Nata a Salvador de Bahia sotto il segno dei Pesci, Rosa vive la musica fin da bambina quando canta, balla e suona le percussioni alle feste in onore degli orixás con nonna Emilia, venerata mãe-de-santo. Ha appena 14 anni quando incide per la prima volta la sua voce, prestata a jingle pubblicitari radiofonici. E’ però nel fertile ambiente culturale di Rio de Janeiro, dove si trasferisce nel 1983, che prende forma il cammino artistico di Rosa, all’esordio come solista con l’album “Ultraleve”. Alla fine degli anni Ottanta approda in Italia, destinato a diventare il suo paese di adozione. La sua carriera proseguirà da allora su due versanti paralleli al di quà e al di là dell’oceano. Il suo stile giunge a maturità nell’ambito della canzone d’autore e del jazz, attraverso collaborazioni importanti: in Brasile con Nelson Angelo, Sueli Costa, Danilo Caymmi, Jaques Morelenbaum, Nelson Motta, nel nostro paese con Fabrizio De Andrè – registra le voci in portoghese di “Princesa” in “Anime Salve” – e con il pianista Renato Sellani, con il quale dà vita ad un intenso sodalizio. Nel suo eclettico percorso musicale Rosa esplora però anche generi come la lounge, con il progetto Batuk che firma “Cruzeiro do sul” (2006), ed il reggae, cui fa riferimento “Nega Rosa” (1996) e la collaborazione con i Pitura Freska. Con “Baiana da Guanabara” (2006) e “Álbum de Retratos” (2009) ritrova però l’ispirazione più profonda, legata ai suoni e ai colori della sua terra. Il 29 gennaio 2009, esattamente vent’anni dopo la partenza dal Brasile, Rosa atterra a Rio de Janeiro per lo spettacolo “Cacaso – Musica e Poesia”, riannodando così i fili della memoria. www.rosaemilia.com
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