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Jim
Snidero Quartet
While Your Here
1.
While Your Here
2. Intimacy
3. A Few To Many
4. Fly Little Birdie
5. State Of Affairs
6. I Concentrate On You
7.
I Can't Get Started
8. Fron Line
Jim Snidero: altosaxophone
Benny Green: piano
Peter Washington: bass
Tony Reedus: drums |
Nella capitale mondiale del jazz c’è un trabocchetto per ogni promessa un paradosso per ogni possibilità.
Jim Snidero, 36 anni, avventuroso alto sassofonista dal suono e dalla tecnica formidabile, che ha vissuto a New York per una dozzina
d'anni è stato largamente assente dalla scena per scelta non accettando ingaggi come leader negli ultimi due anni.
Nativo di Washington DC, ha suonato estensivamente con Jack McDuff, Eddie
Palmieri, Frank Sinatra e membro, dal 1981
della Big Band di Toshiko Akyishi
con la quale ha inciso numerosi dischi incluso uno con Freddie Hubbard come solista ospite e del quale Jim era,
con il trombettista, il principale solista.
Il ritorno di Snidero sulla scena di New York, al Visiones, è avvenuto con una band postboppish che è da annoverare fra le più forti che si sono esibite in città per anni.
Andare in studio dice Jim Snidero con una working band è molto confortevole poiché il materiale da registrare è familiare ai musicisti e gli stessi hanno avuto la possibilità di conoscersi musicalmente. Così la musica viene fuori più facilmente e ci si può concentrare sul feeling anziché sulle strutture che sono ormai assimilate.
Billy Hart sa realmente swingare così come Dennis Irwin possiede un grande suono al basso.
Kevin Hays è un pianista insolito e Tim Hagans sta aggiungendo qualcosa di suo alla tromba sulla linea di Freddie Hubbard e Woody Shaw. Un team di musicisti che, con
l'aggiunta di Steve Nelson al vibrafono, può fare cose interessanti sia nel suono della band che nei soli. Concettualmente ci muoviamo sulla stessa linea dei
quintetti di Miles e di molti dischi Blue Note degli anni 60 soprattutto quelli di
Joe Henderson, che a tutt'oggi mi sembrano fra i più avanzati.
Per me è importantante avere swing e anima. Da questo punto di vista Charlie Parker, Sonny Stitt, Cannonbal Adderly sono per me la perfezione al contralto. Ma, allo stesso tempo, tendiamo di andare oltre in tipi di strutture, sequenze accordali e feelings decisamente più aperti e contemporanei.
Bisogna essere onesti con quello che si fa. Se tu pensi che sia giusto fare quello che non tu ma gli altri ritengono importante non sarai mai convincente ne in pace con te stesso. Non sarai mai contento perché non suoni quello che senti ma ciò che pensi che gli altri vogliono sentire.
Gene Kalbacher
Originario della zona di Washington D.C., l'altosassofonista Jim Snidero giunse a New York nel
1981, dopo aver frequentato l'università del Texas settentrionale e, da allora, si è affermato come valente solista, in concerto come in studio di registrazione.
Snidero ha registrato più di una decina di CD come leader per diverse etichette, sia locali che internazionali, affiancato da alcuni dei migliori jazzisti moderni; fra questi,
Tom Harrell, Kenny Kirkland, Benny Green, Mulgrew
Miller, George Mraz, Billy Hart, Jeff Watts e molti altri.
Il New York Times ha definito i suoi assoli "da
capogiro", mentre Gary Giddins
del Village Voice lo ha definito "un giovane altosassofonista con un suono dalla magnifica aggressività, come una lama larga, che fa venire in mente Bird per la sua pura
esultanza".
Zan Stewart ha valutato il CD di Snidero San Juan con quattro stellette nel
Downbeat Magazine, definendo le sue composizioni un abile mix di incisività e melodie capaci di imporsi.
Bill Minkowski di Jazz Times ha detto che "suona con quel tipo di condotta e convinzione che riportano alla mente un ristretto numero di leggendari altosassofonisti. Si tratta di un musicista dal talento sovrabbondante al culmine delle sue capacità criminosamente
sottostimato". Chip Deffaa
del New York Post, riferendosi al CD di Snidero Standards Plus, ha scritto:
"il suono scintillante, ben centrato del contralto che si innalza con leggerezza di Jim Snidero è un vero
piacere". Per concludere, il
Downbeat Magazine ha semplicemente definito Snidero "un musicista
magistrale".
Come sideman, Snidero ha suonato e registrato con un ampio numero di importanti formazioni. Passò il suo primo anno a New York con
Jack McDuff, girando in tournee gli Stati Uniti e registrando quattro album. Da allora, ha fatto parte della
Toshiko Akiyoshi Jazz Orchestra, con la quale ha realizzato varie incisioni (Live at Carnegie Hall e Desert Lady per la Columbia, ecc.), della
Mingus Big Band, del Latin Jazz Octet di Eddie Palmieri e di molti altri gruppi. È stato persino membro dell'orchestra di
Frank Sinatra per quattro anni, incidendo Sinatra's Duets (Capitol), e ha registrato con
Brian Lynch, Conrad Herwig, Walt Weiskopf, Joe
Magnarelli…
Snidero ha i suoi meriti anche nel campo dell'insegnamento jazzistico. È l'autore delle innovative
Jazz Conception Series, un gruppo di libri di studi jazzistici editi da Advance Music. Sia il
Downbeat Magazine che il Saxophone Journal li hanno caldamente raccomandati;
Randy Brecker li ha giudicati "uno dei migliori strumenti che abbia mai visto per far pratica del vocabolario e del fraseggio
jazzistico", mentre Jamey Aebersold
li considera un'aggiunta di grande valore alla nostra letteratura per l'insegnamento.
Snidero è sponsorizzato dalla Selmer Company, 'sostiene' gli strumenti ad ancia della
Rico Reeds e ha tenuto centinaia di seminari di improvvisazione jazzistica negli USA, in Europa e Giappone. Oltre a ciò, insegna ai seminari estivi di Jamey Aebersold dal 1988 ed è istruttore alla New School/Mannes School of Music di New York City.
(trad. Daniele Cecchini)
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Data pubblicazione: 08/03/2001
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