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Specific Jazz/Proper Records

Tony Kofi Quartet
All is Know

1. Boo Boo's Birthday
2. Ugly Beauty
3. Trinkle Tinkle
4. Ruby My Dear
5. Brilliant Corners
6. Comin' on the Hudson
7. We See
8. Crepuscule With Nellie
9. Teo
10. Misterioso
11. Gallop's Gallop
12. Light Blue
13. Think Of One
14. Monk's Mood

fai click
qui per ascoltare i brani

Tony Kofi
sax contralto, soprano e baritono
Jonathan Gee
piano
Ben Hazleton
contrabbasso
Winston Clifford
batteria

Ospiti
Reiad Chibah
viola
Madeleine Easton
violino
Orphy Robinson
marimba in Misterioso
Andrew Joyce
violoncello in Ugly Beauty
 


Negli ultimi quarant'anni la Gran Bretagna è stata uno dei principali crocevia musicali fra l'Europa e l'Africa.

Basti pensare ai numerosi jazzisti che nel 1964 lasciarono il Sudafrica per stabilirsi a Londra: Chris McGregor, Johnny Dyani, Louis Moholo, tanto per fare qualche nome. Oggi, invece, gran parte dei musicisti africani attivi nel Regno Unito non è composta da immigrati, ma da artisti nati in Gran Bretagna. Fra questi troviamo alcuni dei nomi più interessanti degli ultimi anni: Soweto Kinch, Denys Baptiste, Robert Mitchell e Tony Kofi.

Quest'ultimo è un sassofonista nato a Nottingham da genitori ghanesi. Kofi vive a Londra, dove si è trasferito nei primi anni Novanta. Vanta collaborazioni con musicisti illustri, da David Murray a Branford Marsalis, da Manu Dibango alla Roy Ayers Big Band.

Nel giugno scorso il quartetto del giovane sassofonista ha tenuto diversi concerti in Italia, esibendosi fra l'altro al primo Meeting del Jazz che si è tenuto a Terni. In questi concerti il gruppo ha proposto alcuni brani di Thelonious Monk, gli stessi raccolti in questo cd.

Il repertorio del grande pianista nero è uno di quelli hanno maggiormente stimolato le capacità interpretative dei musicisti più giovani. Basti pensare, per limitarsi ai più recenti, ai dischi di Franco D'Andrea (
Plays Monk, Backbeat 2003), Peter Madsen (Sphere Essence, Playscape 2003) e Roman Nowka's Hot 3 (Do Da Monk, Altri Suoni, 2004).

Il disco in questione, pubblicato in maggio, segna l'esordio di una nuova etichetta che prima era attiva come distributore e come editrice di ristampe. Per l'occasione il giovane sassofonista nero è alla testa di un quartetto nel quale spicca il fraseggio preciso e pulito del pianista Jonathan Gee.

Il gruppo è già affermato in Gran Bretagna: chi ha assistito all'ultimo festival jazz della capitale ricorderà l'entusiasmante maratona di sei ore nella quale Kofi e i suoi compagni suonarono le 70 composizioni di Thelonious Monk. Il grande bopper nero è l'autore di tutti i brani raccolti in
All Is Know: si spazia così da composizioni giovanili come Ruby My Dear a quel capolavoro della piena maturità che è Brilliant Corners.

P
ezzi come
Misterioso e la toccante Ugly Beauty, caratterizzata dal garbato sottofondo degli archi, dimostrano chiaramente che il gruppo resta fedele allo spirito monkiano manifestando al tempo stesso una forte personalità musicale.

E' auspicabile che questo bel disco risvegli l'interesse per il jazz britannico, che nel nostro paese ha sempre goduto di scarsa attenzione. Anche perchè negli ultimi anni il Regno Unito è attraversato da un notevole fermento creativo, che ovviamente non si esaurisce con Jamie Cullum e Joss Stone.
Alessandro Michelucci











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Data pubblicazione: 18/09/2004

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