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PINOCCHIO PLAY JAZZ – Marco Gotti J.W. Tentet
Intervista a Marco Gotti
Grabagnate Milanese (MI)
Testo e foto di Eva Simontacchi

Pinocchio Play Jazz: Marco Gotti J.W. Tentet
Pinocchio Play Jazz: Marco Gotti J.W. Tentet

Il burattino è diventato uomo (MP3 1.5MB)

Lo spettacolo è in programma per le 16:30, e arrivo in anticipo per intervistare Marco Gotti, musicista, compositore e arrangiatore di raro talento e creatività.

Pinocchio Play Jazz: Marco GottiMarco Gotti si è diplomato in clarinetto nel 1985 presso il Conservatorio di Bergamo. Ha al suo attivo molteplici collaborazioni nel campo della musica leggera e del jazz, vari LP tra cui due con la New Forties Big Band in qualità di primo alto ("New Forties Big Band", "Swing Planet" – City Records).
Inoltre, nel 1992 è uscito con un album a suo nome ("Life Time"- Duck Records), e suona nella Bergamo Jazz Orchestra diretta da Giancarlo Gazzani con G. Trovasi, E. Soana, R. Migliardi. Ha collaborato con Sante Palumbo in varie trasmissioni televisive per Canale 5, Retequattro, e Tv Svizzera.
Nel campo della musica leggera ha inciso con Amii Stewart ("Lady to Ladies" – Rti) e con P. Lion il brano "Happy Children" venduto in tutto il mondo (oltre quattro milioni di copie). Tra le sue ultime produzioni discografiche troviamo: CDpM Ensamble "Canzoni in Jazz" con Gianni Coscia, Claudio Angeleri, Emilio Soana, Luca Begonia; "Jazz Travel" (CDpM Lion 124-2) con Paolo Brioschi, Beppe Castelli, Federico Monti, Stefano Bertoli, Emilio Soana, Sergio Orlandi; "Pinocchio Play Jazz" (CDpM Lion 133-2) con Giancarlo Porro, Emilio Soana, G.Battista Piantoni, Sergio Orlandi, Angelo Rolando, Paolo Brioschi, Marco Micheli, Vittorio Marinoni, Stefano Bertoli, Cloris Brosca. E' docente di sassofono, musica d'insieme e improvvisazione jazz presso il Centro Didattico produzione musica di Bergamo.

Questa originale versione della favola di Collodi verrà presentata alla Polveriera di Solaro presso la Sede del Consorzio Parco delle Groane, nell'ambito della seconda edizione di "Sentieri dell'Arte", Festival organizzato dall'Amministrazione Comunale – Assessorato alla Cultura ed inserito nel programma del Polo Culturale "Insieme Groane", per il progetto Metropoli della Provincia di Milano. Ottiene quest'anno il patrocinio del Centro Culturale Francese e la collaborazione del Centre Pompidou di Parigi.

Pinocchio Play Jazz (Sezione Fiati): Giancarlo Porro, Marco Gotti, Umberto Marcandelli, Sergio Orlandi, Angelo RolandoEntro in una saletta di fianco alla sala in cui si svolgerà il concerto, ed incontro Marco Gotti assieme ai suoi musicisti.

Pongo subito la prima domanda:

E.S.: Ultimamente di "Pinocchio" abbiamo sentito molto parlare, c'è stato Benigni con il suo film, i Pooh con il loro recente musical…. Ma so che il vostro progetto è nato parecchio tempo prima, e dunque, se così si può dire, siete stati dei "precursori" in questo senso…
M.G.: Si, in effetti il progetto "Pinocchio Play Jazz" è nato nel 1998, quando incontrai il maestro Sergio Parigini per motivi professionali; egli aveva composto qualche anno prima un poema sinfonico a carattere descrittivo per questa favola in modo classico per symphonic band (grande orchestra di soli fiati). Decisi con il suo consenso di arrangiare le sue composizioni originali, in uno stile che rappresentasse la sintesi del jazz, folk, latin, classico (io amo ogni genere musicale di qualità!) componendo anche nuovi temi, dando così vita a questo nuovo progetto in collaborazione con Bigio L'oster di Altino (Bergamo), mio mecenate e produttore anche per altri progetti musicali. La prima di questo concerto ebbe luogo presso il suo locale, e per l'occasione fu allestita una coreografia fantastica, con statue dei personaggi principali di Enrico Prometti. Ed è da cinque anni che presentiamo questo progetto, per un totale di circa una trentina di concerti tra cui quello al Conservatorio Cantelli di Novara.

Pinocchio Play Jazz: Giancarlo PorroE.S.: So che oltre a questo progetto, ne hai anche altri che avete portato in scena dal mese di gennaio 2003 al mese di maggio 2003 presso il Teatro delle Erbe, a Milano durante la rassegna "Monday Jazzy Nights", ed in molti altri luoghi.
M.G.: Abbiamo vari progetti: "Giuseppe Verdi Play Jazz", ovvero le più famose arie verdiane presentate in una nuova dimensione jazzistica. Infatti siamo stati invitati una seconda volta a suonare alla rassegna "Jazz Sotto le Stelle" - Estate Novarese, organizzata dal docente di musica da camera e Presidente dell'"Orchestra Carlo Coccia" Roberto Politi, a testimonianza del fatto che non esiste più un distacco netto tra musica classica e musica jazz. Poi c'è il progetto "Beatles Play Jazz" in cui la forza comunicativa della musica dei Beatles è stata rielaborata per big band con uno stile diverso per ogni tema, "Gli Arcani Maggiori Play Jazz" in cui vengono contemplati i 22 arcani maggiori, con una composizione per ogni arcano. Musiche e arrangiamenti sono miei e di Giovanni Fugazza, e le composizioni affondano le loro radici nella musica colta, nella musica balcanica, nel jazz europeo ed americano. Proseguendo con i nostri progetti abbiamo "Canzoni in Jazz" che è una riproposizione in chiave jazzistica di brani classici scritti da autori di musica leggera italiana (Paoli, Tenco, Battisti, ecc) e di artisti giunti al successo negli ultimi anni (Giorgia, Vasco Rossi, 883, ecc.. "Jazz Travel" è un progetto che si articola sotto la forma della "suite": nove composizioni, ognuna delle quali prende il nome di una città dello stato di cui si vuole evocare, nell'ascoltatore, il background culturale. Abbiamo poi "Louis Life Crossing", con gli indimenticabili temi del grande Louis Armstrong, interpretati da Emilio Soana, tromba solista, e rielaborati in forma personale per grande orchestra. Infine abbiamo il progetto "Duke Ellington Story" in cui le versioni dei brani proposti sono sia originali Ellingtonianie che di arrangiatori americani, oltre che mie. A breve presenteremo due progetti: "Le altre lune" (i satelliti dei pianeti), che vedrà la sua prima presso Bigio l'oster il 31 ottobre e il 1 novembre prossimi, e "Demi sacre" nelle quali Fugazza ed io abbiamo rielaborato famosi brani di musica sacra (Bach, Handel, Mozart, Beethoven…) sempre in chiave jazz. Tutti questi progetti sono orchestrati per formazioni diverse, dagli otto ai sedici elementi, e ruotano, nelle varie formazioni circa trenta musicisti fra i più quotati jazzisti italiani.

Pinocchio Play Jazz: Bambini in prima filaRecensione di PINOCCHIO PLAY JAZZ
Mi accomodo nella luminosissima sala in cui sta per esserci raccontata una favola musicale. Ampie vetrate ci mostrano tutto il verde del Parco delle Groane che si estende attorno all'edificio. I posti sono già tutti occupati, e oltre agli adulti, ci sono decine e decine di bambini corredati di coloratissime orecchie da "ciuchino" seduti davanti alla prima fila e lungo il passaggio centrale.

Dopo la presentazione del Sindaco Dr. Erminia Zoppé e di Carlo Dones del Consorzio Parco delle Groane, entrano il Direttore/Arrangiatore sax tenore e clarinetto Marco Gotti, la voce recitante, Pongo, ed i musicisti:

Giancarlo Porro (sax baritono e alto)
Gianbattista Piantoni (Flauto e ottavino)
Umberto Marcandalli (tromba)
Sergio Orlandi (tromba)
Angelo Rolando (trombone e bombardino)
Vittorio Marinoni (batteria)
Giovanni Fugazza (pianoforte)
Alfredo Savoldelli (contrabbasso)

Pinocchio Play Jazz: PongoE…. inizia la fiaba. Pongo, la voce recitante, sa come affascinare un pubblico sia di adulti che di piccini, ed è lui che ci guida lungo tutto questo percorso musicale fino alla fine. La narrazione è intervallata dalla musica, che di volta in volta si esprime in temi che caratterizzano i personaggi principali con spazi solistici e invenzioni continue che interagiscono con la storia.

I musicisti sono per la maggior parte multistrumentisti di altissimo livello. Infatti possiamo notare che quasi tutti i fiati hanno accanto a sé un secondo strumento da suonare nei diversi temi.

Bellissimi i soli, che a volte sono proprio lasciati soli, senza nemmeno un po' di ritmica, liberi fino alla nota di chiusura del tema in cui viene a crearsi un accordo con gli altri strumenti.

Grande professionalità e precisione dell'orchestra, e avvincente la narrazione di Pongo. Noto che i bambini in prima fila sono molto attenti e ascoltano concentrati, e penso che sia una gran cosa potere entrare in contatto con le sonorità del jazz fin da piccoli.

Un bellissimo concerto, che vale la pena di ascoltare e di riascoltare. E avendo anche ascoltato "Beatles Play Jazz" e "Gli Arcani Maggiori" (un concerto veramente magico! Non avrei parole per descriverlo. E' un'esperienza da fare!) posso consigliarvi, se ancora non avete avuto modo di conoscere Marco Gotti ed il suo ensemble, di farlo. Non ve ne pentirete!

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Data pubblicazione: 14/10/2003





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