Disco
d'esordio a nome del pianista Danilo
Memoli, "JAZZ" (uscito ad oltre due anni dalla registrazione)
rappresenta il primo frutto di una collaborazione continuativa iniziata nel '97
fra il sassofonista Steve Grossman, nato a New York, e il trio di Memoli, che
dalla seconda metà degli anni
'90 suona abitualmente in Italia e all'estero
(Madrid, Barcellona, Parigi, Antibes-Juan Les Pins, Davos, New York ecc.) con
solisti come Pietro Tonolo, Marco Tamburini, Roberto Rossi,
Piero Odorici, Carlo
Atti, Steve Sleagle, Tony Scott, Eddie Henderson, Philip Harper,
Jim Snidero,
John Mosca, Bob Sands, Kurt Weiss, Tom Kirkpatrick ed altri.
Dal '98
John Mosca,
trombonista newyorkese di origini italiane, si è inserito nel gruppo per alcuni
concerti (i più recenti nell'estate del 2001) e per questa incisione.
Registrato in presa diretta all'interno del
Chet Baker Club di Bologna – di
giorno, e senza pubblico – "JAZZ" presenta alcuni brani in trio, altri in
quartetto con il solo Grossman e la maggior parte con il quintetto al completo.
Le composizioni originali sono di Memoli e Grossman; del sassofonista ritroviamo
ad esempio "Love For Sal", dedicato allo scomparso
Sal Nistico, e "New York Bossa",
già incisa con McCoy Tyner.
Fra i brani di Memoli: "Bud!", un blues
dal ritmo latin, il title-track "Jazz" e
"Light Walk", composta durante un
soggiorno a New York.
L'arrangiamento scritto dal pianista per "Blood Count" (di Strayhorn)
non lascia spazio a nessun a-solo, mentre in "Ceora", del
trombettista Lee Morgan, l'originale bossa-nova viene trasformata in un tempo
dispari, 5/4. Fra gli standards figurano "I
Can't Get Started", vetrina per il
contrabbasso di Senni, e "My One and Only Love", in quartetto con Grossman.
«Ho avuto spesso la fortuna di ascoltare dal vivo Danilo
Memoli, e l'ultima volta si presentava proprio così: con due guests
stars come Steve
Grossman al sax e John Mosca al trombone. Come in
quell'occasione, anche in questo album si avverte la sonorità "chirurgica" che
solo Memoli riesce a far uscire dal pianoforte: lucida, e di una pulizia
armonica straordinaria, capace di tenere a bada qualche eccesso di esuberanza
del sassofonista newyorkese. Dal punto di vista di John Mosca e della
sezione ritmica, sembra che le cose fìlino per il verso giusto, anche grazie ad
un preciso collaboratore al contrabbasso com'è Stefano
Senni. Musica, tanta buona musica esce da questo quintetto
straordinario, dall'esplosiva "Take The D Trane"
dove il leader improvvisa in maniera impeccabile prima dell'esplosione di suono
di Grossman, arrivando subito dopo a mettersi in competizione con una versione
morbidissima di "I Can't
Get Started" e, come
si può ascoltare alcune tracce dopo, con "My One And Only Love". Bello il pezzo "Bud!", come altri a firma Memoli, dove l'omaggio al grandissimo
pianista è chiaro e spontaneo, un tema frizzante e un arrangiamento fresco come
il suono che si avverte. Sperando di rivedere Danilo
Memoli al più presto in una delle sue performances, consoliamoci
(per modo di dire) con oltre settantuno minuti di grande Jazz!» Paolo Vangelista , dir. di "Jazz - Zoing" - Maggio 2003
IL CD E' ESAURITO PRESSO LA IRD MA E' ACQUISTABILE SCRIVENDO
UNA E-MAIL ALL'INDIRIZZO dmemoli@teletu.it
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Data pubblicazione: 16/04/2002
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