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ABJZ 013

Recorded Live in Thiene (VI),
Teatro Comunale on May 11th 2002

Lydian Sound Orchestra
arranged & conducted by Riccardo Brazzale

Monk at Town Hall & More


1. Thelonious
2. In Walked Bud

3. Monk's Mood
4. Off Minor

5. Crepuscule with Nellie
6. Little Rootie Tootie

7. Friday the 13th
8. Abide with me
9. Additional C. Q. Six

LYDIAN SOUND ORCHESTRA arranged and conducted by Riccardo Brazzale

Pietro Tonolo
soprano & tenor sax
Robert Bonisolo
tenor sax
Rossano Emili baritone
sax & bass clarinet
Kyle Gregory
trumpet, flugelhorne & pocket trumpet
Roberto Rossi
trombone
Dario Duso tuba
Michele Calgaro
guitar
Paolo Birro
piano
Marc Abrams
bass
Mauro Beggio
drums


Via Pasubio, 6
21058 Solbiate Olona (VA)
tel/fax +39 0331 376380

Ira Gitler, Paul Motian e Riccardo Brazzale (photo by Stefano Bazza)A vent'anni dalla morte, Monk rivive grazie alla Lydian Sound Orchestra di Riccardo Brazzale, con i suoi magnifici solisti: dalle ance di Tonolo, Bonisolo ed Emili, agli ottoni di Gregory, Rossi e Duso alla ritmica di Calgaro, Birro, Abrams e Beggio. E con Monk rivive uno storico concerto, quello celeberrimo alla Town Hall di New York durante il quale, il 28 febbraio 1959, furono eseguite pagine da tempo entrate nella storia del jazz: Thelonious, Friday the 13th, Monk's Mood, Little Rootie Tootie, Off Minor, Crepuscule with Nellie.

M
a non certo di mera filologia si tratta, perchè qui la tradizione si intreccia all'avanguardia e lo swing è quello del XXI secolo. Come scrive Ira Gitler nelle liner notes e, soprattutto, come sarebbe piaciuto a Monk: un disco imperdibile.


Liner Notes di Ira Gitler
Riccardo Brazzale è un intellettuale pacato e affabile. È scrittore, insegnante, musicista, laureato all'Università di Bologna con una tesi su Lennie Tristano, e dà il meglio di sé nelle gioie del jazz. Ciò è soprattutto evidente quando guida un'orchestra come quella di cui era a capo nell'edizione 2002 del festival "Vicenza Jazz".

Ogni anno Brazzale, direttore artistico del festival, intesse un'idea intitolata "New Conversations" nella trama del programma generale, basando un notevole numero di concerti sulla musica di uno o più compositori/strumentisti. Nel 2002 le "Conversations" riguardavano principalmente la musica di Thelonious Monk, con artisti che andavano dal violoncellista Ernst Reijseger – il quale imbracciava il suo strumento come una chitarra, strimpellando Reflections o Jackie-ing, pezzi forti di Monk - allo stesso intenso e vigoroso Brazzale che guidava il suo gruppo nella riproposizione (e anche qualcosa di più) del famoso concerto di Monk, tenuto alla Town Hall di New York nel 1959 e immortalato in un disco della Riverside. A "Vicenza 2002" l'Electric Be Bop Band di Paul Motian rappresentava la metà del tentetto, con elementi della Lydian Sound Orchestra di Brazzale a ricoprire gli altri rimanenti ruoli.

All'inizio di maggio, circa una settimana prima del festival, Brazzale e la Lydian Sound Orchestra davano un concerto (basato sul Monk della Town Hall) al Teatro Comunale di Thiene (la cittadina dove Brazzale è nato nel 1960), vicino a Vicenza. Tutto venne registrato dal vivo: in parte alle prove pomeridiane, in parte durante il concerto e Little Rootie Tootie dopo il concerto stesso poiché i tecnici non erano riusciti a registrarne la parte conclusiva a causa di alcuni inconvenienti al nastro (come incredibilmente accadde anche alla Town Hall nel 1959).

Non è la prima volta che Brazzale sceglie di interpretare Monk. Nel 1993 la LSO ha pubblicato un cd per la Totem, intitolato "Melodious Thunk". Dei dodici brani, cinque sono dedicati a quella che viene definita la "Monk Suite". Nelle note di copertina, Brazzale afferma che alla fine degli anni '80 la LSO venne ideata e organizzata «ponendosi alla ricerca di quell'equilibrio che da sempre è inseguito nel jazz che amo di più: l'equilibrio tra improvvisazione e parte scritta, estemporaneità soggettiva e gioco di gruppo.»

Questa è la strada che egli segue nel suo omaggio a Monk, un uomo che scrisse melodie talmente caratterizzate da prestarsi a varie interpretazioni pur senza perdere le proprie inconfondibili peculiarità. «Non volevo fare qualcosa di troppo simile all'originale», dice Brazzale il cui attuale background, al di fuori della LSO, annovera collaborazioni con i migliori jazzmen italiani come D'Andrea, Rava, Fresu, Trovesi, Fasoli e Intra. «Volevo fare qualcosa di moderno, ma sempre rispettando lo spirito di Monk. Non volevo stravolgerlo. Questo è evidente anche nella scelta dei solisti: alcuni suonano nella tradizione, altri molto meno.»

Gli arrangiamenti di Brazzale dei sei originali monkiani della Town Hall riflettono questa combinazione di rispetto e spirito d'avventura. «Ho tratto ispirazione dagli arrangiamenti di Hall Overton (che orchestrò il concerto alla Town Hall) e soprattutto dal modo in cui Monk suonava quei temi al pianoforte. Ho usato le trascrizioni del Berklee College of Music», spiega Brazzale. In Off Minor Riccardo ha utilizzato molti schemi della collaborazione tra Monk e John Coltrane. «Lo si può sentire dal tema del tenore e dalle note acute della tromba», dice.

«Ho allargato le armonie in Thelonious e specialmente in Monk's Mood. In Friday the 13th forse risento di certi ensemble di Mingus o dell'ultimo Gil Evans. Per Little Rootie Tootie mi sono ispirato allo stile stride di Monk dell'ultima incisione, quella del 1971 con Al McKibbon (basso) e Art Blakey (batteria), durante il tour con i Giants of Jazz, e con questo stile ho orchestrato il famoso assolo della prima registrazione del 1952 con Blakey (e Gary Mapp al basso). Le trombe, i sax e la chitarra rincorrono la linea del canto in una sorta di contrappunto a più voci.» (La trascrizione dell'assolo venne fatta per la prima volta da Overton per il concerto del 1959).

Il pianoforte introduce il languido tema di Crepuscule with Nellie (Crepuscule è il tramonto, Nellie era la moglie di Monk), poi raccolto dai sassofoni con il pianoforte e infine dagli ottoni che emergono a interagire con ance e pianoforte. Non vi sono assoli improvvisati.

Dei tre pezzi non riferibili al concerto del 1959, ve ne è uno soltanto a firma di Monk, In Walked Bud, dedicato a Bud Powell. Thelonious lo elaborò a partire dagli accordi di Blue Skies di Irving Berlin; Abide with Me è un inno religioso del 19° secolo, scritto da William H. Monk (nessun legame di parentela), e Additional C.Q. Six di Brazzale è la sigla della Lydian Sound Orchestra.

Osserva Brazzale: «Il background di ance e tuba in In Walked Bud ha un'origine molto curiosa: ho elaborato l'accompagnamento pianistico che Dave Brubeck forniva al sax di Paul Desmond in Take Five; in Abide with Me mi sono rifatto al modo in cui Bach armonizzava i suoi corali e in Additional C.Q. Six ho inserito alcune linee su una sequenza armonica che Gil Goldstein aveva elaborato come esercizio di composizione.»

Thelonious, costruito su una sola nota, mette in evidenza il sax tenore di Pietro Tonolo, pungente, indagatore e ricco di swing. Tonolo, nato a Mirano nel 1959, è fra i maggiori sassofonisti italiani. Ha suonato, tra gli altri, con Enrico Rava, Gil Evans, Kenny Clarke, Lee Konitz e Chet Baker; è stato leader di big band e lo è di un proprio gruppo. Fa parte del quartetto di sassofoni Arundo Donax; è nella LSO dal ‘94 e nella Electric Be Bop Band di Motian dal '99.

Il secondo solista è il pianista Paolo Birro: il suo è uno stile duttile, permeato da Monk, ma anche molto personale. Nato nel 1962, ha un proprio trio; ha suonato con i sassofonisti Tonolo, Emanuele Cisi (con entrambi in duo) e Claudio Fasoli. Membro della LSO dal 2001, è considerato da Brazzale «l'erede di Franco D'Andrea».

Birro appare nuovamente in In Walked Bud, dove introduce la band all'esposizione del tema. Scambia poi frasi di otto misure con il chitarrista Michele Calgaro e il trombonista Roberto Rossi. Quindi il bassista Marc Abrams cita Blue Skies in un assolo che riconduce al tema.

Calgaro, nato a Vicenza nel 1966, ha suonato nel quartetto di Claudio Fasoli per molti anni ed è con la LSO dal '91. É dotato di grande naturalezza e di un suono leggero e moderno. Non solo ha assorbito la lezione dei grandi chitarristi del passato e del presente, ma ha anche posto una certa attenzione a vari pianisti come Powell, Monk, Herbie Nichols, Silver e Bill Evans.

Rossi, nato a Rimini nel 1962, è entrato nella LSO nel 2002. Numerose sono le sue esperienze in Italia con big band e piccoli gruppi (tra cui quello di Tonolo). Nel luglio 2002 è stato in tour con Jack Walrath per un tributo a Mingus. Morbidezza di suono e fluidità di pronuncia si integrano perfettamente nel suo stile.

Abrams, nato a New York nel 1958, ha iniziato a studiare il pianoforte a sette anni e il basso a dieci. Ha poi proseguito gli studi all'Università del Massachussets e al Hart College of Music. Vive vicino a Venezia da vent'anni e ha lavorato con Kenny Clarke, Toots Thielemans e Chet Baker. Paul Chambers e Wilbur Ware sono state le sue prime fonti d'ispirazione.

Calgaro interpreta con accordi delicati e linee "single note" la sempre incantevole Monk's Mood, poi ripresa dalle note dense di Rossi e quindi dall'intero gruppo. L'improvvisazione di Rossi rivela legami con J.J. Johnson, ma vi sento anche Knepper e Fontana, tutti perfettamente amalgamati.

Off Minor riceve una lettura vivace e in linea con lo spirito originario, con un Abrams che nel corso del suo tempestivo assolo esibisce alcuni intervalli alla Ware. Robert Bonisolo al sax tenore suona intrepidamente come un autentico bopper, con un paio di accenni a Dexter Gordon, ma effettua anche incursioni nel registro dei sovracuti del suo strumento con urla tiratissime. La sua energia trova supporto ed è alimentata dal batterista Mauro Beggio. Quindi Kyle Gregory introduce un nuovo timbro con la sua pocket trumpet sordinata, piena di squilli, svolazzi bop e qualche suono "growl". Birro si muove con relax, evocando Monk con una scala a toni interi, in uno sforzo generale che prende forma in un assolo di grande coesione del trio ritmico e porta al ritorno verso la piccante melodia.

Bonisolo è nato a Niagara Falls (Ontario) nel 1966 e ha studiato al Berklee College of Music di Boston e a New York. Ha lavorato con la "ghost" band a nome di Tommy Dorsey e con l'orchestra di Carla Bley. Trasferitosi in Italia, si è stabilito a Vicenza dove vive da dieci anni. Nella LSO dal '92, lavora anche con il quintetto di Dado Moroni.

Beggio è nato a Vicenza nel 1970 ed è entrato nel gruppo di Rava a sedici anni; ha lavorato con il trio di Enrico Pieranunzi, con D'Andrea e con Fasoli. Ha suonato nel primo concerto della LSO, nel 1989, poi se ne è allontanato per rientrare all'ovile anni dopo. Brazzale ama il suo interplay con Birro e Abrams in Off Minor.

Gregory è nato nel 1962 a Bloomington, la città dell'omonimo college (Università dell'Indiana) nonché luogo di nascita di Hoagy Carmichael. Negli Stati Uniti ha lavorato con big band, orchestre sinfoniche e come insegnante. In Italia dal '99, vive a Verona. Nel 2002 ha partecipato a "Vicenza Jazz" nel concerto di Monk e nel gruppo di Louis Sclavis.

Little Rootie Tootie, la "canzone del treno" di Monk, fu scritta per suo figlio - il cui soprannome era Toot -, poi diventato batterista/bandleader noto come T. S. Monk. Naturalmente l'assolo di Monk della registrazione del 1952 è il punto culminante della performance, ma a condurre ad esso sono una serie di assoli preparatori del baritonista Rossano Emili, del trombettista Gregory, di Birro (che suona senza accompagnamento, fuori dalla struttura, citando fugacemente Jackie-ing) e di Tonolo, eloquente al soprano.

Emili, nato a Perugia nel 1969, insegna in conservatorio, è un componente degli Arundo Donax e suona anche con l'Italian Instabile Orchestra. Il suo attacco profondo e tagliente in Friday the 13th ricorda Pepper Adams e lo stile riesce ad esprimere bene le sue idee. Bonisolo, che lo precede, alza nuovamente il livello di eccitazione con un assolo senza vincoli di sorta; gli effetti originali e, a tratti, asimmetrici di Gregory chiudono l'assolo mentre il gruppo, dietro di lui, aumenta i decibel.

L'appassionato soprano di Tonolo abbellisce il ricco suono dell'orchestra in Abide with Me prima che i 53 secondi di Additional C.Q. Six mettano il punto esclamativo al set. Non ci sono assoli in questo brano di chiusura, ma il suono della batteria di Beggio e quello della chitarra di Calgaro sono prominenti. Si può sentire un'altra voce suonare la linea dentro il suono dell'orchestra – quella del tuba di Dario Duso. Nato a Vicenza nel 1973, è il più giovane della LSO. Nonostante non vi siano suoi assoli nel concerto, il suono di Duso è una presenza importante ed è di grande aiuto nella realizzazione della filosofia del direttore Brazzale, descritta nella prima parte di queste note. E questa è la battuta conclusiva: Riccardo ha davvero fatto goal.

Bravi LSO!

IRA GITLER*
New York City, settembre 2002
(traduzione di Loretta Simoni)

* Ira Gitler è autore di celebri libri come Jazz Masters of the '40's e Swing to Bop; ha scritto le note di copertina per un gran numero di dischi fondamentali nella storia del jazz ed è stato egli stesso produttore di molte incisioni. Scrive per Down Beat (di cui è stato direttore negli anni '60), così come per Jazz Times. Con Leonard Feather ha scritto l'ultima edizione di The Biographical Encyclopedia of Jazz. Insegna Storia del Jazz alla Manhattan School of Music in New York, la città dove vive.

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Data pubblicazione: 28/12/2002





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