Jazzitalia: la musica jazz a portata di mouse...
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Dramatico Records, 2005
Katie Melua
Piece by Piece


1. Shy Boy (Batt)
2. Nine Million Bicycles (Batt)
3. Piece By Piece (Melua)
4. Half Way Up The Hindu Kush (Melua/Batt)
5. Blues In The Night (Arlen/Mercer)
6. Spider's Web (Melua)
7. Blue Shoes (Batt)
8. On The Road Again (Jones/Wilson)
9. Thankyou, Stars (Batt)
10. Just Like Heaven (Gallup/Smith)
11. I Cried For You (Melua)
12. I Do Believe In Love (Melua)

Katie Melua - Vocals
Katie Melua, Chris Spedding, Jim Cregan - Guitars
Mike Batt - Piano
Tim Harries - Bass
Henry Spinetti - Drums
Dominic Glover - Solo Trumpet
Mike Darcy - Solo violin
Martin Ditchman, Chris Karan - Percussion
Paul Jones - Harmonica
Adrian Brett - Ethnic flutes
Peter Knight - Mandolin
Craig Pruess - Sitar

The Irish Film Orchestra - Conductor: Mike Batt

"Morta" una Norah Jones, se ne fa un'altra..."Piece By Piece" ha già venduto più di 2.5 milioni di copie e strizza l'occhio al mondo del jazz, piaccia o no. Lo star system cede, e sempre cederà, alla tentazione di prendere una giovane carina, con voce melliflua e quasi adolescenziale, musicisti abili nel produrre sonorità acustiche pulite, dinamicamente equilibrate, senza eccesso alcuno, che, come morbidi tappeti di cashmere, cosparsi di petali di rose, trasportano la soave voce di Katie nell'aere fino a giungere al più distratto ascoltatore che, come il pifferaio magico fa con i topolini, stralunato e ammaliato, segue il fluido fatato...Melliflua la voce e melliflui gli arrangiamenti. Il Mulino Bianco della musica, tutto perfetto, tutto incantato, paradisiache trasvolate al suono di svenevoli arpeggi di chitarra, tenerissimi accordi di piano, artatamente blues, ariosi e compatti archi da far pensare ad una brezza tra i capelli. E ancora, spazzole di batteria che come zucchero a velo spargono di dolcezza la scena, contrabbasso pulsante come il cuore di un grazioso animale in letargo e, di tanto in tanto, fa capolino anche qualche sparuta "blue note" che, come l'oramai altrettanto famosa particella di sodio, consente a questa musica di entrare di diritto e a pieni voti praticamente in tutti i generi musicali. E' blues? E' jazz? E' Rock? E' Folk? E' Country? E' tutto e niente, anzi, è niente e, purtroppo, tutto...I "Grammy", per quel che ne ce ne importi, sentenzieranno...



Più si vuole essere scevri dalle etichette, dalla categorizzazione della musica, e più si viene costretti quanto meno a puntualizzare che ciò che si ascolta in questo disco, mandolini, flauto etnico e sitar inclusi, non scuote l'anima jazz dell'ascoltatore e men che meno quella blues o country. Il sound country-soft farebbe inorridire i veraci e grandiosi country players dotati di tecnica sopraffina e capaci di infilare note mirabolanti a qualsiasi tempo, anche dispari. Il proto-blues sound lascerebbe sconcertati i blues players capaci di lottare "petto a petto" con il groove e le blue note, quelle vere. Non parliamo di jazz...

Ma chi è Miss Melua? Ketevan "Katie" Melua, nasce addirittura in Unione Sovietica, in Georgia, nel 1984 per poi crescere in Irlanda e in Inghilterra. Trasferitasi a Belfast ha vinto un concorso presso il prestigioso Royal Victoria Hospital...(crocerossina?). Poi, trasferitasi a Redhill, vince dapprima un concorso in TV e poi si diploma a pieni voti presso il Brit School for the Performing Arts. A soli 16 anni, colpita ancora una volta dal "senso del lavoro", entra a far parte del BBC Research and Development Department dove, la leggenda narra, ingegneri e professori la incoraggiano a continuare gli studi universitari date le sue eccellenti qualità intellettuali. Ma lei, eroina dei nostri tempi, con coraggio e determinazione, per il bene dell'intera comunità si sacrifica e rifiuta perchè, dice, ha già deciso che il suo mestiere è quello di fare la cantante. Illuminata? Si dice anche che abbia un fortissimo sens of humor pertanto questo annuncio avrebbe potuto essere soltanto una simpatica boutade invece....ecco l'incontro della vita che rende tutto drammaticamente vero: Mike Batt, sconosciuto cantautore inglese ma arguto produttore della Dramatico (un nome, una profezia?), sostiene egli stesso che da tempo era alla ricerca "di un artista in grado di cantare jazz e blues in un modo interessante". Il miracolo avviene e una nuova canterinautrice appare aurea nel panorama asettico del nulla musicale.

In conclusione, Miss Melua ha in realtà ben capito come la ricerca, lo studio che le Università del mondo avrebbero potuto offrirle non valgono quanto una splendente carriera artistica. Vincere un Nobel è certamente più difficile che aggiudicarsi un più cospicuo Grammy…Mr. Batt era alla ricerca di un artista in grado di cantare "jazz e blues in un modo interessante"? Eccolo/ci accontentati: duemilioniemezzo di sfortunati e impavidi acquirenti travolti dall'ennesima bufala musicale...Becchiamoci pure questo...Addà passà 'a nuttata...
Marco Losavio per Jazzitalia













Invia un commento


Questa pagina è stata visitata 9.108 volte
Data pubblicazione: 23/06/2006

Bookmark and Share


Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti