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Paquito
percussioni

Francesco Bordonaro, meglio noto come Paquito, nasce a Palermo il 20 luglio 1980; fin dall'adolescenza prova una certa attrazione nei confronti di qualunque tipo di suono. Si può da subito pensare ai suoni emessi dalla natura. A sedici anni, comincia a seguire il fratello Angelo (batterista) che ha da poco formato il suo primo gruppo pop-rock. A diciassette compra il suo primo strumento, un djembe artigianale; dopo poco tempo si inserisce nel gruppo del fratello (Infrarock), mostrando sin da subito capacità negli arrangiamenti dei brani.

Superati due anni da autodidatta, conosce Marco Camarda, già affermato sulla scena musicale palermitana come musicista specializzato nei bongos. Paquito nel giro di pochi mesi suonerà tantissimo la Musica Cubana. In seguito comincerà ad avvicinarsi alla cultura brasiliana con Zoi Nascimento, maestro di Bahia. Il suo nome era ormai conosciutissimo nel campo della musica etnica a Palermo. Dopo aver acquistato percussioni di ogni genere, comincia a sperimentare dei fraseggi ritmici. Ormai era andato oltre il semplice ritmo: voleva fare melodia con le sue amate percussioni. "Non mi importano i virtuosismi gratuiti: creo e amo la melodia". Il suo sogno è unire Cuba, Africa, Brasile, jazz, musica mediterranea, flamenco e tanto altro con una visione a 360 gradi, amando mescolare varie culture con suoni della natura e con la genialità di arrangiamenti sempre più ricercati che lo hanno reso personale nel suo stile.

Collaborando con gruppi di diverso genere, sviluppa una straordinaria capacità di adattarsi a qualunque tipo di musica, usando anche la voce per i cori. Conosce tramite dei dischi il percussionista che più ama, NACO, purtroppo scomparso prematuramente nel 1997 (Simili ma nello stesso tempo differenti). Per lui rispecchia il musicista ideale: creativo, personale e geniale, con il rammarico di non averlo potuto conoscere personalmente. Dice: "A volte ho l'impressione che mi dia una mano a crescere da lassù." Racconta: "Per anni le cose più importanti le ha imparate esercitandosi da solo, non studiando con maestri, ma lasciandosi andare istintivamente. "Per me la musica è un miracolo, la mia pace interiore, tutte le mie emozioni; la cosa più importante è che bisognerebbe suonare rispettando determinati valori, dando importanza più di ogni altra cosa al sentimento, a Dio".

Un'altra caratteristica di Paquito? Il dono dell'improvvisazione, sia nella musica che nel settaggio. Paquito, inoltre, ama follemente le melodie dell'Africa e a ventitré anni conosce Vidrohi e impara ritmi Malinke di djembe e tamburi di basso (djun-djun).

Nel 2004 si dedica al jazz e suona su numerosi palchi per tutta la Sicilia, accanto a nomi del calibro di Giancarlo Parisi, Orazio Maugeri, Giuseppe Milici, ecc. Paquito inoltre è specializzato nella musica leggera, pop e rock. Shakers, tambourine, piatti, chimes, sono fondamentali nella musica leggera e, fin dal principio, si è sempre dedicato molto a suonare su brani stupendi del Pop Italiano. Ma non solo: anche in quelli delle sue cantanti Americane preferite, come Viktor Lazlo, Anita Baker, Randy Crawford, voci stupende che negli anni Ottanta venivano accompagnate da un percussionista che lui stesso definisce "unico": Paulinho Da Costa.

Paquito suona anche in diversi progetti di flamenco, in particolare col gruppo "Fuego Gitano". Ha anche registrato nel disco da solista del chitarrista Massimo De Maria, in seguito con il cantautore Guido Politi, con Vincenzo Pomar, Antoine Michel.

Partecipa nel 2006 e 2007 ad O'scià, festival organizzato da Claudio Baglioni, suonando nella sigla di apertura delle 3 serate settembrine proprio con Antoine Michel e gli Osciamaquè, dando ancora prova della sua capacità di adattarsi a ogni genere musicale, in questo caso World. Sempre con gli Osciamaquè partecipa nel 2008 a Sanremo Off, organizzato da Pepi Morgia e all'Indipendent Music Day di Baccini e Povia.

Sicuramente voci, conchiglie, steel drum, uniti a suoni della natura, xilofoni, kalimbe, flauti e percussioni di ogni genere, lo distinguono nel panorama dei grandi percussionisti del "Made in Italy". Nell'aprile del 2006 realizza il primo disco uscito a suo nome, suonato interamente da solo. Dopo anni di attesa riesce a comporre undici brani con un risultato a dir poco stupefacente, mischiando tantissime culture differenti. Un lungo viaggio interiore alla ricerca di un Mondo dove egli stesso si ritrova a sognare, tra natura, respiri, voci, percussioni e tanta "Magia". WORLD MUSIC! Sensazioni che ci portano in luoghi lontani, incontaminati. Il sole, l'acqua, il vento e la madre terra in perfetto equilibrio. Due sono le dediche: una a NACO (La magia di Naco) e l'altra al figlioletto Gaetano, brano composto poco prima della sua nascita (Bienvenido). Tra i Grandi che lo hanno influenzato ci sono NACO, Esposito, Angà, Hidalgo, Gurtu, Mamady Keita, Jermano, Airto Moreira, Sheila E, Richie Flores, Ernesttico, Patato, Tito Puente, Vasconselos, Cinelu… Come batteristi, tanti: Katchè, Alfredo Golino, Marangolo, Colaiuta, Calloni, Meyer, Furian, Melotti, Bandini, Elio Rivagli, Dei Lazzaretti, ecc.

Attualmente sta preparando il suo secondo disco da solista, con una marcia in più, i testi. Un secondo progetto di World Music che si farà sentire e che oggi potrebbe essere un'alternativa per i discografici e il mercato ormai saturo della musica leggera. Preparatevi....

Per contatti e informazioni:
Paquito
email: info@paquitosound.com
web: http://www.paquitosound.com
myspace: http://www.myspace.com/paquitoworldsound



Per conoscere i prossimi appuntamenti Live di Paquito

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Data ultima modifica: 31/08/2008





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