Guido Di Leone - Vito Di Modugno - Mimmo Campanale
CON ALMA

Guido Di Leone guitar
Vito Di Modugno Hammond organ
Mimmo Campanale drums

1. Blue Seven
2. Mr. Smith
3. Goin'out of my head
4. Waltz
5. Mr. Montgomery
6. Cariba
7. The nearness of you
8. Clementine Waltz e
    Le Veronique
9. Zoom
10. Palavras de um traidor
11. I Love You
12. Whisper not

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Spartito

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Spartito

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Recorded and mixed at Tom Tom Studio 
Bari, 20-21 Oct. 1999
yvp music Musikverlag
York v. Prittwitz und Gaffron


Tra feeling ed atmosfera, la sonorità calda ed effusiva dell'organo Hammond di Vito Di Modugno, quella cristallina e miniata della chitarra elettrica di Guido Di Leone e quella frusciante e calzante di Mimmo Campanale alla batteria si incontrano e si fondono per una proposta jazzistica efficace e di spessore. Sia con brani propri, che con renditions di vari autori, Di Leone, Di Modugno e Campanale affrontano e risolvono con perizia questa formula e questa dimensione sonora: l'equilibrio e l'intreccio tra le parti è sempre adeguato e la proprietà d'espressione denotata dai musicisti merita attenzione. Il luminoso ed evocativo fluire ed inoltrarsi del periodare di Di Modugno si dispiega ben disposto e si accende arioso nel suo sottolineare e sancire e nel suo crescere con generosa determinazione e con briosa coordinazione. Morbido, prezioso e levigato, il fraseggio di Di Leone discorre con savoir faire e ora si espande in rigogliosi e limpidi rivoli di matura scioltezza, ora punteggia e giostra con inventiva e oculatezza nella sua conduzione, che si arricchisce sempre di nuovi spunti. Con il suo Drumming, Campanale si dimostra accompagnatore versatile, che con diafano e leggero scandire sospinge il divenire dei brani e sa anche salire in primo piano con corposa concretezza. 
GIORDANO SELINI

"Con Alma" è il titolo di un brano di Dizzy Gillespie, ed è inequivocabilmente l'ALMA, l'anima, che caratterizza l'ultimo lavoro Guido Di Leone, ad incominciare dall'immagine di copertina sulla quale sono raffigurati i tre protagonisti in una posa alquanto allegra, che li ritrae abbracciati e sorridenti davanti all'Hammond di Di Modugno. 

Lo spirito del disco rotea intorno al feeling intenso che intercorre fra Di Leone, Di Modugno e Campanale, legati da una solida amicizia, ormai decennale. Guido Di Leone, è un chitarrista jazz dalla spiccata creatività, da tempo impegnato nella diffusione del jazz: sono sedici anni che, grazie al suo "fiuto", porta avanti la scuola di musica "Il Pentagramma" di Bari, fucina di giovani talenti e da più tempo ancora, si cimenta nella scrittura di arrangiamenti per i suoi dischi e di composizioni per la RAI, non trascurando la sua attività da concertista. Con la collaborazione di Di Modugno, abilissimo pianista e bassista barese, e Campanale, batterista dalle svariate esperienze musicali, questo disco risulta essere una squisita miscellanea di stili e modi d'essere. Il lavoro presenta delle particolarità alquanto interessanti: la più evidente è rappresentata dalla mancanza del basso che viene sostituito con i tasti gravi dell'Hammond, sfiorati egregiamente da Vito Di Modugno che con grande abilità sostiene gli assoli di Di Leone. Fra i due viene a crearsi un intrecciato gioco di scambi di ruoli, evoluzioni sonore e alternanze virtuose che sfociano nelle due differenti composizioni dedicate a Jimmy Smith da Di Modugno, e a Wes Montgomery da Di Leone. Nella prima, Mr.Smith, è evidente una grande omogeneità stilistica, una perfetta sintonia d'idee che accomuna Di Modugno al grande Hammondista; nella seconda, Mr. Montgomery, emerge l'originale creatività di Di Leone, caratterizzata da fraseggi articolati, da un particolare arrangiamento scandito da interessanti passaggi obbligati e dall'indubbia ammirazione per uno straordinario chitarrista come Wes Montgomery. Un copioso contributo viene prestato dalla formidabile esecuzione di Campanale nel brano "Zoom": con una precisione a dir poco metronomica, il batterista segue l'Hammond e la chitarra in un tripudio di scansioni ritmiche che fanno entusiasmare chi l'ascolta. Nel brano "The nearness of you”, Di Leone introduce con grande comunicatività ed abile tecnica, il caloroso ingresso dell'Hammond e della batteria: qui il trio riesce a diffondere un'atmosfera intensa, caratterizzata da modificazioni ritmiche che danno vita a contrastanti sensazioni. Dunque, ogni solista ha avuto modo di seguire senza problemi i propri estri potendo contare su un accompagnamento a volte incline al dialogo, altre volte più discreto ma sempre solidissimo, trainato dalla intuitiva e vigorosa genialità di Guido Di Leone.
Francesca Leone 

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Data ultima modifica: 22/09/2001





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