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Shablo - The Second Feeling
Count on me
1. Count On Me - Shablo Ft. Caprice
2. She's Dope - Shablo Ft. Grand Agent, Lil L' Raynge, Ricardo Phillips
3. Away From Me – Shablo Ft. Vaanya Diva, Liv L' Ryange
4. What About The Meaning - Shablo Ft. Poopatch, Ricardo Phillips
5. Los Impresindibles – Shablo Ft. Ricardo Phillips
6. Resolution - Shablo Ft. Caprice
7. Like Before (Honey) – Shablo Ft. Vaanya Diva
8. Your Last Chance – Shablo Ft. Vaanya Diva, Poopatch
9. No Love No Money – Shablo Ft. Vaanya Diva
10. Wineflow – Shablo Ft. Fritz Da Cat
11. Heat - Shablo Ft. Grand Agent
12. The Answer – Shablo Ft. Poopatch
13. Joy - Shablo Ft. Poopatch, Ricardo Phillips
14. Your World – Shablo Ft. Poopatch, Ricardo Phillips
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Pablo Miguel Lombroni Capalbo "aka" Shablo,
dj e producer italo-argentino sedente in Olanda, parla, suona e vibra nel soul,
nel funk, nel groove, nell'hip hop e fluttua nel jazz elettronico attraversando
l'R&b.
Lo fa con questo suo primo lavoro originale e facendosi affiancare da
alcune tra le più interessanti voci e beatmaker della new generation della black
music. Quattordici brani curati nei suoni e nella concezione compositiva, ben determinati
e con una decisa spinta ritmica.
Con ogni probabilità, il brano che meno rappresenta questo lavoro, è proprio
quello di apertura, anche in single version, Count on me.
Ciò perché sembra essere una sorta di "piacioneria" per folle massificate da liquidità
musicali fin troppo orecchiabili. Una sorta di "captatio benevolentiae" per emittenti
radiofoniche o web stations.
D'altra pasta e veemenza, invece, Away from me con la graffiante
voce di Vaanya Diva. Così come le morbide tracce soulful di
What about the meaning con Poopatch e
Ricardo Philips. Restyling per lo swing con Resolution,
ma nulla a che vedere con il solito melenso Bublè.
Il lavoro è ricco di spunti interessanti, ma anche di stereotipi che non
si riescono a superare. Street rap, ben condito da base r&B con Grand Agent
in Heat.
Gradevole Your World, ancora con
Poopatch e Ricardo Philips, brano che si muove sulle trame dell'evergreen
Metti una sera a Cena del grande Ennio Morricone. Un tassello in più
per avvicinare – con garbo – ad una musica diversa rispetto alla martellante techno
ed alla defunta house. Magari anche al jazz!
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 26/09/2008
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