Jazzitalia - Artisti: Paolo Paliaga
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Paolo Paliaga
pianoforte

Un giorno, durante la tradizionale lezione di piano, il maestro Stella si era assopito. Così presi ad improvvisare l'esercizio che non avevo studiato. Quando il maestro si risvegliò annuì in segno di approvazione, per lui l'esercizio era corretto. Per me era il segnale che si poteva improvvisare...

Sono stato autodidatta per un po' di anni poi ho incontrato Nando de Luca a Milano e poi ancora Ettore Righello e infine ho partecipato ai seminari di Siena Jazz con Enrico Pieranunzi. Ma colui che mi ha più di tutti illuminato sul senso dell'improvvisazione, sulla ricerca, sull'espressività, sul rapporto tra corpo, inconscio, canto e strumento è stato sicuramente Arrigo Cappelletti. Mi sono sempre piaciute le sue lunghe e generose lezioni a casa sua a Milano.

Nel frattempo mi sono laureato in Scienze Politiche e poi sono partito per la Francia per un dottorato di ricerca in Sociologia. A Parigi ho inciso il mio primo disco, ho incontrato molti musicisti. I francesi hanno sempre subito una certa fascinazione e nutrito rispetto per i musicisti italiani. Siamo partiti per piccole tournées in Spagna e in giro per la Francia. Prima di partire avevo suonato molto con Stefano Colnaghi, allenandomi al bop e all'hard-bop. Esercizi di stile, ginnastica ritmica, pulsazione collettiva. Molto utile e divertente allora. Una buona scuola per il suono d'insieme, l'armonizzazione, l'improvvisazione in stile.

Poi ho cercato qualcosa che mi fosse più affine, qualcosa che assomigliasse ai musicisti dell'ECM. Così con Stefano Dall'Ora, Gianni Rossi, Ettore Lupini, Simonetta Artuso abbiamo guardato più avanti ed incontrato un altro suono, un altro modo di vivere la pulsazione e gli spazi improvvisativi.

Capì che potevo comporre anch'io e potevo anche provare a registrare. Dopo alcuni tentativi è arrivato il primo cd a mio nome: "Giro-Vago" con Ares Tavolazzi, Giulio Visibelli e Nicola Stranieri. Accolto bene dalla critica, il gruppo ha suonato un po' e poi ognuno è andato per la sua strada. Come un gruppo di vecchi amici ogni tanto ci ritroviamo e ci fa piacere di suonare insieme. Qualche festival, molte rassegne, tante serate in tanti locali, una volta in una tabaccheria, in un McDonald, sfilate, convention, cene di banche, assicurazioni, multinazionali fatte da persone che neanche ti ascoltano, una sorta di carta da parati sonora. Ma ti pagano meglio dei club e ci andiamo volentieri.

Con il batterista Nicola Stranieri che è anche un amico ho suonato quasi tutta la mia vita. Mi ha aiutato spesso a mettere un po' di ordine nelle mie idee ritmiche, abbiamo arrangiato molte volte i miei brani, provato molto, suonato molto insieme e fatto due dei miei cd: "Giro-vago" e con il gruppo Horizon Quartet il cd "Azul". E' stato come un matrimonio, quasi non osavo più suonare con altri batteristi.

Mi sono cimentato alcune volte grazie a Giulio Rossini, ottimo organizzatore e amico, in composizioni ed esecuzioni dal vivo per film. "Peter Pan" di Brenon (1924) per la rassegna "Ombre sonore" di Garbagnate milanese. "La madre" di Vsevolod I. Pudovkin, poi cortometraggi in varie occasioni.

Ho assistito alla nascita dell'etichetta Splasc(h) Record di Peppo Spagnoli che al tempo collaborava con il locale che gestiva a Induno Olona Renato Bertossi. Per la Splasc(h) uscì un cd dal titolo "Musica targata Varese" in cui compare anche l'attuale ministro del lavoro. In questi anni ho suonato diverse volte con il grande Gianni Basso, molte volte con Barbara Casini, ho suonato con Enrico Rava, registrato un cd con Clark Terry, suonato con un poeta delle percussioni: Luis Agudo, sempre però restando un po' ai margini della vita dei locali milanesi. Pino Saulo mi ha invitato due volte a Roma per la trasmissione "Invenzioni a due voci" dove mi sono molto emozionato e divertito. Adoro la radio.

Mi sono cimentato anche negli arrangiamenti e nell'esecuzione di brani della tradizione popolare, scovati dall'etnomusicologa Elsa Albonico.

Nel 2004 è nato Alboran Trio dopo l'incontro con il contrabbassista torinese Dino Contenti e il batterista e percussionista Gigi Biolcati. Con Dino parlavano più di stufe e camini che di musica e musicisti. La musica scorreva come se da anni avessimo suonato insieme con un orizzonte comune. Gigi suona come suonerei io la batteria se sapessi suonarla. E' come un grande orecchio che ascolta e si lascia trasportare dalle frasi e accenti che fai. Per questo mi piace, perché sembra che si diverta quando suona con te. Alboran trio sta per pubblicare il suo primo cd: "Meltemi". Ho l'impressione che questo trio esprima una nuova filosofia del suonare insieme, dei ruoli dei musicisti, dell'arrangiamento, dello stare sul tempo. Esprime in realtà una forte emozione che perdura dopo mesi e mi fa pensare che è stato un incontro importante.

Discografia
2005 Composizione e registrazione del CD "Meltemi" dell' "Alboran Trio".
2004 Arrangiamento e registrazione del CD "Donna Lombarda" di Elsa Albonico.
2003 Arrangiamento e registrazione del CD "Cà e Gesa" di Elsa Albonico
2000 CD "Meriggi e ombre" in piano solo – Guest star: Alberto Borsari. Splas(h) n. 2002
1999 CD "Azul" con il proprio gruppo "Horizon quartet" per la Splas(h) n. 2001
1997 partecipa alla registrazione del CD "Mahnee Pooleeta" dello Swingsuite Quintet, ospite Clark Terry per la OLD MAGIC MUSIC
1996 CD a proprio nome "Giro-Vago" per la CALIGOLA Records 2015-2
1993 CD "Faena" per l'etichetta francese "BUDA MUSIC" Parigi
1989 "Musica targata Varese" in Trio (compilation) per l'etichetta SPLAS(H) Records

RASSEGNA STAMPA:
Con questo compact-disc (Giro-Vago) ricco di spunti originali, proposti co garbo elegante, escono allo scoperto due interessanti musicisti...Paolo Paliaga e Nicola Stranieri.
Musica Jazz - maggio 1997

Paolo Paliaga è ad esempio, pianista di straordinario retaggio melodico. Sicuramente influenzato dalla musica europea di questo ultimo ventennio...è alla guida di un quartetto di consolidate entità artistiche...un impeccabile eam che si muove con sicurezza ed agilità all'interno di lucenti tematiche compositive.
Jazz - febbraio 1997

La fatica del quartetto del pianista Paolo Paliaga si inscrive nell'ambito di un progetto musicale di straordinaria maturità, compostezza e felice equilibri.
Corriere di Novara - dicembre 1996

Paolo Paliaga, musicista originario del varesotto, si presenta al nostro pubblico con un CD (Giro-Vago) in cui fa la parte del leone, firmando ben sei degli otti brani prescelti e fornendo altresì un esauriente saggio delle sue doti pianistiche.
Il secolo d'Italia - maggio 1997

Pianista di indubbio talento Paliaga garantisce sempre qualità espressiva e compositiva abbastanza rare nel firmamento nazionale...
Claudio Ambrogi - giugno 1998

I brani scritti da Paolo Paliaga esprimono già una personalità musicale che seppur guidata da modelli pianistici del musicista poco più che trentenne, soffia una brezza gradevolissima.
La Prealpina - dicembre 1997


Alboran Trio
Near Gale



Per contatti e informazioni:
Paolo Paliaga
Tel. 0332/610633
cell. 347/0704310
E-mail: paolopaliaga@libero.it
web: www.paolopaliaga.it


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Data pubblicazione: 06/05/2001





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