“La musica che propongo in questo disco, credo e spero, risenta di una forte inclinazione verso la melodia (sarà perché sono italiano e più in particolare di Napoli? Non so…), il tutto cercando di curare gli arrangiamenti soprattutto in fase dell’ esposizione tematica. Dal punto di vista chitarristico credo di aver suonato tutti i tipi di chitarra a disposizione: elettriche, acustiche, semiacustiche, classiche, synth guitar...Ciò che ne è scaturita è una musica piuttosto “colorata”, ma al tempo stesso ambiziosa per la complessità di certe strutture, che ho difficoltà ad etichettare, avendo messo insieme vari linguaggi musicali che ho assimilato e amato durante la mia crescita artistica. Come è facile notare, il titolo del disco vuole essere un omaggio a un film che ha segnato un’intera generazione di appassionati del genere horror : “La notte dei morti viventi”, che non a caso ho voluto celebrare anche con un video/cortometraggio di prossima uscita. Ma al di là della citazione cinematografica, credo che tale frase rappresenti un bisogno, intimo, di sottolineare l’importanza del tempo, osservandone le sue caratteristiche concettuali da ogni sua angolazione. Passato, presente, futuro: tre elementi indispensabili per permetterci di considerare il tempo come un qualcosa di tangibile, reale. Penso che la musica, più di ogni altra arte, abbia la capacità di aiutarci a “sentire” il tempo. Ogni nota può farci ascoltare un tempo. E ognuno di noi ha il suo. Grazie a tale miracolo, un suono del passato ci permette di vivere il presente con un eco del futuro ancora assente. Questa idea ha dato la spinta alla creazione delle nove composizioni, con la speranza di far parte di quella magia musicale del tempo. “La notte dei tempi viventi” è anche un gioco di parole tramite il quale ho voluto mettere in evidenza che le composizioni sono state composte e registrate quasi tutte di notte (altro contesto temporale a me caro…), con una particolare attenzione che ha riguardato i tempi, questa volta intendo quelli musicali. Infatti il brano nasce proprio con l’intenzione e la voglia di scomporre e ricomporre di continuo il tempo, in realtà dando libero sfogo ad un’ ossessione/amore che mi accompagna da anni : i tempi dispari! Questo bisogno di suonare su tali divisioni ritmiche ha influenzato un po’ tutta la musica che ho composto. Di conseguenza “La notte dei tempi viventi” è un titolo che rappresenta l’essenza e lo spirito di tutti i brani dell’album”.
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