il musicista (e solo di Jazz, per mia scelta)ma a tutti i miei allievi consiglio di farlo per hobby, a meno che abbiano delle possibilità economiche tali da mantenersi!

Il fatto piu' assurdo è però, come anche tu dici, che non si riesce a suonare dove si abita, un cre..no qualsiasi arriva da chissà dove e viene ingaggiato e pagato,come a dire che..."non vorrai che ci sia uno a Como che è cosi bravo...ma no!...figurati!...non è possibile" (come avrai capito sono comasco).
Non farti venire l'orticaria, non ne vale la pena (e poi a noi passa con un po di swing), io già sono felice che Marco Losavio ci abbia dato la possibilità con questi blog di...alzare la voce!

Ciao,Carlo
 
Inserito il 08/02/2007 11:55:47 da info_NOSPAM_@ilariatade.it

Ciao Carlo, ho letto di te qua e là su internet, ma non ho ancora avuto il piacere di sentirti live! Forse proprio perchè, come anche tu sostieni, non si riesce a suonare dalle nostre parti!!!
Io sono di Busto Arsizio e qui nei dintorni ho fatto solo jam o concerti gratis più o meno per beneficenza, altrui, e pur essendoci un florido jazz club che invita musicisti da ogni dove tranne che di qui, manco sanno che esisto!!
L'anno scorso per organizzarmi uno dei concerti che ho fatto con il grande Luigi Tessarollo (di Torino) qui in zona mi sono dovuta cercare da sola il locale che ci ingaggiasse, io ovviamente a cachet zero, nonchè procurami il pubblico e devo dirti che fortunatamente ho un bel giro di amici e fans perchè dei jazz clubs locali non ho visto nessuno, tranne il buon Claudio Rolandi che, gentilmente su mia esplicita richiesta, mi ha fatto la registrazione live del concerto.
Grazie per le tue parole, vivaiddio che qualcuno mi ha risposto...
ho scritto ste cose, che penso ormai da qualche anno, sull'onda emotiva dell'ennesimo muro alle mie proposte di concerto e sinceramente mi sembrava strano che nessuno mi avesse ancora replicato!!!
Infatti la nostra è una situazione assai comune e mi chiedevo se per caso non avessi sbagliato a ascrivere quello che ho scritto, magari è la solita storia del re che è nudo ma nessuno per paura di perdere la propria piccola sudata posizione si azzarda a fiatare!
Ciao, Ilaria
 
Inserito il 09/02/2007 11:30:11 da carlo.uboldi_NOSPAM_@fastwebnet.it

Pensa che a Como il Jazz Club non esiste neanche piu',sono riusciti a chiuderlo (e la colpa è di molti),io riesco ancora a viverci (di Jazz) perchè ho suonato per anni tantissimo (diciamo negli anni buoni)e non posso lamentarmi troppo, è che vedo proprio da qualche anno che tutto sta PRECIPITANDO in un baratro!!!.
Ti dirò che anch'io ho il mio caratterino,quando mi sono sposato 13 anni fa ed avevo bisogno di soldi per metter su famiglia, piuttosto che fare piano-bar (che considero l'ultima spiaggia di un bravo pianista prima del suicidio, cosi come è concepito da noi),criticato da parecchi miei colleghi ho fatto per 6 anni l'impiegato in un' azienda, pur di andare a suonare solo Jazz alla sera (naturalmente finito di pagare tutto mi sono subito licenziato).Ho anche un caratterino che non accetto di suonare al di sotto di certe paghe (almeno "dignitose")e se dove vado a suonare vengo trattato in maniera non adeguata (tipo "mangiatevi il tramezzino in cortile")non esito a mandarli affanc...ed a tornarmene a casa.
Certo che cosi prendo i miei rischi e ne subisco anche le conseguenze, sapessi quanti lavori buoni ho mandato dove dico io, proprio per l'arroganza e la supponenza di chi ti ingaggia, ma tutto questo l'ho sempre fatto per salvaguardare una certa "dignità" e "professionalità" che troppo spesso i nostri colleghi solo "con la lingua" ce l'hanno.
Tu saprai bene che in Italia spesso arrivi a suonare o cantare in situazioni dove ti considerano meno di quello che pulisce il pavimento (che comunque va rispettato pure), chissà perchè quando passi il confine in qualunque altro paese ti trattano con un rispetto tale!.Probabilmente da noi non è solo l'educazione all'orecchio che manca!!!
Tieni duro Ilaria,le cose faticano a cambiare, ma parlandone come vedi spunta piu' gente di quanto immaginiamo che la pensa come noi, ed io andrò avanti con la mia "battaglia" contro l'ignoranza e la maleducazione per avere RISPETTO per quelli che per anni studiano e faticano per poter suonare o cantare bene (qualunque sia il genere musicale, sai bene come me che si può cantare bene anche il motivo piu' stupido che ci sia).D'altronde è risaputo che parecchi cantanti "blasonati" rovinano anche il piu' bel motivo, e che molti bravissimi "sconosciuti" renderebbero una perla le canzonette piu' insignificanti...MAGIA? no!studio,anima,cuore e....tanta umiltà! ciao a presto
Carlo
 
Inserito il 09/02/2007 12:48:06 da info_NOSPAM_@ilariatade.it

...PAROLE SANTE!!! Tutte!!!
Come hai ragione...
Ila
 
Inserito il 30/05/2007 16:43:55 da joechidro_NOSPAM_@alice.it

La pazzia è dalla parte dei musicisti! Dico questo perchè sono due anni che trascuro la mia professione (Legale). La maggior parte delle volte andiamo a suonare gratis nella prospettiva di essere richiamati (quando mai!!!). Inoltre si rischia anche la cotenna!!! (mi riferisco ad agibilità ecc....) Le rassegne delle amministrazioni comunali (ne curo una da due anni) vengono monopolizzate da musicisti factotum (e relative associazioni musicali)che pur di suonare insieme ai grandi nomi venderebbero la madre insieme alle sorelle,e, ti leccano il c..o, per poter avere la direzione artistica perchè li serve come punteggio per andare ad insegnare nelle scuole (si perchè in Italia alla fine "il posto fisso è il posto fisso", alla faccia del jazz, della musica e in genere dell'arte). In tuttto questo mi chiedo: ma che cosa c'entrano con la musica questi personaggi? Credo che con questo sistema di fare, difficilmente nasceranno dei nuovi veri talenti. Nessuno vuole più soffrire per la musica! Soldi, soldi, soldi e solo soldi a scapito della qualità e dell'inventiva italica.
 
Inserito il 06/06/2007 13:34:22 da info_NOSPAM_@ilariatade.it

Per Joe... la tua personale testimonianza sul destino delle rassegne jazz dei medio-piccoli centri in Italia è assolutamente significativa... ho sentito con le mie orecchie dire le stesse cose da altri musicisti.
grazie per il tuo contributo. Speriamo che, a furia di queste denunce, si aprano gli occhi a chi ha la possibilità tramite le istituzioni di far qualche cambiamento.
 

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Jazz, soul, pop vocalist, abita a Busto Arsizio. Dotata di naturale musicalità, ha seguito gli insegnamenti di canto e teoria musicale del direttore d'orchestra e compositore M° Gianfranco Stoppa, del conservatorio di Novara, inserendosi come mezzosoprano in corali polifoniche da lui dirette ed ha proseguito poi con lo studio del canto moderno costituendo con lo stesso Stoppa un Duo melodico. Da anni appassionata di ...


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