Jackie McLean, il sassofonista contralto a cui è dedicato questo album, è
stato uno dei grandi personaggi della Blue Note degli anni '60. Il suo fraseggio
nervoso e carico di pathos lo fecero paragonare a Charlie Parker, anche se
McLean in fondo si è poco curato del repertorio dei boppers preferendo scrivere
in proprio per i suoi gruppi.
Le sue composizioni sono di impronta molto moderna e si rivelano
nell'interpretazione del gruppo di
Calogero Marrali di una bellezza sorprendente. Vien da chiedersi come
mai non siano state interpretate con maggiore frequenza in passato; chissà che
il batterista siciliano non abbia scoperto un nuovo filone di standards...
Ormai il concetto di swing (anche a detta di batteristi americani come
Lou
Grassi nell'intervista per
All About
Jazz Italia), sembra essere arrivato anche tra i colleghi europei, tra
cui ovviamente
Calogero Marrali. Basta ascoltare il suo accompagnamento in "Up", una composizione di McLean, per rendersene conto.
L'ospite speciale di questo quintetto è Jim Snidero. Il suo stile e il tipo di
suono che sviluppa sul sassofono contralto sono molto personali, diversi da
quelli del suo famoso collega. In questo sta anche il fascino dei suoi assoli,
molto concisi e pieni di idee, capaci di reggere il confronto con le spericolate
escursioni ascoltate negli album di McLean.
L'intero gruppo risulta molto compatto, come c'è da aspettarsi da una band che
suona insieme da tempo; l'aggiunta di Snidero rispetto all'album precedente è la
classica ciliegina sulla torta.
Tutti si esprimono in modo molto ispirato, specialmente
Lorenzo Petrocca con i
suoi assoli che sembrano provenire direttamente dall'era bop; anch'essi danno un
contributo alla riuscita di questo album.
Le composizioni originali di Marrali sono nel solco del mainstream, molto bella
è la sua ballad
"Net Nella"
(), interpretata dall'intero gruppo in modo molto
maturo.
Anche senza presentare niente di assolutamente nuovo questo album è una delle
migliori cose apparse in Italia nel filone del mainstream, molto compatto e ben
focalizzato, senza assoli chilometrici e ripetitivi.
Vittorio Lo Conte (Valutazione: * * * *)
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Data pubblicazione: 20/01/2002
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