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Il tour statunitense degli Avion Travel
di Laura Caparrotti
foto di Jim Scalzitti

Per essere stata la prima volta degli Avion Travel negli Stati Uniti, bisogna proprio dire che è andata più che bene. I tre concerti americani hanno riscosso il tutto esaurito e le ovazioni e richieste di bis sono state molteplici, segno che il gruppo casertano ha fatto davvero centro nel cuore degli americani. Ad Austin, in Texas, all'interno del "South By South West music festival", uno dei più noti appuntamenti per gli appassionati di musica indipendente in America, al Joe's Pub di New York e alla Hot House di Chicago, Peppe Servillo e compagni hanno presentato una carrellata di loro successi, in cui hanno incluso canzoni napoletane e motivi italiani di decenni addietro, firmati Adriano Celentano e Domenico Modugno.

"Abbiamo ripensato un repertorio che potesse presentare ad un pubblico americano lo spirito di un lavoro che va da venti anni a questa parte. Vogliamo di essere più italiani possibile, senza rischiare di proporre una tipologia trita e ritrita essendo noi, oltre che italiani, partenopei. Noi non facciamo mai cartolina, e se le facciamo, la facciamo con affetto e con tenerezza. E' uno spettacolo che racconta a chi viene a sentirci dei nostri paesaggi, in tutti i sensi." Così Peppe Servillo racconta e si racconta al folto pubblico della Casa Italiana Zerilli-Marimò della New York University il giorno del concerto di New York. Il pubblico segue con intenso interesse le storie di Servillo e di Peppe D'Argenzio, sassofonista del gruppo, unici rappresentanti degli Avion Travel a sostenere una chiacchierata pubblica con i newyorkesi. Gli altri quattro hanno accusato malori, stiramenti e persino problemi di jet-lag.

"Siamo cresciuti in una provincia sonnolenta – dice D'Argenzio - sognavamo di scappare da quel mondo. Allora abbiamo costituito una rock band, volevamo un po' essere i Jimmy Hendrix di Caserta." E intanto, fra una chiacchierata e l'altra, si fanno ascoltare "Dormi e Sogna", la prima canzone presentata a Sanremo, nel 1998, e premiata col Premio della Critica, "Cirano2", "L'atlante" e "La Famiglia" (e "Sentimento", la canzone vincitrice del Sanremo 2000, usata per accogliere il pubblico). Peppe Servillo è visibilmente e sorridentemente emozionato perchè "è incredibile, siamo qui tutti riuniti in un posto ad ascoltare musica. Non mi pare vero di vedere un pubblico che ascolta. L'ascolto è ormai cosa rara, la musica e' diventata una delle tante colonne sonore della vita. Parlavamo con gli altri del gruppo sull'uso dell'Ipod. Questo computerino contiene circa diecimila canzoni, credo. Mi chiedo, fra diecimila canzoni che una persona ha nella macchinetta, quante possono essere quelle nuove, mai ascoltate da quella persona. Se anche fossero mille -o solo una - quella mai sentita prima, come si fa ad ascoltare una musica per la prima volta, mentre si sta in metropolitana o per strada o in qualsiasi altro posto che non permette un ascolto adeguato. Non si da più importanza all'ascolto, è la società stessa che evita l'ascolto. In Italia abbiamo un solo canale che solo la domenica mattina fa musica classica. Io mi ricordo quando ai miei tempi si comprava un disco, si andava a casa con gli amici, e seduti intorno al giradischi, lo si ascoltava in religioso silenzio. Ecco, questo stare qui con voi ad ascoltare i nostri brani, mi ricorda quei momenti... e' davvero bellissimo!"

Gli Avion Travel hanno il rispetto nelle vene: quello per la musica loro, degli altri, quello verso i musicisti (non per niente il loro rituale del vino prima dello spettacolo e' un segno di continua riconoscenza di ciascun componente del gruppo verso l'altro). E quello verso il pubblico: "Gentilissimo pubblico" è il saluto che hanno usato ad inizio concerto al Joe's Pub dove gli Avion Travel hanno registrato il tutto esaurito. Molti li conoscevano, molti altri li scoprivano per la prima volta. Italiani, americani, spagnoli, argentini, venezuelani, e chi più ne ha, più ne metta, tutti hanno seguito col cuore in mano la magica musica degli Avion Travel, condotti perfettamente da un grande affabulatore quale Servillo. Il pubblico è rimasto estasiato soprattutto da lui, da questo pifferaio magico che canzone su canzone si trasforma, gioca, mima, intende e sottintende. Alla fine gli americani in sala, o meglio, coloro che per la prima volta venivano a conoscenza della esistenza degli Avion Travel, hanno chiesto se davvero fossero così grandi in Italia perchè "è strano, sono così umili, non sembrano dei divi della canzone." E tanti, ma proprio tanti ci hanno detto che la musica degli Avion Travel ricordava quella di Paolo Conte, molto conosciuto negli Stati Uniti. L'apprezzamento, insomma, è stato incredibile e anche Servillo ha affascinato per la maniera diversa di proporre canzoni. "E' un attore!" ci hanno detto in molti. A fine concerto, svariate persone del pubblico ci continuavano a chiedere come mai non facessero più concerti e quando gli Avion Travel prevedono un altro viaggio negli Stati Uniti. Lo abbiamo chiesto a Peppe D'Argenzio, che con noi ha chiacchierato fuori dal locale. "Questo è stato un tour diciamo promozionale, per capire cosa poteva succedere. Il risultato è molto promettente. Noi naturalmente speriamo di tornare e anche di rimanere un po' a New York. Sarebbe bello venire per qualche mese qui, anche con le rispettive famiglie, e assaporare la città, la sua vita, tutto quello che offre, che sia musica o altro." E mentre Peppe D'Argenzo ci racconta dei suoi parenti che vivono in New Jersey, salutiamo lui e il resto del gruppo. Sicuri che è un arrivederci a prestissimo, sotto il segno della Grande Mela!













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Data pubblicazione: 09/06/2005

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