La Tiger Dixie Band è una delle poche band a livello internazionale, che
si dedica sistematicamente al recupero del Jazz degli "anni ruggenti", proponendolo
con un approccio interpretativo originale ed attuale.
Le atmosfere tipiche del New Orleans e del Chicago Style, del Charleston e del Ragtime,
sono filologicamente rispettate nel timbro e nello spirito, anche per via dell'utilizzo
di alcuni strumenti originali dell'epoca. Il sound generale è però filtrato attraverso
le esperienze musicali più moderne dei singoli membri della Tiger Dixie Band,
che si fondono sui vari piani dell'esecuzione (dall'arrangiamento all'improvvisazione).
Ciò fa sì che il repertorio del gruppo, anche quando questi si muove nel territorio
tradizionale, non risulti un prodotto di carattere revivalistico, ma piuttosto espressione
della volontà di rendere evidente quanto questo genere musicale non sia invecchiato
più dello Swing, del Bebop o dell'inossidabile "corpo" degli standards. Alla base
dei vari progetti della Tiger Dixie Band vi è quindi l'idea che la musica
di Louis Armstrong,
Jelly Roll Morton, Fats Waller,
Bix Beiderbeckee degli altri giganti degli albori del 20° secolo e del primo dopoguerra, ha
pari nobiltà delle altre correnti jazzistiche e può essere ulteriormente sviscerata
e riproposta ai nostri giorni senza ricadere in stucchevoli operazioni di ripristino
conservativo.
La formazione propone vari programmi/concerti:
"Just Here, Right There…il jazz degli emigranti…"
Un viaggio musicale attraverso i tempi e i luoghi del Jazz tradizionale. Così come
proposto nel CD "Just Here, Right There, i brani vengono presentati in una serie
di quadri dedicati ad alcuni dei numi tutelari di questa musica, con particolare
attenzione verso quei musicisti di origine italiana che hanno contribuito a renderla
grande. La lettura di un racconto di Andrea Manfredi (che narra la storia di un
emigrante italiano che entra in contatto che alcune di queste figure storiche) fa
da filo conduttore.
Il tutto è incorniciato da una serie di suoni di navi, treni ed ambientazioni sonore
che restituiscono un'immagine cinematografica alla performance.
Paolo Tretteltromba STEFANO MENATO clarinetto/ sax soprano Fiorenzo Zeni sax tenore LUIGI GRATA trombone ENRICO MERLIN banjo - chitarra GIORGIO BEBERI sax basso Claudio Ischiabatteria
"Bix Beiderbecke100th Anniversary Tribute"
Per chi ama il Jazz, Bix Beiderbeckeè una figura epica, ma non sono molti a sapere quanto
il suo repertorio, lo stile e le formazioni di cui egli ha fatto parte abbiano influenzato
il Jazz a venire. Nella sua breve vita (nacque a Davenport il 10 marzo 1903 e morì
a New York il 7 agosto del 1931) dimostrò un incredibile talento, che lo portò ad
essere considerato uno dei più grandi improvvisatori della sua epoca.
La Tiger Dixie Band rende omaggio a questo grande artista, attraverso l'utilizzo
di sonorità originali dell'epoca (tra cui oltre alla cornetta, quelle del clarinetto
in metallo, C-melody sax, sax basso, banjo e chitarra acustica) e cercando di dare
una nuova luce ad alcune composizioni tratte dal suo repertorio, anche per mezzo
di nuovi arrangiamenti assolutamente inediti.
Il programma è completato da alcuni brani originali, scritti dai membri della
Tiger Dixie Band, che ricreano le atmosfere degli anni venti filtrandole attraverso
le esperienze più moderne. Il progetto si inserisce sulla linea già tracciata dal
primo disco, inerente la valorizzazione della componente poli-culturale nella genesi
del Jazz.
Continua così il percorso della Tiger Dixie Band che partendo dal Jazz degli
albori, crea un ponte tra la tradizione e il tempo in cui viviamo.
Paolo Trettelcornetta/tromba STEFANO MENATO clarinetto Fiorenzo Zeni C melody sax LUIGI GRATA trombone ENRICO MERLIN banjo - chitarra GIORGIO BEBERI sax basso Claudio Ischiabatteria
"…Omaggio a Duke Ellington…"
Duke Ellington è senza ombra di dubbio una delle figure chiave nella storia dell'arte
del ventesimo secolo; egli non appartiene infatti solo al mondo del Jazz, ambito
nel quale la sua opera si è sviluppata, ma si muove ed ha influenzato linguaggi
e idee nei più disparati contesti legati alla creatività ed alla comunicazione,
non necessariamente verbale.
In un periodo storico – tra la fine degli anni venti e l'inizio degli anni trenta
– in cui il Jazz era ghettizzato e considerato "musica razziale" – Ellington, con
la sua piccola orchestra, si esibiva nei locali suonando una musica che si distingueva
nettamente da quella dei suoi contemporanei, bianchi o neri che fossero.
Un "sound" fatto di accordi inediti, di impasti timbrici ammalianti, di ritmi sinuosi
e compatti. Nel giro di breve tempo la sua orchestra venne conosciuta in tutto il
mondo come "l'orchestra del Cotton Club". Ma questo non era che l'aspetto esteriore
celante un intero universo che si sarebbe manifestato nel corso degli anni a venire
e che ancora oggi ci affascina con la sua forza obliqua.
Paolo Tretteltromba STEFANO MENATO clarinetto/ sax soprano Fiorenzo Zeni sax tenore LUIGI GRATA trombone ENRICO MERLIN banjo - chitarra GIORGIO BEBERI sax basso Claudio Ischiabatteria
"A Walk To Dixneyland"
Provate a prendere i personaggi dei più famosi cartoons creati da Walt Disney, aggiungete
le canzoni che hanno contribuito a renderli immortali. Affidate il tutto ad uno
scalcinato quanto improbabile direttore d'orchestra, che sembra uscito a sua volta
da un cartone animato, e ad una dixie-band di bravi musicisti, bravi sia a suonare
che a lasciarsi coinvolgere in mille giochi e distrazioni. Il risultato? Un indimenticabile,
spassoso viaggio in cui le opere di Disney si trasformano in una miniera di prezioso
materiale musicale e immaginifico a cui musicisti e direttore attingono a piene
mani e senza ritegno. E se gli amati personaggi di cartone se ne rimangono a guardare
un po' sullo sfondo, la loro musica dà il la a sempre nuove situazioni che coinvolgono
musicisti e pubblico in un gioco della fantasia. Perché in fondo, come ci ricorda
proprio Walt Disney, ci vuole poco per sognare. A noi, ad esempio, basta solo un
po' di jazz.
Lo spettacolo nasce dall'incontro tra la Tiger Dixie Band e l'attore/autore
Giacomo Anderle con l'intento di scoprire e far scoprire ad adulti e bambini i "segreti"
di un dialogo affascinante e costante tra immagini e musica; di far scoprire le
regole di un gioco magico e divertente, il gioco della musica che, come tutti i
giochi veri, richiede grande impegno e serietà.
GIACOMO ANDERLE attore/regia Paolo Trettel tromba STEFANO MENATO clarinetto/ sax soprano Fiorenzo Zeni sax tenore LUIGI GRATA trombone ENRICO MERLIN banjo – chitarra Renzo De Rossi pianoforte GIORGIO BEBERI sax basso Claudio Ischiabatteria
"Yellow Submarine…omaggio ai Beatles…"
Dopo aver "esplorato" i territori musicali tipici del dixieland, la Tiger Dixie
Band da vita ad un progetto assolutamente innovativo, che trae spunto dalla
consolidata tradizione jazzistica (secondo la quale era prassi quella di "adattare"
alle varie formazioni brani dalle origini più disparate e lontane tra loro); in
questo nuovo programma il gruppo si "cuce addosso"(quasi fossero vestiti su misura)
le melodie più importanti del famosissimo quartetto di Liverpool, rappresentando
la miglior commistione possibile tra i brani più famosi pensati per le tipiche sonorità
beat del gruppo che ha fatto impazzire il mondo ed i pezzi meno conosciuti (ma non
per questo meno importanti) nei quali i quattro "scarafaggi" hanno provveduto –
antesignani di tutte le operazioni di "recupero" - a scavare nelle migliori tradizioni
dixie.
Il programma comprende brani quali Lady Madonna, All my loving, Can't Bue Me Love,
Yellow Submarine, I've Just Seen A Face, Lovely Rita, Penny Lane e molti altri.
Paolo Tretteltromba STEFANO MENATO clarinetto Fiorenzo Zeni sax tenore LUIGI GRATA trombone ENRICO MERLIN banjo - chitarra GIORGIO BEBERI sax basso ROBERTO GORGAZZINI pianoforte Claudio Ischiabatteria
Discografia: Just Here, Right There A New Christmas In Dixie Style Bix A Walk To Dixneyland