SELECT * FROM recensioni WHERE rec_id = 43
Jazzitalia - Reviews
Jazzitalia: la musica jazz a portata di mouse...
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�
Michael Rayher, Davide Zaccaria
Y No Hay Remedio

ALTRISUONI  
Recensito il 03/01/2001
http://www.altrisuoni.com
info@altrisuoni.com

Michael Rayher: Piano
Davide Zaccaria:
Cello
Gianluigi Trovesi:
Sax
Ferdinando Faraò:
Drums
Martin Kratzsch:
Bass Clarinet
Susanne Sasse:
Percussions

1. Im-pro-viso (Davide Zaccaria)
2. Fughettiamo (Michael Rayher)
3. Crucifixion (Davide Zaccaria)
4. Berceuse (Davide Zaccaria)
5. 1978 (Michael Rayher)
6. Sonapiolo (Michael Rayher)
7. 24-3-99 (Davide Zaccaria, Michael Rayher)
8. Jarrettiera (Davide Zaccaria)
9. Y no hay Remedio (Davide Zaccaria)
10. Sting Ray (Michael Rayher)
11. Influenze (Davide Zaccaria, Michael Rayher)
12. Dedicato (Davide Zaccaria, Michael Rayher)

Il lavoro discografico di Michael Rayher e Davide Zaccaria è davvero interessante.

I
l contenuto musicale si basa su un'estetica principalmente innovativa e attenta alla virtuosità strumentale.

M
a nessun brano del Cd dimentica la vena melodica. Da un lato la ricerca sonora e da un lato la freschezza del materiale tematico ci introducono in un mondo dove temi arcaici (Dedicato) si alternano a sonorità quasi impressioniste (Sting Ray) Il lavoro dei due musicisti - Zaccaria è italiano e Rayher tedesco - è arricchito dalla presenza, in un brano, di Gianluigi Trovesi, con cui Zaccaria ha suonato in diverse occasioni. Il brano dà il titolo al Cd Y no hay remedio e troviamo alla batteria un altro musicista italiano di grande talento: Fernando Faraò.

D
odici brani intensi, ben in equilibrio tra improvvisazione e riferimenti contemporanei.

Michael Rayher and Davide Zaccaria's compositions touch a fine artistic line: neither do they wallow in self-contented aesthetics resembling innovative sounds or in mere virtuosic instrumental application, nor is there a decline to trivial melodic temptations. No, the pieces of Zaccaria and Rayher are of melodic depht and - with all virtuosic dispositions of historic and avant-garde forms - remain clear and forcible. The responce is to archaic themes: death (Dedicato), war (24.03.1999), sorrow and time. The dialogue between cello and piano allows the listener space. One takes on an imaginative third voice carried and freed by a nearly classical working of the themes.




[Inserisci un commento]      [Torna all'elenco delle recensioni]

Questa pagina è stata visitata n° 4336 volte