Corrado Guarino jazzista prevalentemente autodidatta che vanta numerevoli collaborazioni con musicisti del calibro di
D'Andrea, Tracanna,
Trovesi, pubblica questo suo primo cd che lo vede a capo di un eccellente quartetto formato dallo stesso
Guarino al pianoforte, da Guido Bombardieri ai sax, Tito Mangialajo
Rantzer al contrabbasso e da Stefano Bertoli alla batteria.
I brani sono tutte composizioni originali di
Guarino e denotano anche in questo campo, oltre che in quello strumentale, le ottime qualità del pianista: una scrittura e un fraseggio fresco, essenziale, elegante, spesso ironico e a volte dissacrante che ben evidenziano le sue capacità musicali.
Gli altri sono musicisti che hanno sempre garantito sia nelle session dal vivo che nelle varie registrazioni, dell'ottima musica e non si smentiscono certamente in quest'occasione.
Guido Bombardieri è un fiume di idee e stimoli,
Tito Mangialajo è un perfetto 'pilastro ritmico' mentre Stefano Bertoli dimostra ottima tecnica e uno swing preciso e trascinante con punte di sana ironia e di gustosi giochi di
'aggeggini' che, per chi scrive, è sempre sinonimo di apertura mentale e grande musicalità.
Un cd che, come scrive
Franco D'Andrea nelle note di copertina, fanno di Corrado Guarino un innovativo e spregiudicato interprete del jazz di oggi e che raccoglie a mio modesto vedere quattro delle più belle voci del jazz italiano.
Gaspare Bonafede per Jazzitalia