Antonello Salis Solo (Contrada della scimmia - Modena, 3 ottobre 2002 – ore 22,00)
Anna Armellino
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"Tutta la
musica del mondo". Idealmente è così che vorrei riassumere il concerto di
giovedì sera 3 ottobre 2002, di Antonello Salis.
Lui, un pianoforte e la fisarmonica.
Con la sua musica e la sua energia ha riempito, sovrastando ogni
fastidioso rumore di sottofondo, la "Contrada della scimmia" locale
situato in quella via un tempo omonima ed ora chiamata Via N. Sauro, nel centro
storico della città.
Hanno
riaperto con questo straordinario musicista gli appuntamenti col jazz a Modena.
Sono le 22,00 le luci si abbassano fino a sfiorare, soffuse, ogni cosa.
Anche il rumore si acquieta per un po'.
Lo spettacolo ha inizio ed eccolo là Antonello, in fondo alla stanza,
perso dietro il pianoforte verticale (!) a battere, percuotere, incidere o
sfiorare, ora i tasti, ora le corde portandoci in mondi lontani. Poi abbracciato
alla sua fisarmonica facendoci sognare con ritmi più melodici ricordandoci ora
l’accordeon con arie francesi, ora brani pop come Michelle dei Beatles,
che spuntano qui e là sfiorati, rielaborati e reinterpretati anche attraverso la
sua fisicità...
E così in preda all'emozione non ci accorgiamo che le lancette
dell'orologio girano e al tocco della mezzanotte come nelle favole il sogno
finisce.
Bis alla fisarmonica, dalla quale emerge tra cascate di note una
romantica "Your song" di Elton John. Bis rapido, non perché Salis sia
avaro di note ma per l'orario fiscale che vige nel centro storico.
E mentre Antonello è a cambiarsi, ad asciugare l'impegno fisico della
serata, noi siamo ancora lì sicuramente ricaricati dalla sua energia, ma a
chiederci cosa è successo, dove siamo stati e soprattutto "dove sarà stato
lui, mentre suonava?".
Ed è questo che gli chiedo quando vado a salutarlo. Per tutta risposta
una furbissima espressione sul suo volto ed una simpatica risata. E ancora a
chiedergli se prepara in anticipo quello che suonerà. Qui risponde «prima
preparavo una scaletta alcune ore prima, ma al momento di suonare avevo già
cambiato idea su quello che avrei suonato così adesso scrivo giusto una traccia
poi sarà quel che sarà.»
Tutto questo da Antonello Salis musicista così grande e così umile
il cui cuore contiene tutta la musica del mondo.
Anna Armellino.
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Data pubblicazione: 22/10/2002
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