Polosud.com
Lorenzo Hengeller Trio il 12 luglio suona al Festival di
Mercogliano
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Lorenzo Hengeller
Parlami Mariù...ma non d'amore!
1. Good mornin’ “vintage” 3’47» (L.Hengeller)
2. Ba-ba-baciami piccina 3’37» (Morbelli-Astore 1940)
3. Donna 4’44» (Garinei-Giovannini-Kramer,1958)
4. L’artista generalista (felicissima è la sera) 3’37» (L.Hengeller)
5. A’ Casciaforte 1’57» (Mangione-Valente,1928)
6.
Domenica è
sempre domenica
3’21» (Garinei-Giovannini-Kramer,1957)
7. Maramao perchè sei morto? 3’09» (Panzeri-Consiglio,1939)
8.
Parlami
d’amore..Mariu’
5’22» (Neri-Bixio,1932)
9. La ballata del critico tv 3’51» (Savona-Giacobetti-Luttazzi,1950)
10.
Silenzioso
slow
6’14» (Bracchi-D’anzi,1940)
11. Bellezze in bicicletta 4’23» (D’anzi-Marchesi,1951)
12. Lo spazzino dei sogni buttati 4’17» (L.Hengeller)
13.
Thank you,
Mr. Gorny
7’51» (L.Hengeller)
14. Pippo non lo sa 2’18» (Panzeri-Rastelli-Kramer,1940)
15. Carosone medley 6’57»
Lorenzo
Hengeller
Pianoforte Salvio
Vassallo
Batteria Giacomo
Pedicini
Contrabbasso
Featuring
Lino
D’angio’
Voce In “Lo Spazzino Dei Sogni Buttati”
Roberto Del Gaudio
Voce In “La Ballata Del Critico Tv” Mario Scarpetta
Voce Recitante In “Good Mornin’ Vintage”
Lorenzo Hengeller
Voce In “L’artista Generalista” Rudy Estrada
Tromba
Annibale Guarino
Sassofono Roberto Schiano
Trombone
Management: Marco Bottigliero 081.8495858
(bottigliero@tin.it)
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Lorenzo
Hengeller presenterà il suo nuovo disco venerdì 24 ottobre alle 19:00 presso la
Feltrinelli di Napoli. Clicca sul banner per
maggiori informazioni
Questo progetto, che porto in giro ormai da due anni e che è finalmente diventato un disco per l'etichetta
Polosud.com, racconta in musica le canzoni italiane degli anni 30', 40' e
'50 partendo però da due fondamentali motivazioni: rivalutare e sottolineare l'importanza degli autori e, allo stesso tempo, tenere un concerto di matrice filologica,
raccontando aneddoti e curiosità sui brani di quell'epoca, caratterizzata dal fatto che si conoscevano soltanto le canzoni e i loro autori, mentre gli interpreti variavano e spesso più di uno cantava lo stesso brano; esattamente l'opposto di adesso dove si lavora con molte facce e con poche teste di cui si conoscono a fatica i nomi!
La matrice jazzistica di pezzi come " Baciami Piccina" o "Silenzioso Slow", oppure la rivisitazione dell'inno di Mameli, arrivando fino a
Carosone, permettono al trio di giocare e ritrovare la gioia di melodie che hanno sempre avuto il difetto di risultare troppo popolari per essere considerate anche belle. In più, a mio avviso, lo spettacolo offre l'opportunità di unire alla gioiosa e ironica leggerezza dei pezzi lo stesso approccio divertito che ho sempre avuto al pianoforte e che, purtroppo, il pubblico non sempre associa alla parola "Jazz".
Il mio viaggio non può ovviamente non toccare Napoli, città invadente anche sul piano musicale: in apertura propongo una rilettura di un brano scritto da Mangione-Valente e cantato da
R. Murolo "A'casciaforte", per solo piano,
per poi giungere ad una data: 1958, anno in cui
Modugno a Sanremo con "Volare" avrebbe dato una svolta con il passato melodico italiano e, nello stesso momento,
Renato Carosone avrebbe cambiato la musica a Napoli e poi in Italia (e non solo!) partendo dalla
Galleria Umberto.
La scaletta del concerto, percorrendo il periodo che passa dal primo "sincopato" allo swing delle grandi orchestre come
Angelini e Kramer, rilegge in musica il costume di un'epoca attraverso la libertà espressiva che il trio, pianoforte, contrabbasso e batteria, può esprimere.
Lorenzo Hengeller
E' certo che conta molto COSA si suona, ma ancora di più COME lo si suona, con che spirito si affronta il repertorio. In questo caso, bontà di Hengeller, siamo di fronte all'atteggiamento opposto a quello imperante nei revival televisivi. Lorenzo rivitalizza le canzoni dell'epoca di sua (nostra) nonna - aggiungendo anche composizioni originali - con un occhio affettuoso e l'altro ironico, senza indulgere in quella retorica che purtroppo è il tratto distintivo di quasi tutti quelli che si avvicinano al passato della musica leggera italiana. Lo fa da un osservatorio privilegiato - Napoli - con il privilegio di nobili ospiti, sfiorando "icone" del nostro paese come Carosone, il quartetto Cetra, Gorni Kramer, per arrivare a convincerci del fatto che si può ancora giocare con la musica e con le proprie passioni. E scusate se è poco.
Stefano Bollani
Lorenzo Hengeller, a dispetto del cognome, è nato a Napoli il 22 febbraio del 1970.
Inizia a suonare il pianoforte a 12 anni e a 17 anni è già nei locali napoletani a fare del piano-bar (esperienza rivelatasi poi di sorprendente utilità in numerose situazioni musicali future). Ama suonare e lavorare per il pop e per il jazz, scrivendo anche testi e musiche per il teatro e la televisione. La sua passione per la tv e la letteratura lo porta a laurearsi in lettere (indirizzo musica, spettacolo e comunicazioni di massa) con una tesi su "Blob".
Ha lavorato per Aurelio Fierro, Valentina Stella, Nello Daniele,
Nino Buonocore, Paolo Fresu, Carlo Lomanto, Roberto del Gaudio,
Mario Scarpetta,
Lino D'Angio', Savio Riccardi,
Claudio Mattone. Nel '98 ha pubblicato un primo cd (HENGELLERS), e nel 2002 è entrato nel cast fisso della trasmissione "TeleGaribaldi"
con il suo Jazz Trio.
Ha pubblicato di recente per l'etichetta Polosud.com il disco " Parlami Mariù... ma non d'amore!", canzoniere italiano degli anni
'30-'40-'50 dedicato ad autori come Kramer, Neri, Bixio,
De Sica, realizzato con il suo trio (oltre ad Hengeller al pianoforte ci sono
Salvio Vassallo alla batteria e Giacomo Pedicini al contrabbasso) e con i contributi di
Mario Scarpetta, Roberto Del Gaudio e numerosi artisti napoletani. Da circa un mese è riuscito a realizzare un sogno, dirigendo un'orchestra di fiati di quattordici elementi per il varietà televisivo "Felicissima è la Sera", condotto dal comico
Lino D'Angiò e in onda in prima
serata sul network Odeon Tv.
Ulteriori informazioni nel sito web www.lorenzohengeller.com
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Data pubblicazione: 04/07/2003
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