Agostino
Marangolo è un nome noto ai più, sia nel campo jazzistico che in quello
leggero, sia nel rock che nella colonne sonore. Questa volta si è cimentato in
un lavoro a suo nome, avvalendosi di collaboratori di grandissimo spessore, da
Carlo Pennisi al fratello Antonio Marangolo, da Fabio
Pignatelli a Rocco Zifarelli,
Pippo Matino, Pierpaolo
Principato etc....
La grandezza di questo lavoro sta nel continuo attraversare stili e
generi, in un quadro che rispecchia fedelmente l'evoluzione musicale e
stilistica di Agostino nei trenta anni della sua carriera. Il disco è una specie
di caleidoscopio nel quale trovano spazio mille colori, arricchiti ed esaltati
dal "batterismo" in grande spolvero di Agostino.
Un disco, dunque, che soddisfa, che attraversa tanti stati d'animo ed al
cui termine ti fa venire voglia di ascoltarlo di nuovo, subito.
Giorgio
dal sito di Agostino Marangolo:
www.baroneago.it
Dopo una intensa e
lunga carriera costellata di prestigiosissime collaborazioni Agostino Marangolo
ha deciso di pubblicare un lavoro da leader. L'indirizzo che ha scelto per
realizzare questa "opera prima" e' perfettamente in linea con quello che ha
caratterizzato il suo modo di intendere la batteria sin dagli inizi della sua
attività: il risultato globale del pezzo musicale, ragionando sempre più da
musicista che da batterista. Questo Agostino ha sempre fatto e fa adesso in
questo suo lavoro riuscendo tuttavia, con poche pennellate e con guizzi di
straordinario gusto, a fare emergere il suo drumming elegante anche all'interno
di una semplice canzone.
Il materiale che ha scelto per questo CD, fortemente melodico come
melodica è la sua concezione di batteria, Agostino è andato a prenderlo in gran
parte presso altri componenti della "Bottega Musicale" con cui trent'anni
fa lasciò la Sicilia per trasferirsi a Roma: il fratello Antonio e il cugino
Carlo. Non ha fatto questo per naturale tendenza al clan dei meridionali ma
perchè sinceramente egli ha stima dei suoi vecchi compagni di viaggio.
Due musicisti che da sempre, ancora oggi, evitando standards, cover e
imitazioni di alcun genere, hanno sempre lavorato su proprie composizioni
originali. Poichè oggi sia Antonio che Carlo vivono in città distanti e hanno
preso strade diverse, Agostino ha dovuto, anzi ha voluto intervenire su queste
composizioni prevalentemente melodiche, alcune addirittura "liriche", anche in
veste di organizzatore musicale, di arrangiatore vero e proprio, riuscendo sia a
valorizzare i pezzi sia a ritagliarsi al loro interno spazi in cui emergere come
solista in un modo certo più ampio di quanto non gli fosse stato mai consentito
nelle sue collaborazioni. Ma non si pensi che abbia esagerato con lunghi "a
solo" o facendo sfoggio di perizia tecnica che certo non gli manca.
Anche stavolta il suo obiettivo è stato la "Musica", il suo punto
d'arrivo finale è stato il buon gusto, i suoi consiglieri lo stile e l'eleganza,
bersagli che sono stati tutti centrati in pieno.
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Data pubblicazione: 13/05/2002
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