Dramatico Records, 2005
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Katie Melua
Piece by Piece
1. Shy Boy (Batt)
2. Nine Million Bicycles (Batt)
3. Piece By Piece (Melua)
4. Half Way Up The Hindu Kush (Melua/Batt)
5. Blues In The Night (Arlen/Mercer)
6. Spider's Web (Melua)
7. Blue Shoes (Batt)
8. On The Road Again (Jones/Wilson)
9. Thankyou, Stars (Batt)
10. Just Like Heaven (Gallup/Smith)
11. I Cried For You (Melua)
12. I Do Believe In Love (Melua)
Katie Melua - Vocals Katie Melua, Chris Spedding, Jim Cregan - Guitars Mike Batt - Piano Tim Harries - Bass Henry Spinetti - Drums Dominic Glover - Solo Trumpet Mike Darcy - Solo violin Martin Ditchman, Chris Karan - Percussion Paul Jones - Harmonica Adrian Brett - Ethnic flutes Peter Knight - Mandolin Craig Pruess - Sitar
The Irish Film Orchestra - Conductor:
Mike Batt
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"Morta" una Norah Jones, se ne fa un'altra..."Piece
By Piece" ha già venduto più di 2.5 milioni di copie e strizza l'occhio
al mondo del jazz, piaccia o no. Lo star system cede, e sempre cederà, alla tentazione
di prendere una giovane carina, con voce melliflua e quasi adolescenziale, musicisti
abili nel produrre sonorità acustiche pulite, dinamicamente equilibrate, senza eccesso
alcuno, che, come morbidi tappeti di cashmere, cosparsi di petali di rose, trasportano
la soave voce di Katie nell'aere
fino a giungere al più distratto ascoltatore che, come il pifferaio magico fa con
i topolini, stralunato e ammaliato, segue il fluido fatato...Melliflua la voce e
melliflui gli arrangiamenti. Il Mulino Bianco della musica, tutto perfetto, tutto
incantato, paradisiache trasvolate al suono di svenevoli arpeggi di chitarra, tenerissimi
accordi di piano, artatamente blues, ariosi e compatti archi da far pensare ad una
brezza tra i capelli. E ancora, spazzole di batteria che come zucchero a velo spargono
di dolcezza la scena, contrabbasso pulsante come il cuore di un grazioso animale
in letargo e, di tanto in tanto, fa capolino anche qualche sparuta "blue note"
che, come l'oramai altrettanto famosa particella di sodio, consente a questa musica
di entrare di diritto e a pieni voti praticamente in tutti i generi musicali. E'
blues? E' jazz? E' Rock? E' Folk? E' Country? E' tutto e niente, anzi, è niente
e, purtroppo, tutto...I "Grammy", per quel che ne ce ne importi, sentenzieranno...
Più si vuole essere scevri dalle etichette, dalla categorizzazione della
musica, e più si viene costretti quanto meno a puntualizzare che ciò che si ascolta
in questo disco, mandolini, flauto etnico e sitar inclusi, non scuote l'anima jazz
dell'ascoltatore e men che meno quella blues o country. Il sound country-soft farebbe
inorridire i veraci e grandiosi country players dotati di tecnica sopraffina e capaci
di infilare note mirabolanti a qualsiasi tempo, anche dispari. Il proto-blues sound
lascerebbe sconcertati i blues players capaci di lottare "petto a petto" con il
groove e le blue note, quelle vere. Non parliamo di jazz...
Ma chi è Miss Melua? Ketevan
"Katie" Melua, nasce addirittura in Unione Sovietica, in Georgia, nel
1984 per poi crescere in Irlanda e in Inghilterra.
Trasferitasi a Belfast ha vinto un concorso presso il prestigioso Royal Victoria
Hospital...(crocerossina?). Poi, trasferitasi a Redhill, vince dapprima un concorso
in TV e poi si diploma a pieni voti presso il Brit School for the Performing
Arts. A soli 16 anni, colpita ancora una volta dal "senso del lavoro", entra
a far parte del BBC Research and Development Department dove, la leggenda
narra, ingegneri e professori la incoraggiano a continuare gli studi universitari
date le sue eccellenti qualità intellettuali. Ma lei, eroina dei nostri tempi, con
coraggio e determinazione, per il bene dell'intera comunità si sacrifica e rifiuta
perchè, dice, ha già deciso che il suo mestiere è quello di fare la cantante. Illuminata?
Si dice anche che abbia un fortissimo sens of humor pertanto questo annuncio
avrebbe potuto essere soltanto una simpatica boutade invece....ecco l'incontro
della vita che rende tutto drammaticamente vero: Mike Batt, sconosciuto cantautore
inglese ma arguto produttore della Dramatico
(un nome, una profezia?), sostiene egli stesso che da tempo era alla ricerca "di
un artista in grado di cantare jazz e blues in un modo interessante". Il miracolo
avviene e una nuova canterinautrice appare aurea nel panorama asettico del nulla
musicale.
In conclusione, Miss Melua
ha in realtà ben capito come la ricerca, lo studio che le Università del mondo avrebbero
potuto offrirle non valgono quanto una splendente carriera artistica. Vincere un
Nobel è certamente più difficile che aggiudicarsi un più cospicuo Grammy…Mr.
Batt era alla ricerca di un artista in grado di cantare "jazz e blues in
un modo interessante"? Eccolo/ci accontentati: duemilioniemezzo di sfortunati
e impavidi acquirenti travolti dall'ennesima bufala musicale...Becchiamoci pure
questo...Addà passà 'a nuttata...
Marco Losavio per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 23/06/2006
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