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PALO ALTO
Music by and for
Lennie Tristano and
Lee Konitz
1. Lennie's
blow (Volpi)
2. Ponderology (Volpi)
3.
Palo Alto (Konitz)
4.
Hi Beck (Konitz)
5. Matrix
One (Volpi)
6. Ablution
(Tristano)
7.
Ice cream Konitz (Konitz)
8. Espace
(Gallo)
9. Subconscious
Lee (Konitz)
10. Lennie
Bird (Tristano)
11.
Wow
(Tristano)
12. April
(Tristano)
13.
Hi Beck – reprise (Konitz)
Nicola Fazzini
altosax
Dario Volpi guitar
Danilo Gallo
bass
Zeno De Rossi drums
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Un rispettoso omaggio a due grandi artisti, il pianista
d'origine italiana Lennie Tristano e l'altosassofonista Lee Konitz, esponenti
se non addirittura precursori del filone cool jazz, che quattro giovani
musicisti di talento tributano con spirito e sensibilità moderni, ma soprattutto
con l'umiltà di chi dai dischi e dallo studio di simili maestri ha imparato.
Certamente un compact disc non
per tutti d'immediato ascolto, simile a quei films colmi di spunti, citazioni,
trovate e sfumature nascoste che è necessario vedere più volte ed ogni volta
celano nuovi particolari e dettagli, ben lungi quindi dall'easy listening
di certo jazz moderno, scimmiottato e spesso privo di qualsiasi verve
inventiva. E tuttavia non necessariamente un jazz per addetti ai lavori, ma
semmai un buon punto di partenza per effettuare il salto dal jazz classico ad
uno musicalmente più impegnativo e forse meno tradizionale.
Sparsi qua e là sembra di
cogliere trailers di vari standard, qui però rivisitati, rivoltati,
smontati e rimontati fino al punto di perdere la loro originaria connotazione,
come del resto nella migliore tradizione tristaniana. E se ciò è più evidente
nei brani di matrice konitz-tristaniana di cui l'album si compone, questo resta
pure il filo conduttore riscontrabile nei vari assolo, dove i quattro musicisti
danno prova delle rispettive capacità tecniche e della propria sensibilità
espressiva.
Per quanto riguarda i pezzi
originali, accanto alla malinconica
Espace
del bassista
Danilo Gallo dove all'incipit d'atmosfera della chitarra di
Dario Volpi si aggiunge
il vellutato altosax di Nicola Fazzini, supportato dai drums di Zeno De
Rossi usati quasi armonicamente, troviamo tre inediti di Volpi,
Lennie's
Blow, sul cui ritmo staccato del basso si poggia una sinuosa frase
portante, il riff ironico di Ponderology, a metà strada tra Salt
Peanuts e sonorità alla Mancini, con un pregevole solo del basso di Gallo, e Matrix
One con l'articolato fraseggio del sax su arrangiamento di bossa nova.
Quanto invece ai brani del
repertorio di Tristano e Konitz, senza citarli tutti, alla buona esecuzione di
Palo
Alto, si affianca una brillante
Ablution con duetto iniziale di sax
e batteria in cui s'innesta il morbido sound della chitarra; segue poi
il trascinante andamento percussivo di
Ice Cream Konitz
con un ispirato
solo di Volpi, per finire con il ritmo latino su cui è reinterpretata
Wow
di Tristano, forse il pezzo migliore, con inerpicate scale del saxalto, sobrio
assolo del basso, misurata e soft improvvisazione della chitarra, giocata sulla
struttura armonica del pezzo.
E nonostante i vari
strumenti a turno si rincorrano con esecuzioni solistiche comunque mai slegate,
emerge una notevole omogeneità del gruppo, un buon affiatamento attraverso il
quale questi quattro dotati musicisti mostrano d'aver ben appreso la lezione di
Tristano, d'averla fatta propria come fece Konitz, e d'aver saputo soprattutto
rinnovarla.
Antonio Terzo
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Data pubblicazione: 18/12/2002
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