"SUONI & VISIONI"
Teatro CIAK: lunedì 29 marzo 2004 – ore 21:00
di Rosalba Gerli
A questo nuovo appuntamento per la rassegna "Suoni e visioni", Meredith Monk
rappresenta forse l'artista più appropriata e rappresentativa.
Questa "eterna ragazza", come è stata da alcuni definita, è da 40 anni una delle personalità musicali più innovative dell'avanguardia americana, sempre alla ricerca di una possibile sintesi fra suono, immagine, movimento, musica e luce.
Tuttavia non è certamente molto nota al grande pubblico, avendo inciso solo una quindicina di dischi, gli ultimi con l'importante casa discografica tedesca ECM ("Dolmen Music",
"Turtle Dreams","Merci") .
Difficile definirne le caratteristiche: ha una grande capacità di trasformare la voce e il suono in strumento (come in "Canzoni delle colline" e "Canzoni della luce"), ma non è solo una vocalist.
La sua musica ha tonalità e armonie inconsuete, ma dolcissime ed emozionanti come nei temi dal suo ultimo disco "
", dove in una città vuota e da incubo, vaga una grossa tartaruga: ma non è solo una regista o coreografa.
Si tratta quindi di un'artista eclettica, anche se molto difficile, sempre all'avanguardia, in costante ricerca.
Nel suo ritorno a Milano, dopo circa vent'anni, il pubblico, inizialmente a volte sconcertato ma divertito, ha mostrato di riuscire a farsi coinvolgere delle atmosfere fascinose e rarefatte della Monk e le ha tributato al termine un grande entusiasmo con la richiesta di numerosi bis.