Rubiamo il titolo dell'omaggio più esteso all'arte di Tom Jobim, "Ella abraça Jobim", doppio in cui la Fitzgerald domina il linguaggio del grande Tom con la sua immaginazione armonico-ritmica d'improvvisatrice, per esprimere
l'abbraccio della città di Salerno alla musica brasiliana, in questa intensa quattro giorni della IV Edizione degli
Incontri Internazionali della Musica, fortemente voluti da
Elio Macinante e Guglielmo Guglielmi, dedicati al sentire musicale brasiliano.
Siamo ormai abituati all'emozione di vedere il teatro Verdi tutto esaurito fino all'ultimo ordine di palchi, sin dalla prima edizione di questa manifestazione, che ha già toccato Francia, Inghilterra e Argentina, un colpo d'occhio che ha fatto esclamare a
Tania Maria, ad apertura di sipario, un "wow!", prima di attaccare con la sua performance di pianista-cantante, esaltata dalle "good vibrations" emanate dal pubblico, che l'ha portata a giocare con le parole, con i tasti del pianoforte e della sua tastiera,
con il suo propulsivo pianismo unitamente all'onomatopeico canto scat, insieme al suo vulcanico quartetto
Viva Brazil, formato dal folgorante percussionista Mestre Carneiro, dalla chitarra di
Marc Bertaux e dalla batteria di Luis Agusto Cavani, un trio di sostegno, da sempre con Tania, che ha interpretato lo
Encontro, per mezzo di una sparring con il pubblico di oltre mezz'ora, scendendo, poi in platea per ringraziarlo.
La rassegna, invece, è stata inaugurata dal giovane Ed Motta, funambolico tessitore di bozzetti in vocalese, nella sua miscela di stilemi carioca, che hanno al proprio interno la lezione elettrica, funky e rock, in un gramelot musicale, che ha toccato anche il nostalgico tema di
Amarcord, di Nino Rota, insieme a Paulinho Guitarra alla chitarra elettrica,
Alberto Continentino al basso elettrico, Rafael Vernet, pianista e melodista d'eccezione, votato ad un'accanita ricerca dell'inconsueto, del peculiare e del raffinato,
e Renato "Massa" Calmon alla batteria, serata questa che ha espresso la originale anima degli
Incontri Internazionali,
con l'informale partecipazione del bassista salernitano Dario Deidda, protagonista di una conversazione estemporanea costellata di felicissime invenzioni melodiche, sino all'invito di Ed Motta, pachidermico e agilissimo danzatore, a bailar, prontamente raccolto dal pubblico.
Di Deidda in Deidda, il jazz salernitano: la seconda giornata della rassegna ha salutato il battesimo della
Bossa Band del tenor sax Sandro Deidda, con cui abbiamo vissuto il primo dei due omaggi a
Tom Jobim, offerto dal magnifico ricamo del vibrafono di un altro musicista nostro concittadino, Pier Paolo Bisogno, dal registro delicato e seducente della voce di
Cristina Ravot e dai dinamici contrasti e accenti tipici della scansione swingante nordamericana del pianoforte di Stefano Sabatini, supportato dalla lezione ritmica di Gegè Munari e Giorgio Rosciglione, unitamente alla sintesi vivace e vitale della chitarra di
Michele Montefusco e del trombone di Roberto Schiano.
In questo contesto, l'Encontro, si è avuto su alcuni brani quali
Surfboard e Tristeza, che nella serata finale degli Incontri
abbiamo ascoltato eseguiti dal Quartetto Morelenbaum, che ha proposto i classici di Tom Jobim, in un magico equilibrio tra abbandono sensuale, riflessione e consapevolezza della fragilità di questo genere, avvolto da una serenità velata, da una
saudade racchiudente la doppia matrice del fatalismo iberico e africano. Uditorio stregato dalla ricerca di fluidità e limpidezza di
Paula Morelenbaum, dalla trasparenza relaxin' di Jacques Morelenbaum
al cello, dai riflessi controllati del pianoforte di Mario Feres, dal flame minimalista della batteria di
Marcos Feijao e dai fascinosi glissando della chitarra di Lula Galvao, che hanno "legato" con il garbato suono della lingua portoghese.
Gli Incontri Internazionali sono stati conclusi dalla consegna della Medaglia d'Argento del Presidente a
Jacques Morelenbaum, da parte dell'Assessore alle politiche culturali del Comune di Salerno
Ermanno Guerra, con l'ensemble schierato sul palco insieme al direttivo, che ha dato a tutti appuntamento al novembre 2004, per la prossima tappa di questo meraviglioso, infinito, viaggio sonoro intorno al mondo.