Jazzitalia - Vito Reibaldi: Nikolai Kapustin Concert in Jazz
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

DAD Records 2007
Vito Reibaldi
Nikolai Kapustin Concert in Jazz


1. Andante Op. 58 - 8 Jazz Concert Piano Etudes
2. Prelude
3. Dream
4. Toccatina
5. Reminiscence
6. Suitka
7. Pastorale
8. Intermezzo
9. Finale
10. Toccatina op. 36
11. Prelude n.23 op. 53 - Sonata n. 2 op. 54
12. Allegro Molto
13. Scherzo
14. Largo
15. Perpetuum Mobile

Vito Reibaldi - pianoforte



Nikolai Kapustin, classe 1937, con ogni probabilità – eccezion fatta per l'assoluto primato spettante a Yakovlevich Parnak - è colui che ha sdoganato il jazz nell'ex Unione Sovietica, visto il suo successo e la sua fama ad ogni livello sociale e culturale. Operazione di non poco conto considerando i rapporti di certo non idilliaci tra Stati Uniti e URSS per buona parte del XX° secolo.



N
on solo. Rappresenta l'incontro sinergico tra il rigoroso pianismo sovietico con i ritmi afro-americani "dondolanti". La giusta merge tra forbiti schemi e sussulti improvvisativi.

Vito Reibaldi, pugliese (nato a Canosa di Puglia e residente a Trani) sa abilmente muoversi sia in ambito classico che jazzistico. Tanto lo dimostra con questo lavoro di particolare intensità espressiva. Uno spaccato – piccolo rispetto all'opera di Kapustin – più che significativo.

Il linguaggio forbito di Reibaldi, frutto di molti anni di studio, emerge in ogni traccia, così come sembra vicino al periodare di Lennie Tristano.

Le sinuose geometrie disegnate dal pianista ucraino, incontrano l'itinerario e l'identità propri del musicista pugliese. Reibaldi non si ferma all'esecuzione sic et simpliciter, caratterizza con il proprio telaio improvvisativo ogni singolo brano.

Reibaldi è un pianista dalla spiccata sensibilità ritmica, dal suono avvolgente e trascinante. Prova ne è il rag time di Suitka e la cantabilità della Toccatina op. 36.

Un universo di soluzioni armoniche e melodiche che andrebbe meglio approfondito e che meriterebbe una maggiore attenzione.

Un'operazione coraggiosa quella del poliedrico musicista canosino (basti pensare che ha ideato un sistema interattivo che permette di eseguire da solista con l'ausilio del computer e apparecchiature MIDI vari concerti per strumento solista e orchestra in una flessibilità di agogica e di dinamica scaturita dall'emotività interpretativa) che auspichiamo possa avere un seguito.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia














Invia un commento


Questa pagina è stata visitata 2.456 volte
Data pubblicazione: 27/10/2008

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti