Intervista a Adrián Terrazas-González
aprile 2009
di Stefano Ferrian
Adriàn Terrazas-Gonzàlez, cresciuto e nutrito da una terra tradizionalmente
satura di linguaggi come il Messico inizia a suonare il Flauto all'età di dieci
anni, attratto dalla musica classica e dalla musica tradizionale Azteca. A quindici
anni, affascinato da
John Coltrane,
inizia lo studio del sassofono tenore. Nel 2001
a El Paso in Texas, immerso in studi Filosofici e in tradizioni religiose antiche
sarà affascinato dallo Yoruba, tipico della Nigeria Occidentale, ma anche ossessionato
dallo studio di religioni sotterranee come la Santeria (Cuba, Puerto Rico), il Candombi
(Baha, Brasile), il Vodun (Haiti) e infine il Cu Taan (Messico), al quale si ispirerà
per il titolo del suo nuovo album. Ha suonato e collaborato con una quantità davvero
impressionante di musicisti in tutto il mondo, tra i quali anche la famosa progressive
rock band The Mars Volta, con i quali ha vinto un Grammy Award e partecipato a importanti
show televisivi americani come l'Henry Rollins Show e il "The Tonight Show" di David
Letterman. Abbiamo il piacere di parlare di tutto questo con il diretto interessato,
Adriàn Terrazas-Gonzàlez.
Mi piacerebbe iniziare questa
intervista parlando delle tue origini. Sei cresciuto in Messico e probabilmente
da bambino hai assorbito le tradizioni musicali della tua terra. Generi come Danzòn,
Boleros, Rumba, Son e Mambo probabilmente ti suonano familiari. È complicato unire
queste influenze con il Jazz?
In realtà è una cosa che mi viene abbastanza spontanea, fa parte del mio DNA musicale.
Nonostante ciò, sento una grande responsabilità in quello che faccio, in alcuni
casi anche sociale. Quando tocchi certe tradizioni è una cosa che devi fare con
rispetto perché fanno parte della spiritualità delle persone che vivono nella mia
terra.
Il tuo nuovo album si intitola "CU TAAN". Potresti spiegarci
cosa si nasconde dietro questo nome?
"CU TAAN" sono una raccolta di canzoni che fanno parte di alcuni riti arcaici. Durante
il decimo mese, chiamato "Panquetzaliztli", il sacerdote del "Cu Tañían" suona diversi
tipi di strumenti a fiato intonando le melodie del "CU TAAN" in onore degli Dèi,
in particolare "Huitzilopchtli", il Dio della Guerra. Da quel momento in poi inizia
un periodo di stabilità politica, sociale e di nuova conoscenza. Sono davvero affascinato
da questa celebrazione.
Chi sono i musicisti che ti hanno maggiormente influenzato
come sassofonista e perchè?
In particolare sono sempre stato un grande fan di
John Coltrane
e Dexter Gordon. Sono dotati di un suono che li caratterizza in un modo veramente
completo, in qualche modo è un po' come se il loro suono fosse lo specchio nel quale
si riflettono. Ma dato che ancor prima che sassofonista sono un flautista non posso
dimenticare di citare anche il grande Hubert Laws.
Tutti conosciamo molto bene la scena Jazz Americana ed
Europea. Per quanto riguarda il Messico invece? È un buon posto per fare Jazz?
Devo dire che a differenza di quello che si potrebbe pensare in Messico c'è una
situazione ideale per suonare Jazz. Sicuramente la tradizione Jazz mainstream è
da associare agli USA e all'Europa, però anche in Messico ci sono diversi musicisti
molto talentuosi che possono sicuramente far la differenza anche sulla scena internazionale.
Lungo tutta la tua carriera hai collaborato con musicisti
provenienti dai più diversi generi musicali. Da un po' di tempo a questa parte sei
entrato a far parte della nota band di rock progressivo The Mars Volta. Cosa rappresenta
per te questa incredibile band?
Sicuramente dopo tanto tempo insieme in tour o in studio di registrazione posso
senz'altro dire che in primo luogo per me i ragazzi dei Mars Volta rappresentano
una grande amicizia. A livello umano abbiamo legato davvero molto e per me suonare
con loro è un po'come stare in famiglia. Da un altro punto di vista rappresentano
sicuramente una nuova ideologia musicale ed infine un nuovo genere che ho scoperto
di poter fare veramente bene.
Sono rimasto molto colpito dal tuo ultimo album "CU TAAN".
Ogni musicista coinvolto nel progetto è incredibilmente versatile. Sarai in tour
con la stessa line-up?
Grazie mille per il complimento. Per me è stato un onore poter suonare con musicisti
di quel calibro. Hernan Hect (batteria), Brain Allen (trombone) e
Carlos Maldonato Cinsero (basso) sono semplicemente eccezionali. Riguardo
al tour promozionale del disco non posso assicurare ancora niente, ci stiamo lavorando
proprio in questi giorni.
Mi sbaglio o oltre ai rimandi alla tradizione c'è anche
un aspetto molto spirituale in "CU TAAN"…
A livello religioso sono sempre stato molto attratto dallo Yoruba, il Cu Taan e
dal Buddismo. Sono affascinato dalla loro enfasi nel considerare la musica come
una fonte primaria di forza e consapevolezza. Credenze come queste hanno un senso
molto profondo per me.
Oltre ai tuoi impegni professionali come musicista sei
anche il manager dell'etichetta El Regimen. Vista la tua intensa attività live come
fai a trovare il tempo di seguire anche un grosso impegno come un'etichetta discografica?
Se devo essere sincero questa per me è una nuova avventura. È un ruolo che sto ancora
cercando di imparare. Forse potrò rispondere a questa domanda tra un po'di tempo,
quando avrò maggiore esperienza come discografico.
Quali sono i musicisti attuali che ti colpiscono maggiormente?
Continuo a stimare
Dave Holland ed anche Johnny Greenwood. Sono colpito dai
musicisti che hanno la capacità di esprimere onestamente se stessi attraverso la
musica.
Cosa ti ha aiutato maggiormente per migliorare la tecnica
sulla strumento? Hai studiato molto o è stato più importante l'ascolto dei grandi
maestri del Jazz?
Direi entrambe le cose. Sicuramente ho dedicato molto tempo allo studio e cosa che
per me è stata ancora più facile, ho dedicato molto tempo anche all'ascolto, amo
sentire musica di tutti i generi.
Quali sono i progetti futuri come uomo e come musicista?
Come uomo vorrei poter aiutare il mio Paese con tutti i mezzi di cui dispongo e
penso che la musica possa avere un grandissimo ruolo in questo. Come musicista,
per seguire meglio i miei progetti, ho deciso di interrompere la mia collaborazione
coi Mars Volta, almeno per quest'anno. Uscirà a breve anche il nuovo album
di El Regimen Collective e devo anche completare la composizione della colonna
sonora di un film Italo-Messicano girato da Ferdinando Vicentini e Marcelo
Fois.
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Data pubblicazione: 30/05/2009
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