Le prove
Le prove...
Le prove sono per me il momento più importante nella produzione di un concerto. Non sono solo un momento di verifica e di messa a punto musicale, ma sono soprattutto il momento in cui si stabiliscono patti e condizioni. Come nella vita durante le prove ci si appuntamento, in alcune zone della partitura, si stabiliscono dinamiche relative ai volumi e soprattutto si ribadiscono i ruoli all’ interno di ogni singola struttura. Tutti insieme,nel rispetto delle funzioni di ognuno. Ma le prove sono anche il momento nel quale si testa l’energia di un progetto… Di solito proviamo poco, e questo non è un vanto, gli impegni di ognuno dei musicisti che mi accompagnano sommati ai miei producono un tempo quasi rubato dedicato alle prove.
Al massimo ci siamo concessi due prove per un concerto… Durante la prima prova faccio pochissimo, osservo, annuso, annoto mentalmente le cose da fare o eventualmente da sistemare, nella seconda prova dopo avere chiacchierato con Pino e con gli altri sistemo le mie cose, le mie entrate i miei Passaggi obbligati. Le ultime prove che abbiamo fatto sono state prima di un concerto a Nocera, la cosa che ricordo con più affetto sono stati gli appuntamenti “svizzeri” con Franco Ambrosetti, tra di noi c’è una specie di gara della puntualità. La mattina alle 10.00 in punto si materializzava all’ ingresso dell’ Hotel Vesuvio dove io arrivavo con almeno 10 minuti di anticipo…che realizzati a Napoli valgono diciamo… 30 minuti a Roma e 50 a Milano. Indimenticabili invece sono le entrate di Sergio Di Natale, sempre trafelato di ritorno da una delle sue missioni impossibili, cioè riuscire ad arrivare alle prove ad Agnano, partendo da Portici gestendo oltre 40 allievi, una moglie una figlia e un numero incalcolabile di gatti.
Poco da dire su Vigorito che in ogni occasione ha sempre lo stesso incredibile approccio rilassato e rilassante. Tafuto in questo caso non fa testo partendo da Baia aveva la sala prove praticamente Dentro casa.
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