Un giorno, durante la tradizionale lezione di piano, il maestro
Stella si era assopito. Così presi ad improvvisare l'esercizio che non
avevo studiato. Quando il maestro si risvegliò annuì in segno di approvazione,
per lui l'esercizio era corretto. Per me era il segnale che si poteva
improvvisare...
Sono stato autodidatta per un po' di anni poi ho
incontrato Nando de
Luca a Milano e poi ancora Ettore Righello e infine ho
partecipato ai seminari di Siena Jazz con
Enrico
Pieranunzi. Ma colui che mi ha più di tutti illuminato sul senso
dell'improvvisazione, sulla ricerca, sull'espressività, sul rapporto tra corpo,
inconscio, canto e strumento è stato sicuramente Arrigo Cappelletti. Mi
sono sempre piaciute le sue lunghe e generose lezioni a casa sua a
Milano.
Nel frattempo mi sono laureato in Scienze Politiche e poi
sono partito per la Francia per un dottorato di ricerca in Sociologia. A Parigi
ho inciso il mio primo disco, ho incontrato molti musicisti. I francesi hanno
sempre subito una certa fascinazione e nutrito rispetto per i musicisti
italiani. Siamo partiti per piccole tournées in Spagna e in giro per la Francia.
Prima di partire avevo suonato molto con Stefano Colnaghi, allenandomi al
bop e all'hard-bop. Esercizi di stile, ginnastica ritmica, pulsazione
collettiva. Molto utile e divertente allora. Una buona scuola per il suono
d'insieme, l'armonizzazione, l'improvvisazione in stile.
Poi ho
cercato qualcosa che mi fosse più affine, qualcosa che assomigliasse ai
musicisti dell'ECM. Così con Stefano Dall'Ora, Gianni Rossi,
Ettore Lupini, Simonetta Artuso abbiamo guardato più avanti ed
incontrato un altro suono, un altro modo di vivere la pulsazione e gli spazi
improvvisativi.
Capì che potevo comporre anch'io e potevo anche
provare a registrare. Dopo alcuni tentativi è arrivato il primo cd a mio nome:
"Giro-Vago" con Ares
Tavolazzi, Giulio Visibelli e Nicola Stranieri. Accolto bene
dalla critica, il gruppo ha suonato un po' e poi ognuno è andato per la sua
strada. Come un gruppo di vecchi amici ogni tanto ci ritroviamo e ci fa piacere
di suonare insieme. Qualche festival, molte rassegne, tante serate in tanti
locali, una volta in una tabaccheria, in un McDonald, sfilate, convention, cene
di banche, assicurazioni, multinazionali fatte da persone che neanche ti
ascoltano, una sorta di carta da parati sonora. Ma ti pagano meglio dei club e
ci andiamo volentieri.
Con il batterista Nicola Stranieri
che è anche un amico ho suonato quasi tutta la mia vita. Mi ha aiutato spesso a
mettere un po' di ordine nelle mie idee ritmiche, abbiamo arrangiato molte volte
i miei brani, provato molto, suonato molto insieme e fatto due dei miei cd:
"Giro-vago" e con il gruppo Horizon Quartet il cd "Azul". E' stato come un matrimonio,
quasi non osavo più suonare con altri batteristi.
Mi sono
cimentato alcune volte grazie a Giulio Rossini, ottimo organizzatore e
amico, in composizioni ed esecuzioni dal vivo per film. "Peter Pan" di Brenon (1924) per la rassegna
"Ombre sonore" di Garbagnate milanese. "La madre" di Vsevolod I. Pudovkin, poi
cortometraggi in varie occasioni.
Ho assistito alla nascita
dell'etichetta Splasc(h) Record di Peppo Spagnoli che al tempo
collaborava con il locale che gestiva a Induno Olona Renato Bertossi. Per
la Splasc(h) uscì un cd dal titolo "Musica targata Varese" in cui compare anche l'attuale ministro
del lavoro. In questi anni ho suonato diverse volte con il grande Gianni
Basso, molte volte con Barbara
Casini, ho suonato con Enrico
Rava, registrato un cd con Clark
Terry, suonato con un poeta delle percussioni: Luis Agudo,
sempre però restando un po' ai margini della vita dei locali milanesi. Pino
Saulo mi ha invitato due volte a Roma per la trasmissione "Invenzioni a
due voci" dove mi sono molto emozionato e divertito. Adoro la radio.
Mi sono cimentato anche negli arrangiamenti e nell'esecuzione di
brani della tradizione popolare, scovati dall'etnomusicologa Elsa
Albonico.
Nel 2004 è nato
Alboran Trio dopo l'incontro con il contrabbassista torinese Dino
Contenti e il batterista e percussionista Gigi Biolcati. Con Dino
parlavano più di stufe e camini che di musica e musicisti. La musica scorreva
come se da anni avessimo suonato insieme con un orizzonte comune. Gigi suona
come suonerei io la batteria se sapessi suonarla. E' come un grande orecchio che
ascolta e si lascia trasportare dalle frasi e accenti che fai. Per questo mi
piace, perché sembra che si diverta quando suona con te. Alboran trio sta
per pubblicare il suo primo cd: "Meltemi". Ho l'impressione che questo trio esprima una nuova
filosofia del suonare insieme, dei ruoli dei musicisti, dell'arrangiamento,
dello stare sul tempo. Esprime in realtà una forte emozione che perdura dopo
mesi e mi fa pensare che è stato un incontro importante.
Discografia
2005
Composizione e registrazione del CD "Meltemi" dell' "Alboran Trio".
2004 Arrangiamento e registrazione del CD "Donna Lombarda" di Elsa
Albonico.
2003 Arrangiamento e
registrazione del CD "Cà e
Gesa" di Elsa Albonico
2000 CD "Meriggi e ombre" in piano solo – Guest star: Alberto
Borsari. Splas(h) n. 2002
1999 CD "Azul" con il proprio gruppo "Horizon quartet" per la
Splas(h) n. 2001
1997 partecipa alla registrazione del CD "Mahnee Pooleeta" dello
Swingsuite Quintet, ospite Clark
Terry per la OLD MAGIC MUSIC
1996 CD a proprio nome "Giro-Vago" per la CALIGOLA Records
2015-2
1993 CD "Faena" per l'etichetta francese "BUDA MUSIC"
Parigi
1989 "Musica targata Varese" in Trio (compilation) per
l'etichetta SPLAS(H) Records
RASSEGNA STAMPA:
Con questo compact-disc
(Giro-Vago) ricco di spunti originali, proposti co garbo elegante, escono allo
scoperto due interessanti musicisti...Paolo Paliaga e Nicola Stranieri.
Musica Jazz
- maggio 1997
Paolo Paliaga è ad esempio, pianista di straordinario retaggio melodico.
Sicuramente influenzato dalla musica europea di questo ultimo ventennio...è
alla guida di un quartetto di consolidate entità artistiche...un impeccabile
eam che si muove con sicurezza ed agilità all'interno di lucenti tematiche
compositive.
Jazz
- febbraio 1997
La fatica del quartetto del pianista Paolo Paliaga si inscrive nell'ambito di un
progetto musicale di straordinaria maturità, compostezza e felice equilibri.
Corriere di Novara
- dicembre 1996
Paolo Paliaga, musicista originario del varesotto, si presenta al nostro
pubblico con un CD (Giro-Vago) in cui fa la parte del leone, firmando ben sei
degli otti brani prescelti e fornendo altresì un esauriente saggio delle sue
doti pianistiche.
Il secolo d'Italia - maggio 1997
Pianista di indubbio talento Paliaga garantisce sempre qualità espressiva e
compositiva abbastanza rare nel firmamento nazionale...
Claudio Ambrogi
- giugno 1998
I brani scritti da Paolo Paliaga esprimono già una personalità musicale che
seppur guidata da modelli pianistici del musicista poco più che trentenne,
soffia una brezza gradevolissima.
La Prealpina
- dicembre 1997