SELECT * FROM recensioni WHERE rec_id = 66
Jazzitalia - Reviews
Jazzitalia: la musica jazz a portata di mouse...
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�
Chick Corea
Solo piano - Originals

STRETCH RECORDS  2000
Recensito il 27/05/2001 - Riccardo Facchi
facchi@cyberg.it

1. Brasilia Corea 7:53
2. Yellow Nimbus Corea 8:40
3. Prelude #4, Opus 11 Skryabin 4:01
4. Prelude #2, Opus 11 Skryabin 5:06
5. Children's Song #6 Corea 5:16
6. Children's Song #10 Corea 4:25
7. Armando's Rhumba Corea 3:37
8. April Snow Corea 2:03
9. The Chase Corea 2:10
10. The Falcon Corea 1:45
11. Swedish Landscape Corea 3:05
12. Spain Corea 4:03
13. Children's Song #12 Corea 13:07

Chick Corea è sempre stato un personaggio musicalmente controverso, non tanto per il suo indiscutibile talento, quanto per le proposte musicali non sempre qualitativamente adeguate anche se commercialmente remunerative. 

Non è, a mio avviso, certo il caso delle sue esibizioni in piano solo sia in concerto che in disco, dove ha sempre prodotto musica interessante e talvolta anche di livello artistico elevato. Fin dai tempi (anni '70) dei suoi "Piano improvvisations" o dei "Children's songs", qui pure parzialmente riproposti, Corea ha sempre proposto una musica originale, anche se forse viziata da un eccessivo ossequio accademico, che gli è costato spesso critiche ingenerose, solo parzialmente condivisibili. 
La realtà è che si tratta di un maestro del pianoforte contemporaneo, dal tocco straordinario e inconfondibile, ritmicamente eccelso, forse solo con una relativa carenza dal punto di vista espressivo rispetto ad altri più acclamati e coevi pianisti, come Jarrett e Hancock, ma che comunque meriterebbe più rispetto ed attenzione nelle valutazioni critiche. 

Questo disco è il primo di due incisioni in piano solo ed è dedicato a sue composizioni originali, od ispirate a composizioni classiche opportunamente rielaborate in chiave jazzistica. Si tratta di un disco godibilissimo, tratto da sue esibizioni in concerto, che mette in luce un Corea ancora più maturo e consapevole rispetto alle famose incisioni già citate degli anni '70 e che lo ripropone come un irrinunciabile punto di riferimento pianistico anche per questo inizio millennio. Spiccano in particolare le sue rielaborazioni di due preludi di Alexander Schriabin e l'intenso "
Yellow Nimbus" di analoga ispirazione accademica. Tra i brani invece più vicini al suo usuale stile spiccano belle versioni di "Armando's rhumba" e "Spain". 

Ricordo inoltre che le sue Children's Song sono ormai considerate da molti tra le più interessanti composizioni contemporanee, suonate ed interpretate da fior di pianisti anche in campo accademico. 

Anche questa è musica di sintesi!
Riccardo Facchi



[Inserisci un commento]      [Torna all'elenco delle recensioni]

Questa pagina è stata visitata n° 4372 volte